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Presentazione di PowerPoint

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Title: Presentazione di PowerPoint Author: marina Last modified by: Universit di Parma Created Date: 11/8/2002 6:35:58 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


1
Tecniche dosservazione del comportamento
infantile Prof. Marina Pinelli b.go Carissimi,
10 43100 Parma tel. 0521904830 e-mail
mpinelli_at_unipr.it
2
Programma
  • 1 modulo
  • Osservazione,metodo osservativo e tecniche
    dosservazione
  • Lalternativa tra ricerca osservativa e ricerca
    sperimentale
  • La ricerca osservativa fondamenti teorici
  • Criteri di descrizione e classificazione
  • Scelta e definizione delle unità di comportamento
  • Il piano di osservazione
  • Tecniche di campionamento
  • La ricerca osservativa aspetti operativi
  • La creazione di uno schema di codifica

3
Programma
  • 2 modulo
  • Strategie di rilevazione di tipo osservativo
  • Losservatore come fonte di errore
  • Losservazione del comportamento infantile umano
  • Il gioco libero e le relazioni dei bambini
    strumenti e metodi di ricerca sul campo
  • Lo studio delle relazioni e della comunicazione
    madre-bambino secondo la teoria dei sistemi
    dinamici
  • Luso del metodo Q-sort nella ricerca
    osservativa
  • Losservazione del bambino autistico ai fini
    diagnostici

4
Libri di testo consigliati
DOdoricoLosservazione del comportamento
infantile Raffaello Cortina Editore 1995
TartabiniTecniche di osservazione del
comportamento infantile McGraw-Hill 1998
5
Osservazione diretta del comportamento
Osservazione diretta del comportamento
etologica
Sul campo e in laboratorio
Osservazione strumentale o indiretta
strumenti
questionari
In laboratorio e sul campo
test
6
Losservazione diretta del comportamento
Consiste nel
identificare
confrontare
descrivere
nominare
Il comportamento stesso
Devono essere accuratamente e chiaramente definite
Le unità di osservazione
I campi di esplorazione
7
Tre tipi di confusione
  1. Opporre tra loro metodo sperimentale e accesso ai
    fenomeni per osservazione diretta
  2. Ritenere che le ricerche che ricorrono
    allosservazione diretta siano senza ipotesi
  3. Confondere losservazione diretta del
    comportamento con losservazione naturalistica o
    etologica

8
Definizione di comportamento
Riguarda tutta lattività caratteristica di un
organismo vivente, con un sistema nervoso
individuale, che provoca modificazioni
spazio-temporali osservabili
I diversi livelli di organizzazione vanno dal più
molecolare al più molare.
Basi neurologiche
Basi fisiologiche
La gamma comprende
Basi anatomiche
Le componenti degli schemi motori
Gli atti individuali
Il comportamento di gruppi interi
Le interazioni individuali con lambiente fisico
e sociale
Le interazioni sociali tra due e più individui
Il comportamento di intere popolazioni e di specie
I comportamenti di gruppi di specie, di famiglie
e di generi
9
Definizione del termine osservare
  • Considerare con sguardo attento per semplice
    interesse o curiosità, a occhio nudo o con
    laiuto di strumenti.
  • Rispetto a guardare segnala un atteggiamento più
    critico e scientifico
  • Dizionario italiano ragionato (1988)
  • Si osserva perché si vuole scoprire qualcosa
  • La capacità di apprendere tramite losservazione,
    rimane un aspetto fondamentale di acquisizione
    delle conoscenze

10
Losservazione parte integrante del metodo
scientifico
  • Formulazione di enunciati IPOTESI
  • Sistemi di enunciati TEORIE
  • Verifica
  • Delle conseguenze empiriche
  • Tramite losservazione

11
Losservazione può essere
  • Invocata losservatore non interviene
    direttamente sul fenomeno oggetto di osservazione
  • Provocata oggetto di osservazione è il risultato
    di una qualche manipolazione della realtà
    effettuata dallosservatore

12
Una ricerca osservativa
  • È una registrazione del corso del comportamento
    in assenza di tentativi di influenzarlo
  • I soggetti sono liberi di variare le loro
    risposte
  • Non vi sono limitazioni da parte del ricercatore

13
Tecniche dosservazione
  • Le tecniche dosservazione riguardano
    quellinsieme di procedure che devono essere
    messe in atto quando la traduzione e la codifica
    del comportamento si basano sulle capacità
    dellosservatore

14
Relazione fra i vari metodi di ricerca e le
tecniche di rilevazione
  • Primo esempio
  • Ipotesi una risposta verbale contingente da
    parte di un adulto alle vocalizzazioni infantili
    produce una modificazione della qualità delle
    vocalizzazioni prodotte.
  • Campione 40 bambini di 3 mesi
  • distribuiti a caso in 2 gruppi gruppo con
    contingenza e gruppo senza contingenza
  • Codifica suoni di tipo vocalico e suoni di tipo
    sillabico

15
Secondo esempio
  • Analisi della relazione tra funzione comunicativa
    e alcune caratteristiche acustiche altezza e
    schema intonazionale
  • 6 bambini di 12 mesi
  • Osservazioni videoregistrate di 30 minuti a
    intervalli regolari per 18 settimane in una
    stanza dellasilo
  • Si invitavano le madri a giocare con i bambini
    con materiale predisposto in modo tale da
    facilitare una situazione di richiesta,
    facilitare una situazione comunicativa di
    denominazione, facilitare una situazione di gioco

16
Codifica richiedere iniziale, richiedere
ripetuto,dare,mostrare, denominare
Le caratteristiche prosodiche furono analizzate
con una tecnica basata sulla percezione del suono
da parte di un musicista esperto
Terzo esempio
Già nel periodo prenatale gli scambi vocali tra
madre e bambino sono interattivi
63 coppie madre-bambino osservate entro il 4
giorno di vita durante lallattamento
Ogni 5 secondi veniva annotata su una griglia
temporale predisposta la presenza di
comportamenti di suzione e di vocalizzazione
17
Nei tre esempi la rilevazione del comportamento
viene effettuata tramite il giudizio fornito da
un essere umano
Sono tre rilevazioni di tipo osservativo
Il primo esempio è una ricerca di tipo
sperimentale
Quarto esempio
Il ciclo sonno/veglia del neonato è indice del
funzionamento del SNC, ma nei singoli bambini non
vi sono schemi stabili
20 bambini osservati per 24 ore a scadenza
settimanale per 5 settimane dalla prima settimana
di vita
Un materassino speciale rilevava sonno quieto,
transizione tra sonno quieto e sonno attivo,
sonno attivo, transizione tra sonno e veglia,
veglia
18
Quinto esempio
Amicizia e presenza di conflitti nel periodo
prescolare
53 bambini di circa 4 anni allasilo in
situazione di gioco libero
Osservazioni per 10 settimane per 6 periodi di 6
minuti ciascuno
Gli osservatori descrivevano il comportamento del
bambino nei momenti di interazione e annotavano
nome dei compagni con cui interagiva,
comportamento dei bambini partecipanti
allinterazione, le principali caratteristiche
situazionali, gli oggetti di gioco implicati
nellinterazione,gli aspetti emotivi esibiti da
ciascun bambino
Conflitto venivano descritti gli antecedenti, il
comportamento in sequenza di ogni bambino, le
modalità con cui il conflitto terminava
19
Categorie relative al grado di amicizia tra i
bambini e relative alle caratteristiche dei
conflitti
Il quarto e il quinto esempio non usano procedure
di tipo sperimentale
Sono tutti esempi di ricerca osservativa pura
Vari significati del termine osservazione
  1. Guardare la realtà per verificare o confutare
    specifiche ipotesi
  2. Provocare la manifestazione di un comportamento o
    osservarlo nella produzione spontanea
  3. Utilizzazione dellessere umano e delle sue
    capacità di osservazione come strumento di
    rilevazione

