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Presentazione di PowerPoint

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Title: Presentazione di PowerPoint Author: Marco Bartoli Last modified by: Marco Bartoli Created Date: 3/12/2006 10:01:57 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


1
Storia medievale
prof. Marco Bartoli
4. Santità
2
Chi sono i santi?
  • La santità è nella Bibbia anzitutto un attributo
    di Dio Ez 39,7 le genti sapranno che io sono il
    Signore, santo in Israele
  • e, per estensione, di tutto ciò che ha a che fare
    con Dio il tempio, il cielo, il popolo Ez.
    20,41 mi mostrerò santo in voi agli occhi delle
    genti.

3
  • Nel nuovo testamento i santi sono tutti i
    cristiani. Ef 1,1 Paolo, apostolo di Gesù Cristo
    per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso,
    credenti in Cristo Gesù
  • Ben presto però vennero identificati in
    particolare come santi i martiri, cioè coloro che
    avevano reso testimonianza con la vita.
  • Il modello di ogni martire è Stefano  E così
    lapidavano Stefano mentre pregava e diceva
    Signore Gesù, accogli il mio spirito. Poi piegò
    le ginocchia e gridò forte Signore, non imputar
    loro questo peccato. Detto questo, morì.
  • Atti 7,59-60

4
  • Dopo il 380 d.C. (Editto di Tessalonica) il
    cristianesimo diventa religione ufficiale
    dellImpero.
  • Alcuni cristiani scelgono di vivere un
    cristianesimo radicale i monaci.
  • Dalla Vita Antonii di Atanasio  Dopo la morte
    dei genitori, lasciato solo con la sorella ancor
    molto piccola, Antonio, all'età di diciotto o
    vent'anni, si prese cura della casa e della
    sorella. Non erano ancora trascorsi sei mesi
    dalla morte dei genitori, quando un giorno,
    mentre si recava, com'era sua abitudine, alla
    celebrazione eucaristica, andava riflettendo
    sulla ragione che aveva indotto gli apostoli a
    seguire il Salvatore, dopo aver abbandonato ogni
    cosa. Richiamava alla mente quegli uomini, di cui
    si parla negli Atti degli Apostoli che, venduti i
    loro beni, ne portarono il ricavato ai piedi
    degli apostoli, perché venissero distribuiti ai
    poveri. Pensava inoltre quali e quanti erano i
    beni che essi speravano di conseguire in cielo.

5
  • Meditando su queste cose entrò in chiesa, proprio
    mentre si leggeva il vangelo e sentì che il
    Signore aveva detto a quel ricco Se vuoi essere
    perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai
    poveri, poi vieni e seguimi e avrai un tesoro nei
    cieli (Mt 19, 21). Allora Antonio, come se il
    racconto della vita dei santi gli fosse stato
    presentato dalla Provvidenza e quelle parole
    fossero state lette proprio per lui, uscì subito
    dalla chiesa, diede in dono agli abitanti del
    paese le proprietà che aveva ereditato dalla sua
    famiglia possedeva infatti trecento campi molto
    fertili e ameni perché non fossero motivo di
    affanno per sé e per la sorella. Vendette anche
    tutti i beni mobili e distribuì ai poveri la
    forte somma di denaro ricavata, riservandone solo
    una piccola parte per la sorella... Affidò la
    sorella alle vergini consacrate a Dio e poi egli
    stesso si dedicò nei pressi della sua casa alla
    vita ascetica, e cominciò a condurre con fortezza
    una vita aspra, senza nulla concedere a se stesso.

6
  • Egli lavorava con le proprie mani infatti aveva
    sentito proclamare Chi non vuol lavorare,
    neppure mangi (2 Ts 3, 10). Con una parte del
    denaro guadagnato comperava il pane per sé,
    mentre il resto lo donava ai poveri. Trascorreva
    molto tempo in preghiera, poiché aveva imparato
    che bisognava ritirarsi e pregare continuamente
    (cfr. 1 Ts 5, 17). Era così attento alla lettura,
    che non gli sfuggiva nulla di quanto era scritto,
    ma conservava nell'animo ogni cosa al punto che
    la memoria finì per sostituire i libri. Tutti gli
    abitanti del paese e gli uomini giusti, della cui
    bontà si valeva, scorgendo un tale uomo lo
    chiamavano amico di Dio e alcuni lo amavano come
    un figlio, altri come un fratello.