20
Lalternativa tra ricerca osservativa e ricerca
sperimentale
Mancano di scientificità perché non oggettive e
non replicabili
Le biografie infantili
Sono raccolte annotazioni che sorprendono per
accuratezza e attualità
Alcuni aspetti dello sviluppo infantile notati da
Darwin sono stati poi confermati da ricerche
sperimentali compiute quasi cento anni dopo
Losservazione relativa a come il suono del
pianto cambi a seconda della causa che lha
provocato è stata pienamente confermata nel 1968
dal lavoro di Wasz-Hockert e coll. che
analizzarono tramite lanalisi spettorgrafica le
proprietà acustiche di pianti provocati da cause
diverse
21
Al di là delle singole osservazioni, ciò che
colpisce è la capacità di Darwin di osservare ciò
che vale veramente la pena di osservare, infatti
è riuscito ad individuare nodi critici dello
sviluppo che costituiscono ancora oggi temi
fondamentali di dibattito teorico e oggetto di
ricerca sistematica
Per un certo periodo in psicologia dello sviluppo
alcuni temi fondamentali vennero abbandonati come
oggetti di ricerca perché non sottoponibili al
metodo sperimentale
Binet riteneva che se un problema non poteva
essere affrontato con metodi sperimentali dovesse
essere abbandonato perché il suo studio non
garantiva alcun criterio di certezza
22
Watson e lapproccio comportamentista
confermarono sempre più il concetto che la
sperimentazione in laboratorio fosse lunica
strada della psicologia scientifica
Lapproccio cognitivista rafforza la ricerca
sperimentale il disegno sperimentale diventa il
metodo principale per studiare i cambiamenti
nelle funzioni cognitive collegate con letà
Il filone di ricerche basato sullosservazione,
pur non essendosi mai esaurito completamente,
rimane per un lungo periodo di tempo marginale ai
temi centrali che vengono discussi in ambito di
sviluppo
Il dibattito teorico riguarda i modelli di
sviluppo e i metodi di studio
è riguardo ai metodi che nasce la critica
sullesclusivo uso del metodo sperimentale
23
Critiche alla sperimentazione in laboratorio
  • Artificialità
  • Mancanza di validità esterna
  • Generalizzabilità riguardo a
  • Soggetti
  • Variabili e valori loro assegnati
  • Richieste fatte ai soggetti
  • Esempio (aggressività e bottoni)
  • Artificialità del luogo e stranezza delle
    richieste sono estranee alla ricerca di tipo
    osservativo

24
Quando i soggetti sono bambini
  • Lasimmetria tra b. e adulto porta ad inibire i
    comportamenti spontanei
  • Lambiente estraneo provoca ansia e timidezza
  • Le richieste strane o incomprensibili vengono
    reinterpretate

25
Quando lo scopo non è la generalizzazione
  • Per es. se lo scopo è dimostrare che
    laggressività non ha origine endogena ma è
    provocata da influenze esterne
  • Gli esperimenti di Harlow sullattaccamento non
    volevano studiare il comportamento naturale dei
    piccoli Rhesus
  • Il problema si pone solo quando scopo della
    ricerca è di predire il comportamento normale nel
    mondo reale

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La scelta fra ricerca sperimentale e ricerca
osservativa
  • Non può essere fondata su un aprioristico
    giudizio di validità delluna rispetto allaltra
    e viceversa
  • Ma solo attarverso unattenta riflessione sul
    problema che si intende affrontare e sul tipo di
    risposte che si desiderano ricavare
  • La ricerca osservativa può fornire contributi
    alla ricerca sperimentale
  • Suggerendo ipotesi
  • Fornendo indicazioni su manipolazioni
    sperimentali da evitare

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Per esempio nelle ricerche sperimentali sulla
produzione di vocalizzazioni infantili
  • Ipotesi il rinforzo sociale aumenta la
    produzione di vocalizzazioni infantili
  • Disegno sperimentale 3 fasi (A-B-A)
  • baseline misurazione del C. in assenza di
    rinforzo
  • Viene introdotto il rinforzo e si misurano le
    eventuali modificazioni del C.
  • Viene ritirato il rinforzo
  • La logica della procedura è che nella baseline si
    generi il livello normale di comportamento del
    soggetto, ma di fatto i bambini nel mondo reale
    non si trovano mai di fronte ad un adulto che li
    fissa inespressivo e senza parlare

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Limiti dellapplicabilità della ricerca
sperimentale
  • Molti problemi non possono essere affrontati
    tramite una ricerca sperimentale
  • Vi è limpossibilità di manipolare o controllare
    variabili che sono in realtà estremamente
    rilevanti per la spiegazione dello sviluppo umano
    e dei processi ad esso sottostanti
  • Variabili di tipo dinamico non possono essere
    trattate come variabili di tipo statico
  • Per spiegare i risultati ottenuti non è possibile
    prendere in considerazione solo il trattamento
    sperimentale, ma anche linterazione che questo
    può avere con il normale corso dello sviluppo

29
Oggetto specifico della ricerca in ambito
evolutivo
  • Identificazione della descrizione e della
    spiegazione dei cambiamenti nel comportamento o
    nelle modalità di funzionamento dellindividuo,
    che si presentano in funzione delletà
  • Identificazione del livello di competenza del
    bambino a una data età e dei fattori che possono
    influenzarlo

30
Il primo ambito è più specifico della ricerca
sperimentale
Il secondo ambito è più specifico della ricerca
di tipo osservativo
Lo studio del cambiamento nel tempo di alcune
competenze o di alcune modalità di funzionamento
presenta una serie di problemi teorici che
rendono problematico limpiego di procedure
sperimentali
Solo un approccio longitudinale è in grado di
rilevare le caratteristiche dello sviluppo di
singoli individui
Lapproccio longitudinale è impiegato
prevalentemente nella ricerca di tipo
osservativo, a causa di difficoltà sia di tipo
metodologico che pratico
31
La ricerca osservativa fondamenti teorici
  • LAPPROCCIO ETOLOGICO
  • I modelli etologici hanno dato una giutificazione
    teorica alla ricerca di tipo osservativo in
    termini di validità e di specificazioni
    metodologiche
  • Letologia è stata definita da Konrad Lorenz una
    biologia del comportamento
  • Metodo comparato metodo usato dalle
    scienze biologiche
  • Ricerca di correlazioni tra struttura e
    comportamento ed ecologia e sistema di vita

32
Il concetto di adattamento
  • È un termine relazionale che connette due
    elementi
  • 1. Un organismo vivente
  • 2. Un ambiente che pone richieste a questo
    organismo
  • È un processo che porta alla comprensione di
    quattro diversi tipi di cause
  • Causa a breve termine o fisiologica dellevento
  • Ontogenesi dellevento
  • Valore adattivo
  • Storia evolutiva del comportamento

33
Esempio sorriso sociale
Stimoli che lo elicitano
Modificazione della risposta con lo sviluppo
Effetti di questo comportamento sullambiente
Come questi effetti dovrebbero essere
interpretati da un punto di vista dei vantaggi
nel processo di selezione naturale
Perché nella nostra specie si è evoluto questo
tipo di comportamento
Un disegno sperimentale rigoroso si focalizza
solo sullorganismo vivente
34
Nuovi modelli di spiegazione dello sviluppo
  • Teoria dellattaccamento di Bowlby
  • Osservazione diretta
  • Spiegazione in prospettiva evoluzionistica
  • Approccio etologico
  • Studio delle prime relazioni sociali
  • Ricerche longitudinali
  • Studio degli individui anziché dei gruppi

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esempi
Il comportamento di suzione usato come variabile
dipendente o studiato per quella che è la sua
funzione a livello di adattamento
regole dellapproccio etologico
pura osservazione
Prototipici Blurton Jones comportamento sociale
dei bambini allasilo gioco turbolento (C.
COMPLESSO)
Prototipici Richiards e Bernal interazione
madre-neonato
Rifiuto di categorie troppo ampie e soggettive
Individuazione di categorie descrittive
Rifiuto di interpretazioni del ricercatore
36
Limiti dellapproccio etologico nello studio del
comportamento infantile
  • 1. Processo di scelta sui comportamenti da
    osservare
  • Losservazione del comportamento di esseri umani
    porta inevitabilmente ad una selezione di tipo
    interpretativo
  • 2. Scoprire i comportamenti ha valore per specie
    sconosciute non per lessere umano
  • Lo scopo deve essere modificato si debbono
    individuare specifici comportamenti in quel
    particolare contesto in quei particolari soggett
    si tratta di una segmentazione del flusso
    continuo del comportamento in unità codoficabili.
  • 3. Uneccessiva enfasi sulla rilevazione di
    microcategorie può essere furoviante

37
4. Quando oggetto di studio sono le interazioni
sociali
  • Losservatore ha anche il ruolo di informatore
    culturale più che di un passivo strumento di
    registrazione
  • A volte fermarsi ad una descrizione dettagliata
    attraverso un catalogo comportamentale può
    impoverire losservazione
  • Non è vero che solo il livello più microanalitico
    garantisce loggettività delle osservazioni
  • La scelta deve essere motivata dagli scopi

38
5. Dentro il laboratorio- fuori dal
laboratoriointerazione uomo-ambiente
  • Linterpretazione restrittiva di pura
    osservazione in ambiente naturale per essere
    osservazione etologica pone limiti non
    giustificati
  • La manipolazione sperimentale e losservazione
    naturalistica non si autoescludono, ma sono
    complementari allinterno del metodo etologico
  • Per quanto riguarda la specie umana, a volte, è
    difficile stabilire qual è lambiente più naturale

39
La ricerca osservativa nella psicologia ecologica
  • Con il termine ecologia si intende lo studio
    della relazione che gli organismi viventi hanno
    gli uni con gli altri e con il loro ambiente
  • L Ecologia umana (ecologia comportamentale o
    psicologia ecologica) si occupa della relazione
    tra il funzionamento psicologico di una persona e
    le proprietà dellambiente in cui il
    comportamento si manifesta
  • Assumere una prospettiva ecologica significa
    tenere conto delle interazioni dinamiche tra lo
    scienziato, il soggetto e il contesto in cui
    avviene la ricerca

40
Roger Barker
  • Laspetto basilare della psicologia ecologica è
    la preferenza per la diretta osservazione dei
    fenomeni nelle reali situazioni della vita
    quotidiana
  • Viene data unenorme importanza alla
    specificazione del luogo, inteso sia in senso
    spaziale che temporale, in cui lorganismo si
    trova ad agire
  • La psicologia ecologica cerca di individuare e di
    studiare unità ecocomportamentali, fra cui le
    principali sono il
  • Behaviour setting e il
  • Behaviour episode

41
Behaviour setting
  • Linteresse è rivolto alla determinazione di
    quali siano gli schemi costanti nel comportamento
    associati ad una particolare situazione
    spaziotemporale
  • Lo scopo è di identificare gli aspetti
    sistematici del comportamento che sono
    collegabili alle particolari e specifiche
    situazioni in cui il comportamento si manifesta

42
I behaviour setting sono caratterizzati da
  • Comprendono un certo schema comportamentale umano
    che è indipendente dallindividuo che lo mette in
    atto
  • Lo schema comportamentale implicato è legato ad
    un particolare ambiente (in senso
    spaziotemporale)
  • Lambiente ha unesistenza indipendente dallo
    schema comportamentale implicato

43
Behaviour episode
  • Linteresse verte sulla registrazione dei
    comportamenti molari messi in atto da una
    specifica persona
  • Fondamentale è il metodo della compilazione di
    specimen record
  • Lo specimen record
  • È una forma sistematica di descrizione di tipo
    narrativo per effetturae una registrazione
    completa e continua di comportamenti molari,
    quali essi si vrificano spontaneamente in un
    contesto naturale

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Gli specimen record
  • Sono descrizioni di tipo inferenziale e
    interpretativo
  • Si compongono di
  • Unità molari (azioni) e
  • Unità molecolari (actoni)
  • Le azioni sono caratterizzate da uno scopo e
    appartengono allambito cognitivo
  • Gli actoni non rappresentano unità autonome di
    comportamento, possono essere combinati fra loro
    in modo vario, differenti combinazioni possono
    portare alla stessa azione

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La compilazione degli specimen record
  • È focalizzata sulle unità molari
  • Vengono fatte annotazioni sulle unità molecolari
  • Vengono fatte interpretazioni
  • Deve essere descritto lhabitat psicologico
  • La durata massima è di 30 minuti, le informazioni
    temporali sul flusso degli eventi sono a
    intervalli di circa 1 minuto
  • Deve essere fatta unanalisi del contenuto che
    consenta di identificare le unità naturali cioè
    gli episodi

46
Gli episodi sono individuabili sulla base di 3
criteri
  • Consistenza direzionale vi è un orientamento
    verso un fine
  • La prospettiva del comportamento normale sono
    consciamente percepiti come tali
  • Leguaglianza della forza stessa intensità in
    tutte le sue parti

47
Approccio etologico e approccio ecologico
somiglianze
  • Osservare e misurare il comportamento piuttosto
    che manipolarlo
  • Importanza dellosservazione in condizioni
    naturali

48
Approccio etologico e approccio ecologico4
importanti differenze
  • Etologia
  • Unità microanalitiche
  • Non vi è interresse ai fini dellazione
  • Le inferenze non sono scientifiche
  • Escludono qualità e come
  • Ecologia
  • unità di comportamento complesse
  • Scopi
  • Inferenze
  • Qualità e come le cose accadono