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  • In particolare in Occidente, vennero riconosciuti
    poi come santi alcuni vescovi, che avevano
    salvato le loro città o avevano fondato le chiese
    locali.
  • Leone Magno
  • Gregorio Magno
  • SantAmbrogio
  • SantAgostino

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Il monaco-vescovo
  • Un esempio particolarmente venerato fu quello di
    Martino di Tours, perché
  • Soldato
  • Monaco
  • Vescovo
  • La sua Vita è stata scritta da Sulpicio Severo.

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  • Figlio di un militare romano originario della
    Pannonia (oggi Ungheria) deve arruolarsi nella
    cavalleria
  • Ad Amiens, nellinverno 338-39, incontrando un
    povero, divide con lui il suo mantello (la
    clamide)
  • La Pasqua successiva riceve il battesimo (22 anni
    di età)
  • Due anni dopo a Worms le truppe imperiali debbono
    scontrarsi con i Franchi. Martino si rifiuta di
    combattere  Andrò sul fronte della mia legione
    senza elmo, senza altra difesa che il segno della
    Croce, sarò il primo a penetrare nei battaglioni
    nemici, e senza ombra di paura.
  • Viene messo in prigione, ma il giorno dopo, senza
    motivo, i nemici offrono la pace. Martino è
    liberato.

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  • Martino diventa monaco. Prima nellisola di
    Gallinara, nel lago di Albenga, poi a Ligugé a
    una decina di Km da Poitiers. Si uniscono a lui
    dei compagni.
  • Si diffonde la voce dei suoi miracoli resuscita
    un compagno morto ed un giovane schiavo che si
    era impiccato.
  • Con linganno, lo eleggono vescovo a Tours. Nel
    371 fonda, nelle grotte presso la città, il maius
    monasterium Marmoutier.
  • I monaci  Nessuno possedeva nulla di proprio,
    tutto era in comune. Era vietato comprare e
    vendere. Non praticavano mestieri, tranne quello
    dellamanuense.

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La santità dellalto medioevo
  • Con levangelizzazione dei popoli europei si
    afferma un nuovo tipo di santità i re
  • Il clero aveva esaltato la figura del sovrano
    unto e della regina santa. Questo modello ebbe
    particolare successo nei Paesi di più recente
    cristianizzazione (Inghilterra, Scandinazia,
    Ungheria, Paesi Slavi)
  • Due esempi Stefano dUgheria e Olav

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Santo Stefano (Istvan)
  • Nasce tra il 969 e il 975
  • 995-996 sposa Gisella, figlia di Enrico duca di
    Baviera
  • 997 diventa re di Ungheria, ma deve lottare
    contro il rivale Koppany
  • 1000 riceve una corona da Silvestro II con il
    benestare del-limperatore Ottone III, nel giorno
    di Natale è consacrato re
  • Deve combattere contro altri due rivali interni
    Gyula e Ajtony.
  • Organizza la chiesa ugherese con 10 diocesi e 4
    abbazie (la più importante Pannonhalma)
  • Da una delle figlie in sposa a Otto Orseolo, doge
    di Venezia
  • Fornisce aiuti militari a Basilio II nella lotta
    contro i Bulgari
  • 1038 muore
  • 1083 Ladislao, erede al trono, promuove la
    canonizzazione. Santo Stefano è il primo sovrano
    a essere canonizzato come confessore.

13
Olav
  • Nato intorno al 995, Olav si imbarcò a 12 anni
    per la sua prima spedizione vichinga.
  • Quando nel 1015 tornò per rivendicare il trono di
    Norvegia, era già stato battezzato probabilmente
    a Rouen, in Normandia
  • Impadronitosi del regno, Olav impose il
    cristianesimo con la forza e con laiuto di
    prelati inglesi
  • Nel 1028 Canuto di Danimarca sbarca in Norvegia e
    viene accolto come liberatore dalle popolazioni
    ancora pagane. Olav va in esilio a Novgorod
  • Dopo due anni raccoglie un esercito per
    riconquistare il regno
  • Nel 1030 a Stiklarstajir si scontra con unarmata
    contadina e resta ucciso in battaglia.
  • Sulla sua tomba avvengono eventi miracolosi. Il
    suo corpo è traslato a Trondeheim e Olav è
    proclamato santo.

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Le caratteristiche della santità altomedievale
  • In sintesi, si può dire che la santità è
    percepita nellAlto medioevo soprattutto come una
    virtus, una forza, che promana da un corpo santo
    e manifesta la potenza guaritrice di Dio.
  • Per questo motivo acquistano sempre maggiore
    importanza le reliquie ed i pellegrinaggi.
  • Ad essere canonizzati sono quasi esclusivamente
    monaci e vescovi, i soli laici assunti agli onori
    degli altari sono di sangue reale.

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Verso una interpretazione più spirituale della
santità
  • Con la cosiddetta Riforma Gregoriana, e con
    laffermazione del monachesimo cluniacense e
    cisterciense, si afferma unidea più spirituale
    della santità, legata alla sequela Christi
    (seguire nudi Cristo nudo).

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Francesco dAssisi
  • Il Signore dette a me, frate Francesco,
    d'incominciare a fare penitenza così quando ero
    nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere
    i lebbrosi e il Signore stesso mi condusse tra
    loro e usai con essi misericordia. E
    allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro
    mi fu cambiato in dolcezza d'animo e di corpo. E
    di poi, stetti un poco e uscii dal mondo.

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Le sante donne
  • Le prime sante sono le martiri
  • In oriente si conoscono anche alcune monache
    (santa Macrina, sorella di Gregorio di Nissa)
  • Ma anche donne forti come Genoveffa. Nel 451 gli
    abitanti di Parigi sono terrorizzati alla notizia
    dellarrivo degli Unni. Genoveffa, vergine
    consacrata, li persuade a non fuggire. Attila si
    ritira senza attaccare la città.
  • Muore nel 500 attorno a 80 anni di età.
  • Nel 511 Clodoveo, primo re dei Franchi vuole
    essere sepolto vicino a lei.
  • Nell886, quando la città è minacciata dai
    normanni, gli abitanti si raccolgono attorno alle
    sue reliquie.

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Le regine
  • Il modello femminile di santità è, per molti
    secoli, soprattutto quello delle regine.
  • La più nota è limperatrice Cunegonda
  • Nata tra il 975 e il 980 da Sigefredo di
    Lussemburgo, nel 1000 andò sposa di Enrico, duca
    di Baviera, nel 1002 coronata regina a Paderborn
    e nel 1014 imperatrice a Roma.
  • Non avendo figli, i due sposi decisero di fare
    di Dio il loro erede donando abbondantemente a
    monasteri e chiese.
  • Dopo la morte del marito, si ritirò a Kaufungen,
    dove morì nel 1033.
  • 1146 Enrico II veniva canonizzato. Nel 1200 venne
    canonizzata da Innocenzo III anche Cunegonda Nel
    suo culto è salutata, come la Vergine Maria,
    regina, sposa e vergine.

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La nuova santità femminile
  • Nel XII e XIII secolo, in coincidenza con la
    rinascita delle città, i Comuni italiani
    sentirono il bisogno di trovare nuovi protettori
    celesti e non di rado li trovarono in donne che
    avevano esercitato un ruolo pubblico nel corso
    della loro vita.

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Chiara dAssisi
  • Et allora essa testimonia incominciò
    sollicitamente a pensare de la molta e
    maravigliosa santità de essa madonna Chiara et
    in quella cogitazione le pareva che se movesse
    tutta la corte celestiale, e se apparecchiasse ad
    onorare questa santa. E specialmente la nostra
    gloriosa madonna beata Vergine Maria
    apparecchiava de li suoi vestimenti, per vestire
    questa novella santa. E mentre che essa
    testimonia stava in questa cogitazione et
    immaginazione, subito vide con gli occhi del capo
    suo una grande multitudine de vergini, vestite de
    bianco - le quali avevano tutte le corone sopra
    li capi loro-, che venivano et intravano per
    luscio de quella stanza dove giaceva la preditta
    madre santa Chiara.

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  • Intra le quali vergini era una maggiore e sopra e
    più che dire non se poteria, sopra tutte le altre
    bellissima, la quale aveva nel suo capo maggiore
    corona che le altre. E sopra la corona aveva uno
    pomo de oro, in modo de uno turibolo, dal quale
    usciva tanto splendore, che pareva illustrasse
    tutta la casa. Le quali vergini se approssimarono
    al letto della detta madonna santa Chiara, e
    quella Vergine che pareva maggiore in prima la
    coperse nel letto con un panno suttilissimo, lo
    quale era tanto suttile che per la sua grande
    suttilitade essa madonna Chiara, benché fusse
    coperta con esso, nondimeno se vedeva. Da poi
    essa Vergine delle vergini, la quale era
    maggiore, inchinava la faccia sua sopra la faccia
    della preditta vergine santa Chiara, ovvero sopra
    el petto suo, però che essa testimonia non podde
    bene discernere luno da laltro Ia quale cosa
    fatta, tutte sparirono Adomandata quando e de
    che dì fu questo, respose de venardì, la sera,
    et essa santissima madonna Chiara morì poi lo
    lunedì sequente.