49
Ricerca osservativa e contesto ecologico secondo
Brofenbrenner(1979)
  • Vi sono differenze sistematiche nel comportamento
    di un individuo nel passaggio da una situazione
    ambientale ad unaltra
  • La validità ecologica di qualunque lavoro
    scientifico è messa in discussione ogni volta che
    vi è discrepanza tra la percezione della
    situazione sperimentale da parte del soggetto e
    le condizioni ambientali che il ricercatore si
    prefiggeva di ottenere
  • Perciò la validità dipende dal tipo di problema

50
Ciò che è rilevante è che
  • Il ricercatore abbia indagato sul significato
    psicologico e sociale dellesperienza propria del
    soggetto nella situazione ambientale in questione
  • Il significato soggettivo della situazione
    corrisponda allesperienza relativa allambiente
    a cui il ricercatore desidera generalizzare i
    suoi dati
  • Il problema è ancora lo scopo dellindagine

51
Piaget e il metodo osservativo
  • Lesame clinico proposto da Piaget riunisce le
    risorse dei reattivi e dellosservazione diretta
  • Bisogna saper osservare, cioè lasciar parlare il
    fanciullo, non perdere nulla, non falsare nulla,
    e nello stesso tempo cercare qualcosa di preciso,
    avere in ogni momento qualche ipotesi di lavoro,
    qualche teoria giusta o falsa da controllare.

52
Per studiare lo sviluppo dellintelligenza
  • Piaget effettua una serie di osservazioni sui
    suoi tre figli Jacqueline, Lucienne e Laurent,
    nati nel 1925, 1927, 1931.
  • Lipotesi teorica di fondo è che il pensiero si
    sviluppi dalle azioni
  • Scopo di Piaget è di comprendere il funzionamento
    mentale attraverso losservazione delle modalità
    di azione e reazione
  • Piaget cerca qualcosa di preciso

53
Lo sviluppo dellimitazione
  • Le osservazioni sono state codificate secondo i
    seguenti parametri
  • Identità del bambino a cui losservazione è
    riferita
  • età in cui losservazione è compiuta
  • Tipo di capacità implicata
  • Tipo di comportamento considerato
  • Il significato è stato codificato in 3 categorie
  • Riuscita fallimento transizione
  • Nel primo e nel secondo stadio viene presa in
    considerazione solo limitazione dei suoni

54
Osservazioni relative allimitazione gestuale
(3,4,5)
  • Atteggiamento scientifico Piaget ha ben chiaro
    quali sono le condizioni in cui un comportamento
    può essere considerato in dipendenza da un altro
  • Probabilità condizionata e probabilità semplice
  • Gesti già noti gesti nuovi
  • Osservazione minuziosa e continua nel tempo di un
    singolo bambino
  • Gesti visibili e gesti fatti su parti del corpo

55
Capacità imitative (6)
  • Osservazioni qualitativamente diverse
  • Imitazione immediata di modelli nuovi complessi
  • Imitazione differita
  • Imitazione di oggetti materiali con funzione
    rappresentativa
  • Interiorizzazione dellimitazione
    laccomodamento si effettua interiormente e senza
    tentativi esterni

56
Criteri di descrizione e classificazione
La classificazione che viene fatta prima va
distinta da quella che viene fatta dopo.
può essere fatta sulla base di
La classificazione a priori è definitiva
criteri concreti o descrittivi
criteri teorici o interpretativi.
La classificazione a posteriori è provvisoria e
modificabile
Si ricorre a
Più interpretative
Più teoriche
classi più globali
57
Criteri concreti
I criteri concreti riguardano le proprietà
formali, topologiche o cinetiche dei
comportamenti o anche i loro effetti fisici
sullambiente
Classificazione secondo la forma
Localizzazione nello spazio
Vi sono diversi modelli di comportamento
caratterizzati da diverse dimensioni
orientamento
Topografia concreta
Proprietà intrinseche
La topografia tridimensionale dellindividuo è
una fonte importante di regolarità che rende
possibile la caratterizzazione e il
riconoscimento degli schemi motori
58
Classificazione secondo gli effetti
Molti comportamenti hanno effetti diretti
sullambiente
Una sola espressione riassume una descrizione
dettagliata
vantaggi
Perdita di dettagli
Perdita di informazioni
svantaggi
59
Criteri teorici e astratti
Sono interpretazioni di indici concreti con
laiuto di postulati, di ipotesi o anche di teorie
Es. comp. Sessuali Comp. Materni Comp. Agonistici
Classificazione secondo le cause
Es. comp. Alimentari Comp. Riproduttivi Comp.
epigamici
Classificazione secondo la funzione
60
Scelta e definizione delle unità
6 condizioni di scelta
  • Discrete ed esclusive
  • Categoria omogenea
  • Moltiplicare le unità
  • Evitare classificazioni astratte in fase di
    osservazione
  • Definire precisare giustificare ogni unità
    comportamentale
  • Osservare un numero limitato di unità
    (dipendenti dagli obiettivi della ricerca)

61
Definizione delle unità
  • Criteri necessari e sufficienti perché un
    avvenimento sia riconosciuto e classificato in
    uno schema
  • Fedeltà e costanza dello strumento di misura per
    losservatore e tra osservatori
  • Assegnare una etichetta o un termine che riunisca
    varie informazioni essenziali
  • Ci deve essere un criterio netto e preciso per
    dire se un comportamento è presente o assente

62
Il criterio può essere
  • formale (topologico e cinetico)
  • può designare azioni da compiere o effetti da
    ottenere
  • può esigere che criteri relativi a due o più di
    questi aspetti siano soddisfatti
  • la definizione è detta allora operazionale
  • Definire consiste dunque nellassegnare
    unetichetta o un termine che riunisca varie
    informazioni essenziali
  • Definizione di unità arbitrarie spostamenti e
    posizione spaziale
  • Unità di superficie servono per costruire unità
    più profonde

63
Ripetizioni e transizioni
  • c. che si producono in modo concentrato e
    ripetuto
  • evento puntuale ?quando non interessa la durata
  • evento stato ?quando la durata è significativa
  • attività (bout) ?serie di eventi apparsi una
    sola volta in una unità di comportamento

64
La fine di ununità di c. può dipendere da tre
ordini di criterio
  • ü    messa in atto di un altro c.
  • ü    pausa o intervallo più lungo di quello
    ritenuto necessario per separare due insiemi di
    c.
  • ü    cambiamento di oggetto o di luogo

65
Piano di osservazione
  • ü    Obiettivi della ricerca
  • ü  Possibilità di procedere a osservazioni
  • Precisione, potenza, efficacia
  • Scelta di una tassonomia
  • I modelli di c. di una specie costituiscono la
    tassonomia di superficie a partire dalla quale il
    ricercatore può costruire una tassonomia più
    molare, più profonda.

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Registrazione di elementi temporali Frequenza
Durata Modalità di registrazione
(apparecchiature, carta e matita) Sistema di
codificazione e di annotazione (checklist,
matrici, contatori, registratori,
poligrafi) Osservazione continua e completa
(dal campionamento temporale dipende la validità
delle osservazioni, la loro utilità, e la loro
capacità di fornire risultati generalizzabili)
67
Tecniche ausiliarie ü    Carta e penna semplici e
poco costose ü    Contatori e cronometri
elettrici ü    Registratori a cassette
audiofoniche o magnetoscopiche ü    Poligrafi e
etografi utilizzazione intensiva
dellinformatica Vantaggi facilità con cui le
ossservazioni possono essere registrate
(arricchite, organiz. temporale e sequenziale del
c., archivi) é  velocità di analisi analisi
quantitativa e statistica Grado di
generalizzazione Va deciso prima il grado di
generalizzazione
68
Fattori da controllare
  • Tutti i fattori che possono contaminare e
    invalidare la rappresentatività
  •  
  • effetti di intrusione dellosservatore lo. non
    deve influenzare i fatti che si svolgono davanti
    a lui
  • attese dei soggetti e degli osservatori invito a
    fare bella figura, non registrazione di c. non
    attesi, interpretazione non corretta delle
    osservazioni
  • costanza degli strumenti mancanza di precisione,
    stanchezza, mancanza di attenzione, effetto
    pratica, mancanza di stabilità, incostanza tra
    più osservatori, mancanza di fedeltà

69
Tecniche di campionamento
  • Campionamento non strutturato o ad libitum
    nessuna condizione è imposta per quanto concerne
    i soggetti, lordine delle osservazioni e i
    momenti di osservazione nessuna analisi
    quantitativa può essere applicata alle
    osservazioni affidate a questa tecnica
    preliminare.

70
Campionamento completo e continuo permette una
registrazione dettagliata, il r. annota la natura
del c., lidentità dellattore, il momento di
apparizione e la durata di tutte le unità che gli
interessano. La registrazione c.c. è la più
ricca di informazioni, in particolare se la
durata del campionamento è sufficientemente lunga
e se i momenti di apparizione sono tutti
annotati.
71
Campionamento per osservazioni successive
centrate fornisce una registrazione continua
durante un periodo limitato, nel corso del quale
in r. è centrato su un individuo o su un gruppo.
E particolarmente utile nei lavori effettuati
sul campo.
72
Campionamento in sequenza il r. si interessa
particolarmente dellordine dei c. in un
programma relativamente regolare. Campionamento
per presenza o assenza annotare se ununità di
c. è presente o assente in un breve
periodo. Campionamento per analisi istantanea
lo. annota cosa fa il soggetto in un dato
istante (in genere si osservano gli
spazi) Completamento di una matrice permette di
collocare in una tabella delle relazioni di
asimmetria Scelta di una tecnica si può
formare una tecnica mista conforme alle ipotesi
di ricerca
73
Fedeltà strumentale
  • L affidabilità delle osservazioni prodotte
    dipende
  • dallosservatore,
  • dalla complessità del sistema di osservazione,
  • dal numero delle unità,
  • dal numero di aspetti di ogni unità (tempo,
    origine, direzione, destinazione, intensità)
  • dalle valutazioni che devono essere
  •  costanti cioè non variano da una applicazione
    allaltra,
  • giuste cioè cè corrispondenza tra ciò che è
    annotato e i fatti.

74
Aspetti operativi della ricerca osservativa
Metodo di acquisizione delle conoscenze
Ricerca di tipo osservativo
Rilevazione di tipo osservativo
Modo in cui i dati sono raccolti
  • E necessario scoprire quali sono i contesti in
    cui è più probabile che si manifesti il
    comportamento che si vuole studiare
  • Strutturazione delle osservazioni
  • Rispetto di una serie di regole relative alla
    validità interna
  • 2. Selezione dei soggetti da osservare

75
Selezione dei soggetti
Tre scelte possibili
  1. Campionamento basato su un individuo focale
    focal sampling
  1. Campionamento basato su una scansione veloce e
    sequenziale di tutti gli individui presenti
    scan sampling
  1. Campionamento basato sullindividuo che manifesta
    un dato comportamento behaviour
    sampling

76
Osservazioni dal vivo e osservazioni
videoregistrate
  • Spesso la ricerca osservativa è divisa in due
    fasi distinte
  • Fase i comportamenti vengono videoregstrati
  • Fase osservazione vera e propria e codifica

Riflessione critica ed esempi
Problemi di reattività alle procedure di tipo
osservativo
77
La creazione di uno schema di codifica
La scelta della tecnica dosservazione può essere
motivata dal fatto che i comportamenti a cui è
interessato il ricercatore non possono essere
rilevati automaticamente, ma occorre un
osservatore umano che esprima un giudizio
Specimen record
Descrizioni di tipo narrativo
Tecnica di osservazione che può essere utilizzata
solo allinterno di ricerche osservative
Approccio ecologico
Fase preliminare della ricerca
78
Tipi di sistemi di codifica
Lesigenza di ottenere delle quantificazioni più
accurate o più complesse del comportamento può
essere soddisfatta solo dal passaggio a un tipo
di rilevazione molto più formalizzata, quella
cioè che prevede lutilizzo di uno schema di
codifica.
  • Lutilizzazione di un sistema di codifica prevede
    che
  • la scelta di ciò che dovrà essere considerato
    rilevante sia resa esplicita
  • si scelga il tipo di sistema da utilizzare
  • si scelga il livello di analisi a cui si devono
    collocare le categorie comportamentali

79
  • Si distinguono due diversi tipi di sistema di
    codifica nominali
  • sistemi di caratteristiche distintive una
    singola osservazione può essere rappresentata
    simultaneamente da uno o più codici
  • Sistemi categoriali contengono codici che sono
    incompatibili luno con laltro

La dimensione relativa delle categorie
costituisce il livello di analisi a cui la
categoria può arrivare e può essere rappresentato
come un continuum, che va dalla utilizzazione di
codici che classificano il comportamento sulla
base di indici derivanti dalla fisiologia
dellorganismo, allutilizzazione di codici che
classificano diversi tipi di comportamento sulla
base di idee che sono presenti nella mente del
ricercatore
80
  • La determinazione a-teorica delle unità di
    osservazione può essere condotta sulla base di 4
    criteri
  • Naturalità le unità naturali si
    presentano allosservatore come già organizzate
    dalle caratteristiche del sistema percettivo, dal
    contesto in cui si presentano e dalla
    condivisione tra osservatore e soggetto osservato
    delle caratteristiche socioculturali di quel
    determinato contesto
  • Analizzabilità determinazione di unità
    che o non sono ulteriormente scomponibili o che
    indicano un tutto che perde il suo significato se
    scomposto
  • Struttura le unità di tipo strutturale
    sono suggerite dalla struttura del nostro corpo
  • Funzione le unità funzionali rappresentano
    una serie di azioni collegate fra loro da uno
    scopo unico e facilmente identificabile

81
  • Le categorie possono essere costruite
  • con un processo di tipo induttivo, partendo da
    unosservazione informale del comportamento per
    giungere alla determinazione delle unità più
    adatte a segmentarlo
  • con un approccio deduttivo, derivandole da una
    teoria o da particolari ipotesi coerenti con lo
    scopo della ricerca