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  • Le mistiche italiane da santa Margherita di
    Cortona a santa Chiara di Montefalco, dalla beata
    Angela da Foligno a santa Caterina da Siena
    attorniate da abili confessori-impresari,
    scovarono inge-gnosamente la strada per adattare
    forme simboliche e significati religiosi in modo
    da acquisire uninfluenza politica nellambito
    della realtà urbana italiana, e diffusero, nel
    contempo, questo nuovo modello di santità Per
    realizzare tutto questo, le sante ricorsero a
    tecniche che andavano dalla reclusione
    solitaria ma ben pubblicizzata, alle incursioni
    profetiche nelle piazze cittadine (Rosa da
    Viterbo), alle appassionate discussioni
    anti-ereticali (Chiara da Motefalco) alla
    risoluzione pacifica delle lotte tra le fazioni
    cittadine (Umiliana deCerchi, Margherita da
    Cortona), dalla liberazione della propria città
    dal pericolo di uninvasione (santa Chiara) alla
    corrispondenza con le più alte autorità
    dellepoca, tra cui il papa, limperatore e i re
    (santa Caterina da Siena). Nel complesso, le
    sante del Basso Medioevo si adoperarono per
    costituirsi un prestigio incisivo, basato su un
    potere mistico e carismatico.
  • A.Vauchez, Esperienze religiose nel Medioevo,
    Roma 2003, p. 107.

23
la profezia
  • Elena Enselmini viveva in quello stesso luogo
    dellArcella presso Padova, dove aveva
    soggiornato Antonio da Lisbona. Colpita, quando
    ancora era molto giovane, da una malattia che la
    portò vicina alla morte e la lasciò senza più
    luso della parola, non fu però abbandonata dalle
    consorelle, che escogitarono un sistema per
    comunicare con lei ripetevano lalfabeto sino a
    quando, con un gesto, Elena poteva indicare la
    lettera che intendeva pronunziare. Così, poco a
    poco, lettera per lettera, parola per parola, le
    consorelle poterono comprendere e poi far memoria
    delle rivelazioni che Dio trasmetteva loro
    attraverso la consorella malata.

24
gesti profetici
  • Sperandia da Cingoli, durante una visione, ode
    una voce che le dice Quod vidisti, ostende
    aliis. Subito dopo Sperandea fece fare una
    croce rossa, e comprò una colomba bianca ed andò
    per la città con dei bambini. In una mano portava
    la croce e nellaltra la colomba, dicendo Lode a
    Dio. E fece ciò a Pentecoste, avendo raccolto i
    bambini che dicevano E così

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  • Rosa da Viterbo andava per la città di Viterbo
    assiduamente, con la croce in mano e lodando il
    nome del Signore nostro Gesù Cristo e la
    beatissima Vergine Maria.
  • Viterbo era al centro del confronto tra il papa
    e limperatore, e per questo colpita da
    interdetto. Ed infatti, la Vita aggiunge subito
    dopo che un certo uomo, che era allora a capo
    della città di Viterbo per conto dellimperatore
    Federico, pregato da alcuni eretici, che allora
    vivevano pubblicamente in città, fece chiamare la
    madre della beata vergine Rosa e le ordinò che
    entro il giorno seguente se ne andasse dalla
    predetta città con tutta la sua famiglia, pena la
    vita e la perdita di tutti i beni

26
  • Chiara da Rimini. Certa povera donna cercava
    elimosine per la terra et suo marito era in
    prigione. Et non possendo ella tanti dinari
    trovare che a la Comunità satisfessero, se doveva
    al marito tagliare una mano. Alhora la serva de
    Dio, mossa da fervente charità, andò a la piaza
    del Comuno con freza et velocità. Et montata
    sopra una gran pietra, comenzò chiamare si
    alchuno la volesse comprare, per recomprare uno
    mano che se haveva a tagliare la qual cosa
    divulgata fo per la terra et li signori Malatesti
    intesero la cosa, quanto haveva facto una
    donnicella. Mandorno per lei et li dixero A te
    se fa la gratia. Et così libero uscì el prigione
    senza alchuno impedimento.