In alcuni casi il livello di analisi dipende da
considerazioni di tipo pratico
  • Qualunque sia il livello di analisi delle
    categorie selezionate per la costruzione di un
    codice debbono essere sempre rispettati due
    requisiti fondamentali
  • Lo stesso schema di codifica non dovrebbe
    comprendere categorie che si collocano a livelli
    di analisi diversi
  • Ogni categoria deve essere definita in modo
    chiaro e univoco

82
Sistemi di codifica a confronto
Lo studio dellattività esplorativo-manipolatoria
Dai 7 ai 21 mesi sistema di codifica Belsky e
Most (1981). È uno schema ricavato in modo
deduttivo. Valuta il livello di sviluppo
nellattività di gioco
Gowen e coll. (1989) hanno aggiunto una categoria
più primitiva la manipolazione orale
83
  • Comprende le seguenti categorie
  • Esplorazione orale
  • Manipolazione semplice
  • Manipolazione funzionale
  • Manipolazione relazionale
  • Manipolazione funzionale relazionale
  • Denominazione rappresentativa
  • Attività di finzione rivolta verso il sé
  • Attività di finzione rivolta verso altri
  • Sostituzione
  • sequenza di attività di finzione
  • sostituzione in sequenza di attività di finzione
  • Doppia sostituzione

84
Il sistema di codifica è gerarchicamente
organizzato lordine con cui sono elencate le
diverse categorie rappresenta la sequenza di
sviluppo di questo tipo di attività. Non è
esaustivo
Più descrittivo è lo schema di analisi di Benelli
e coll. (1980) lunità di analisi è determinata
dal concetto di schema di azione. Le categorie
sono a livello più molecolare. Si vuole
individuare il tipo di informazioni che il
bambino può acquisire tramite diversi tipi di
schemi sugli oggetti.
  • Comprende le seguenti due categorie
  • schemi generici che si dividono in
  • Analitici
  • Massivi
  • Schemi specifici

85
Franco e Gobbo (1985) analizzano le capacità
esplorative di bambini di circa 9 mesi in
unottica interattiva interazione
bambino/madre/oggetto
  • Lunità di analisi, di tipo microanalitico è
    costituita da qualsiasi atto motorio esercitato
    sulloggetto con una o due mani e lo schema di
    codifica risulta dalla combinazione di due
    diversi livelli di analisi
  • Funzione
  • Contenuto

86
  • Funzione dellatto motorio riguarda lo scopo
    immediato dellatto motorio
  • Autosostegni collaboratori
  • Autosostegni preparatori
  • Azioni
  • Contenuto dellazione analizza il livello di
    variazione di ogni azione rispetto a quella
    immediatamente precedente
  • Azione identica
  • Espansione di referente
  • Espansione di schema
  • Azione diversa

87
Rochat (1989) ha sviluppato un sistema di
codifica dellattività con gli oggetti adatto a
bambini dai 2 ai 5 mesi di età che comprende le
seguenti categorie
Lo scopo è di dedurre dal tipo di schemi messi in
atto le informazioni che il bambino può ottenere
nei confronti delloggetto e lo sviluppo con
letà delle modalità migliori per acquisire
conoscenze sulla realtà
  1. Esplorazione orale
  2. Afferramento con la mano destra
  3. Afferramento con la mano sinistra
  4. Afferramento bimanuale
  5. Esplorazione con le dita
  6. Esplorazione visiva
  7. Passaggio di mano
  8. Trasporto
  9. Grattare
  10. agitare

88
Lo studio delle interazioni sociali tra coetanei
Parten(1932) aveva individuato 6 categorie
comportamentali, gerarchicamente ordinate, che
definivano il grado di partecipazione sociale tra
bambini in età prescolare
  1. Assenza di impegno in una attività specifica
  2. Gioco solitario
  3. Comportamenti di osservazione
  4. Gioco parallelo
  5. Gioco associativo
  6. Gioco cooperativo

89
Rubin., Maioni e Hornung (1976) utilizzarono uno
schema di codifica che combinava le categorie di
Parten con quelle elaborate da Smilansky (1968)
per categorizzare i diversi tipi di complessità
cognitiva dei giochi
  1. Gioco funzionale (solitario, parallelo,
    associativo)
  2. Gioco costruttivo (solitario,parallelo,
    associativo, cooperativo)
  3. Gioco drammatico (solitario,parallelo,
    associativo, cooperativo)
  4. Gioco con regole (parallelo, associativo,
    cooperativo)

90
Charlesworth e Hartup (1967) codificano i
comportamenti sociali positivi
  1. Fornire attenzione positiva e approvazione
  2. Esibire comportamenti affettuosi e di
    accettazione
  3. Esibire comportamenti di sottomissione
  4. Dare

91
Aureli, Collecchia e Cappelletto (1987)
analizzano la funzione svolta dalle interazioni
tra bambini di età compresa tra i 18 e i 24 mesi
in presenza o in assenza di giocattoli
  1. Richiesta di attenzione
  2. Richiesta di azione
  3. Richiesta di informazione
  4. Risposta alla richiesta di attenzione
  5. Risposta alla richiesta di azione
  6. Risposta alla richiesta di informazione
  7. Imitazione
  8. Ricerca della prossimità
  9. Segnalazione dello stato emotivo
  10. Condivisione del significato dellinterazione

92
comportamenti
  • Risposta alla richiesta di attenzione
  • Guarda laltro e compie unazione contingente
    alla sua
  • Guarda laltro e gli si avvicina
  • Guarda latro mentre sorride/ride
  • Dirige lo sguardo sullaltro
  • Guarda laltro mentre risponde verbalmente
  • Richiesta di attenzione
  • Guarda laltro mentre compie unazione
  • Agisce poi guarda laltro
  • Guarda laltro poi agisce mentre laltro lo
    guarda
  • Guarda laltro poi agisce poi lo guarda di nuovo
  • Guarda laltro mentre vocalizza o chiama
  • Guarda laltro mentre offre/mostra/indica

93
comportamenti
  • Segnalazione dello stato emotivo
  • Guarda laltro mentre sorride
  • Guarda laltro mentre carezza/abbraccia/bacia
  • Condivisione del significato dellinterazione
  • Si guardano simultaneamente mentre stanno
    compiendo la stessa azione o subito dopo averla
    compiuta
  • Si guardano simultaneamente sorridendo/ridendo/voc
    alizzando mentre stanno compiendo la stessa
    azione o subito dopo averla compiuta
  • Ricerca della prossimità
  • Guarda laltro e va verso di lui
  • Guarda laltro e lo segue
  • Si allontana poi si gira a guardare se laltro
    lo segue

94
Sistemi di codifica a confronto lo studio
dellinterazione madre-bambino
Als, Tronick e Brazelton hanno sviluppato il
sistema di analisi di interazioni faccia a faccia
tra madre e bambino più dettagliato e più usato
in letteratura senza oggetti o giocattoli in
laboratorio
  • Lo schema permette di codificare secondo per
    secondo le
  • Espressioni facciali
  • Lattività vocale
  • La direzione dello sguardo
  • La posizione del corpo
  • La posizione della testa
  • di madre e bambino

Si passa dalle microcategorie alle macrocategorie
per un processo di sintesi
95
Definizione delle macrocomponenti comportamentali
dellinterazione
  • Quantificazione del livello affettivo
  • Quantificazione delle modalità di regolazione del
    sistema interattivo (fasi diadiche)
  • Quantificazione delle modalità di regolazione di
    ogni individuo allinterno del sistema
    interattivo (fasi monadiche)