27
la preghiera
  • La monaca compie unazione indispensabile
    interviene presso il suo sposo, Cristo, per tutti
    quei problemi che la presenza del monachesimo
    nella storia rende impellenti. La sua preghiera
    diventa, in tal modo, azione unazione che va
    ben oltre le mura del monastero, divenendo un
    fattore su cui contare. Eppure questo servizio
    non viene sempre e da tutti apprezzato perché
    richiede un controvalore che impegna la cura
    pastorale o lamministrazione dei sacramenti
  • E. Pasztor, Donne e sante. Studi sulla
    religiosità femminile nel Medio Evo, Roma 2000,
    p. 45

28
  • Umilina de Cerchi. Alio quodam tempore,
    antequam Guelfi recederent de Florentia, cum
    occasione cuiusdam discordiae partium in pluribus
    locis esset praelium. Et ignis comburebat
    civitatem in aliquibus terrae partibus, et
    machinae projiciebant lapides fortiter in
    turribus consitutae... Allora sarebbe apparso ad
    Umiliana il diavolo e le avrebbe detto "Surge
    Humiliana, ut videas quae fiunt ecce tota
    civitas destruitur et igne consumitur et ignis
    tuae domui appropinquabit". Ma Umiliana, vedendo
    che il suo corpo voleva quasi consentire alla
    tentazione, disse Frater corpus, sit vis talia
    conspicere, vade et vide, sed animam tecum
    protervus non adduces

29
gesti di pace
  • Una volta nella Marche, in occasione delle
    contese delle parti nella città di Recanati
    vennero uccisi alcuni dei maggiori di quella
    terra e le mogli degli uccisi non volevano
    perdonare. Molti religiosi e vescovi volevano
    mettere pace ma non poterono. Ed essa Sperandia
    andò da una di loro e le disse di perdonare loro,
    ma quella disprezzò le sue parole, e lei le
    disse Vedrai cose nuove. La notte seguente
    quella dama vide in visione in cielo una che
    aveva ingiustamente? delle mele doro e
    sembrava che essa gliele desse. Venuto il giorno
    venne da lei e disse voglio fare quel che tu
    vuoi che io faccia. E lei le disse Voglio che
    tu vada dai frati minori e che faccia penitenza e
    prenda il Corpo di Cristo e perdoni a tutti E
    fece così, ed anche altre fecero lo stesso.

30
  • Margherita da Cortona. Margherita rispose
    Signore, non si frapponga loscura nube dei miei
    peccati tra te e la preghiera che io ho innalzato
    a te per loro . E il Signore a lei Proclama
    parole di pace, invita i Cortonesi alla pace,
    perché nessuna nube dei tuoi difetti sarà di
    impedimento alla loro pace io tuo Redentore ho
    posto te, nel deserto di questo mondo, simile a
    una voce che grida alto, e a una tromba che come
    suonò contro di me nella tua vita secolare, così
    ora, convertita a penitenza, grida perché i
    peccatori imparino che io sono pieno di
    misericordia. Tu sei stata costituita tromba
    della pietà e della mia fruttuosa misericordia
    come appare evidente in tutti coloro che sono
    saliti alla vetta della virtù abbandonando,
    grazie a te, i loro vizi. Le grazia che ti ho
    elargito non le ho date soltanto a te ma a tutte
    le anime verso le quali sono pronto a concedere
    misericordia. Mai, da quando il mondo fu redento,
    ebbe bisogno di tanta misericordia quanto ora,
    perché non cessa di accumulare peccati su
    peccati. Non volendo dunque perdere le anime che
    ho comprato a così grande prezzo e per le quali
    ho compiuto le mie opere, ho fatto di te una
    nuova tromba.

31
i miracoli
  • Sora Francesca de messere Capitaneo da Col de
    Mezzo, nona testimone al Processo di
    canonizzazione di Chiara dAssisi, disse che
    Chiara comandò che la mattina per tempo
    venissero a lei e così le Sore come lo' era
    stato comandato, vennero la mattina per tempo
    denanti a lei. Et essendo venute, la preditta
    madonna se fece portare de la cenere, e puse giù
    tutti li panni del capo suo, e così fece fare a
    tutte le altre Sore. E poi prendendo la cenere,
    ne puse prima sopra lo capo suo, in grande
    quantitade, che se lo aveva fatto tondire
    novamente e poi ne puse sopra li capi de tutte
    le Sore. E fatto questo, comandò che tutte
    andassero alla orazione nella cappella et in
    tale modo fu fatto, che nel sequente dì, la
    mattina, se partì quello esercito, essendo rotto
    e sconquassato.
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