96
Individuazione delle fasi diadiche
  • Sono definite da insiemi di comportamenti di
    entrambi i partecipanti allinterazione
  • Disimpegno
  • Inizio
  • Orientamento reciproco
  • Saluto
  • Gioco dialogico

97
È possibile individuare la relazione
madre-bambino anche attraverso due codici separati
  • Lewis e Feiring (1989) classificarono i
    comportamento materno e quello infantile in
    diverse categorie e in seguito attraverso
    unanalisi sequenziale del succedersi dei vari
    comportamenti materni e infantili evidenziarono
    la qualità dellinterazione in base a 2 parametri
    interattivi
  • Inizio dellinterazione
  • Risposta interattiva.
  • È un sistema di caratteristiche distintive i
    comportamenti possono verificarsi
    contemporaneamente

98
Schema di codifica di interazione madre-bambino
nella situazione di gioco con gli oggetti
  • Di Stefano e coll. (1985)
  • Lo schema risulta dalla parziale combinazione di
    tre livelli di analisi
  • Collocazione temporale
  • Effetto dellintervento materno
  • Funzione dellintervento materno
  • È un sistema esaustivo e di categorie escludentisi

99
COLLOCAZIONE TEMPORALE Azioni durante Azioni in
pausa
EFFETTO DELLINTERVENTO MATERNO Segmentante Non-se
gmentante
FUNZIONE DELLINTERVENTO MATERNO Orientato Di
sostegno Di ostacolo
100
Può essere utilizzata anche ununica categoria
  • Bornstein e Tamis-LeMonda (1989) definiscono la
    responsività nellesibizione da parte della
    madre di comportamenti pronti, contingenti e
    appropriati a quelli del bambino in risposta a
  • Attività normali
  • Comportamenti di disagio

101
Responsività in senso stretto
  • Linn e Horowitz (1983) considerano il
    comportamento come responsivo solo se la madre
    risponde al comportamento del bambino entro 15
    secondi.
  • I precedenti autori consideravano responsivi
    anche i comportamenti che le madri mettevano in
    atto nei confronti dellesplorazione visiva
    dellambiente da parte del bambino per es
    orientadolo verso un oggetto

102
Strategie di rilevazione di tipo osservativo
  • La scelta della strategia modo in cui lo schema
    di codifica viene applicato al comportamento in
    corso estraendo da esso valori numerici che
    possono essere usati per le analisi successive.
  • Gli eventi possono essere momentanei o durevoli e
    possono presentarsi con maggiore o minore
    frequenza

103
4 principali tipi di comportamento
  • Momentaneo e frequente
  • Momentaneo e infrequente
  • Durevole e frequente
  • Durevole e infrequente
  • Si può utilizzare una codifica continua o
    intermittente e lunità di codifica può essere un
    evento o un particolare intervallo di tempo

104
Strategia di rilevazione per eventi
  • È basato sulla rilevazione di eventi momentanei o
    duraturi
  • È il verificarsi di un determinato comportamento
    preselezionato dal ricercatore che fa scattare la
    codifica.
  • Può verificarsi in tre varianti
  • Codifica di eventi senza informazioni di tipo
    temporale
  • Registrazione del momento in cui inizia e finisce
    un dato comportamento
  • Codifica del momento in cui cambia un determinato
    schema comportamentale

105
Codifica di eventi senza informazioni di tipo
temporale
  • Consente di calcolare
  • La frequenza assoluta
  • La frequenza proporzionale
  • La percentuale di comparsa di un determinato
    comportamento
  • Unanalisi sequenziale

106
Registrazione del momento in cui inizia e finisce
un dato comportamento
  • È possibile calcolare
  • La durata media di un singolo comportamento
  • Il tempo totale speso manifestando tale
    comportamento
  • La percentuale di tempo occupato rispetto al
    tempo totale
  • Confronto tra proporzioni

107
Codifica continua di intervalli temporali
  • Lapplicazione di questa strategia richiede la
    divisione del periodo di osservazione in brevi
    intervalli solitamente di 10 o 15 secondi, ciò
    che fa scattare la codifica è il trascorrere di
    un dato intervallo di tempo
  • È possibile ottenere una stima della frequenza
    dei vari comportamenti, basta sul numero di
    intervalli non consecutivi in cui un dato
    comportamento si verifica e una stima della loro
    durata complessiva, basata sul numero totale di
    intervalli in cui il comportamento si manifesta,
    moltiplicato per la lunghezza dellintervallo

108
Campionatura temporale
  • Non tutti i comportamenti che si verificano in un
    dato intervallo di tempo vengono codificati, ma
    solo alcuni, scelti sulla base di criteri
    stabiliti in precedenza (codifica intermittente)
  • Risparmio di tempo
  • Facilità di applicazione
  • Maggiore accuratezza
  • Griglia di codifica suddivisa in intervalli
    temporali e un dispositivo che segna la fine
    dellintervallo

109
I criteri che possono essere utilizzati nella
scelta dei comportamenti
  • Si rileva lattività dominante, cioè quella che
    si presenta per più di metà della durata di un
    dato intervallo
  • Ogni tipo di comportamento viene codificato solo
    la prima volta che si presenta, a prescindere dal
    numero totale di effettive comparse (metodo della
    frequenza modificata)
  • Si rileva lattività in corso alla fine
    dellintervallo prestabilito senza preoccuparsi
    di quanto avviene prima (campionatura momentanea
    o istantanea)

110
I metodi più usati sono il secondo e il terzo
  • Permettono la registrazione immediata del
    comportamento osservato
  • Se nello stesso intervallo si verificano più
    comportamenti per calcolare il punteggio di
    frequenza modificata più attendibile si deve
    dividere lintervallo per il numero di
    comportamenti in esso rilevati si ottiene un
    punteggio che esprime la proporzione di
    intervalli in cui il comportamento si è
    verificato
  • Si perde la differenza tra eventi molto frequenti
    e poco frequenti
  • Il punteggio della frequenza e della durata
    correlano col punteggio della frequenza modificata

111
Il metodo della campionatura momentanea
  • È tra i più semplici da usare
  • È applicabile per la rilevazione di quei
    comportamenti che si verificano con chiarezza
  • Non è adatto a comportamenti poco frequenti
  • È utile per periodi di tempo piuttosto ampi

112
Utilizzazione e significato dei vari tipi di
misura
  • Il tipo di misura che si può ricavare dai dati
    dipende dal tipo di strategia impiegata
  • Le frequenze possono essere conteggiate partendo
    da qualsiasi tipo rilevazione continua e così
    pure le probabilità semplici
  • La proporzione tra il totale dei cambiamenti
    comportamentali e la durata della seduta ci dà
    informazioni sulla velocità con cui il
    comportamento cambia.

113
Le principali misure temporali
  • Durata complessiva di un eventosomma delle
    durate delle singole comparse
  • Durata mediadivisione della durata complessiva
    per la frequenza
  • densitàProporzione tra la durata complessiva e
    tempo totale di osservazione, cioè il tempo speso
    per un determinato comportamento rispetto agli
    altri
  • Queste misure sono ricavabili sia da una codifica
    continua di eventi con tempo di inizio e fine dei
    comportamenti, sia da una codifica continua di
    intervalli
  • Le misure possono essere in relazione fra loro o
    indipendenti

114
Altre due misure non ricavabili dalle strategie
di rilevazione considerate
  • Intensità un osservatore valuta su una scala
    predeterminata
  • Latenza indice di inibizione, resistenza,
    conflitto

115
Il significato delle varie misure è legato a
  • Scopo
  • Tecniche impiegate
  • Scelta degli indici

116
Valutazione della scelta dellaffidabilità
  • Si vuole sapere quanto lo strumento sia
    affidabile
  • Laffidabilità si valuta sotto due aspetti
  • 1.accuratezza
  • 2.precisione
  • Vi deve essere coerenza nellapplicazione
  • Laccuratezza viene misurata tramite il criterio,
    qualora lo si abbia o tramite laccordo

117
Il calcolo dellaffidabilità dipende dal tipo di
misura
  • Scale a intervallo coefficiente di correlazione
  • Scale ordinali coefficiente di concordanza
    (Kendall)

118
Valutazione dellaccordo tra osservatori nella
codifica di intervalli temporali
  • Se gli osservatori debbono registrare la comparsa
    o meno di un singolo comportamento, la
    valutazione dellaccordo viene effettuata
    confrontando ogni intervallo temporale e
    conteggiando quante volte i due osservatori
    concordano nellavere rilevato o nel non avere
    rilevato entrambi il comportamento in oggetto

119
Numero di intervalli in cui la comparsa del
comportamento x è stata rilevata da due
osservatori indipendenti (metodo della
rilevazione istantanea)
2 osservatore 2 osservatore 2 osservatore 2 osservatore 2 osservatore 2 osservatore
1 osservatore x Non x totale
1 osservatore x 20 6 26
1 osservatore Non x 8 79 87
1 osservatore totale 28 85 113
Errori di omissione e di commissione
120
Tre indici di accordo
Il primo prende in considerazione gli intervalli
temporali in cui almeno uno dei due osservatori
ha registrato la comparsa del comportamento e
lindice viene calcolato dividendo il numero
degli accordi più i disaccordi
Il secondo considera come casi di accordo sia la
rilevazione che la non rilevazione del
comportamento da parte di entrambi. Il totale
degli accordi ricavati viene diviso per il totale
degli intervalli osservati
Il terzo valuta laccordo prendendo in
considerazione solo i casi in cui entrambi gli
osservatori concordano sul fatto che, in un dato
intervallo, il comportamento in oggetto non si è
verificato. Tale valore viene diviso per la somma
degli accordi più i disaccordi.
121
Un quarto indice di accordo
Consiste nel ricavare la proporzione tra le
comparse rilevate dal primo osservatore e le
comparse rilevate dal secondo osservatore,
ponendo al numeratore sempre il valore più basso.
Il primo gruppo di indici si riferisce
allaccordo dimostrato dai due osservatori sulle
singole comparse del comportamento in oggetto
nellarco di tempo considerato, mentre il quarto
indice valuta solamente laccordo sul totale
delle comparse
122
Nel caso di schema di codifica con categorie
mutualmente escludentesi
  • Si valuta laccordo una categoria per volta
    calcolando più indici
  • Si costruisce una matrice di confusione dove le
    frequenze lungo la diagonale indicano il numero
    di intervalli in cui le rilevazioni dei due
    osservatori concordano e le frequenze nelle altre
    caselle i possibili tipi di disaccordo

123
Altri metodi
  • Si può calcolare anche lindice di disaccordo
  • Si calcola la kappa di Cohen si utilizza negli
    schemi di codifica multicategoriali

124
La valutazione dellaccordo tra osservatori nella
codifica di eventi
  • Rilevazione che si è verificato un evento
    codificabile
  • Codifica appropriata dellevento
  • Bisogna stabilire un metodo di identificazione
    degli eventi codificabili e poi si applica la
    kappa di Cohen

125
La valutazione dellaccordo tra osservatori nella
rilevazione di frequenze
  • Spesso si deve procedere ad un allineamento dei
    protocolli dei due osservatori

126
Fattori che influenzano laffidabilità delle
rilevazioni
  • Conoscenza delle ipotesi sperimentali
  • Commenti dello sperimentatore
  • Complessità della codifica
  • Conoscenza di un possibile controllo
  • Distorsione consensuale fra osservatori

127
Losservazione del comportamento infantile umano
  • Definire
  • Cosa osservare
  • Dove osservare
  • Come osservare

128
Cosa osservare
  • La selezione deve essere fatta in base a
  • Unità
  • Sequenze comportamentali
  • Focus dellosservazione
  • Singoli soggetti o coppie osservati per un
    periodo determinato e uguale di tempo
  • Un gruppo di soggetti osservati brevemente e
    progressivamente
  • Il comportamento ogni qual volta si manifesta

129
Dove osservare
  • In laboratorio
  • In ambiente naturale
  • Libero
  • Strutturato

130
Registrazione dei dati
  • Audioregistrazione
  • Videofilmato
  • Computer portatile
  • Carta-matita
  • Check-list
  • diari

131
Tempo e durata della rilevazione dei dati
osservativi
  • Scelta del momento osservativo
  • Durata di una seduta osservativa
  • Stati
  • Comportamenti momentanei
  • Tempo di osservazione continuo
  • Tempo di ossservazione a intervallo

132
Osservazione a intervalli temporali
  • Vantaggi
  • È di facile uso
  • Si utilizza sul campo
  • Alto livello di fedeltà e di oggettività
  • Svantaggi
  • Non dà informazioni su eventi rari
  • Se gli eventi non sono uniformemente distribuiti
    non fornisce una valida rappresentazione del
    fenomeno
  • Un comportamento è registrato solo una volta

133
Osservazione continua del comportamento
  • Vantaggi
  • Riflette più accuratamente la realtà
  • Ampia varietà di misurazioni
  • Frequenza e durata
  • Contiguità di eventi

134
Codice di osservazione
  • La formulazione di uno schema di codifica
    consente di passare da un evento descrittivo ad
    un evento quantificabile
  • Attraverso lapplicazione di uno schema di
    codifica si può giungere a misurare il
    comportamento di un individuo e a confrontarlo
    sul piano quantitativo a quello di altri
    individui.
  • La formulazione di uno schema di codifica è la
    definizione operativa dellipotesi di ricerca

135
La definizione delle categorie
  • La definizione delle categorie è possibile solo
    dopo una prima fase di identificazione degli
    eventi che si vogliono considerare
  • Avviene in base alle domande a cui lo studio
    vuole rispondere
  • Le categorie devono essere strettamente connesse
    alla ricerca e ai problemi che il ricercatore
    vuole risolvere
  • Vi sono microcategorie e macrocategorie
  • Descrizioni in termini morfologici e in termini
    funzionali
  • Categorie di tipo sociale

136
La domanda può essere
  • Di tipo esplorativo o conoscitivo (differenze se
    il bambino gioca da solo o con ladulto)
  • Di tipo dimostra
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