Title: La distillazione
1La distillazione
- È un processo di separazione chimico-fisico in
cui due o più liquidi, miscibili o non miscibili
vengono fatti passare tramite ebollizione dallo
stato liquido allo stato di vapore. La
vaporizzazione parziale della miscela produce dei
vapori che una volta separati e condensati danno
una nuova miscela liquida (distillato)
generalmente a composizione diversa di quella
della miscela iniziale, con un aumento della
concentrazione del componente più volatile (a più
bassa temperatura di ebollizione). (Regola di
Konovaloff)
2Lequilibrio liquido - vapore
- Ogni liquido puro ad ogni temperatura instaura un
equilibrio dinamico tra le particelle in fase
liquida ed in fase vapore. In un recipiente
qualsiasi levaporazione arriva allequilibrio
quando la pressione parziale del vapore è pari ad
un valore chiamato
Tensione di Vapore (P) che dipende dalla
temperatura. La quantità di vapore dipende dalle
dimensioni del recipiente, ma non la Tensione di
vapore che dipende SOLO dalla temperatura. Quando
la tensione di vapore, che aumenta in maniera
esponenziale con laumento di temperatura,
raggiunge la pressione atmosferica, il liquido è
allebollizione. Ne consegue che per un liquido
esistono diverse temperature di ebollizione in
funzione della pressione a cui il liquido è
soggetto. Più la temperatura di ebollizione è
bassa, maggiore è la volatilità del liquido
3Lequazione di Clapeyron
- È la relazione matematica che lega la tensione di
vapore di un liquido alla temperatura assoluta
tramite il valore del calore latente di
vaporizzazione
Dallequazione è possibile ricavare qualsiasi
tensione di vapore (es P2 alla temperatura T2)
noti che siano il calore latente e il punto di
ebollizione normale del liquido. (alla Te P
Pressione) Infatti il punto di ebollizione
normale è la temperatura alla quale il liquido
bolle ad una atmosfera, cioè la temperatura T1
alla quale P1 vale 1 atmosfera. È inoltre
possibile trovare la T di ebollizione ad una
nuova pressione inserendo il dato in tensione di
vapore e ricavando il dato in temperatura
4Il grafico della tensione di vapore
- Il grafico della curva della tensione di vapore
ricavato dallequazione di Clapeyron fornisce
almeno due importanti informazioni - 1) in corrispondenza di ogni temperatura (da T1,
T2,T3) è possibile ricavare sulla curva la
corrispondente tensione di vapore P1, P2, P3
(linee blu) - 2) In corrispondenza ad una certa pressione
atmosferica ? imposta sulla superficie del
liquido, si ricava la temperatura di ebollizione
del liquido a quella pressione. (linee rosse)
5Tensioni di vapore di diversi liquidi
Vedi foglio Excel
6Le costanti dellequazione di Clapeyron
- È possibile ricavare le costanti dellequazione
di Clapeyron se si conoscono le tensioni di
vapore del liquido a diverse temperature, o dal
punto di vista sperimentale, determinando i punti
di ebollizione a pressioni imposte note (in
condizione di ebollizione la tensione di vapore è
pari alla pressione imposta al sistema).
Lequazione di Clapeyron può essere trasformata
in LnP2-LnP1??/RT1- ?/RT2. - Se consideriamo come incognite P2 e T2 e termini
noti LnP1e ??/RT1, ponendo y LnP2 e x1/T2
otteniamo lequazione di una retta - Y ab (?/R)X in cui inserire punti
sperimentali Y (Ln P) e X (1/Teb) per ricavare
?/R
Vedi foglio Excel
7Calcolo con Excel per ricavare ?/R
- I valori ricavati sono compatibili con i dati
tabulati
8Miscele di liquidi solubili
- Quando due liquidi solubili tra loro sono
miscelati formando una soluzione, ciascuno di
essi tende ad evaporare, anche a temperature
inferiori allebollizione, ma la pressione
parziale dei vapori in equilibrio con il liquido
di ciascun componente dipende non solo da ogni
singola tensione di vapore (e quindi dalla
temperatura) ma anche dalla composizione della
miscela. In particolare, la pressione parziale o
tensione parziale di vapore di ciascun liquido
dipende anche dalla FRAZIONE MOLARE di ciascuno
dei componenti della miscela. Lequazione che, ad
ogni temperatura, lega la pressione parziale di
un componente in fase vapore alla composizione in
fase liquida è la - LEGGE DI RAOULT.
9Le frazioni molari in fase liquida
- In questo contesto definiremo le frazioni molari
in fase liquida per ogni componente la miscela
XA, XB, XC. e le frazioni molari in fase gassosa
YA, YB, YC - La frazione molare è definita come
- XA moli componente A /moli totali miscela
- Si verifica che XA XB XC. 1
- Per una miscela a due soli componenti
XB1-XAes. 12 moli di A e 8 moli di B Xa
12/(128) 0.60 e Xb 8/(128) 0.40
10La Legge di RAOULT
- Supponiamo che A e B siano le due sostanze
liquide solubili e miscelati fra di loro. - Per definizione la Frazione molare di A in fase
liquida la denominiamo XA e la tensione parziale
di vapore o pressione parziale in fase vapore del
componente A la definiamo pA - pA PA XA e pB PB XB
- Siccome ad ogni temperatura esiste una PA ed una
PB, per ogni temperatura e le pressioni parziali
dipendono linearmente dalle concentrazioni
espresse come frazioni molari (almeno per le
miscele ideali senza interazioni)
11Diagramma di Raoult liq. Ideali
- Nei diagrammi delle miscele a due componenti,
ogni punto dellasse delle ascisse riporta
contemporaneamente la frazione molare di A e di
B, la cui somma punto per punto vale 1. - Lasse delle ordinate rappresenta la tensione di
vapore di ciascun liquido (ad una ben precisa
temperatura T costante) che va variando con
continuità dal valore più basso (liquido meno
volatile) al valore più alto (liquido più
volatile)
12Diagramma di ebollizione di miscele IDEALI
- Lobiettivo che ci si pone nella distillazione è
di conoscere, per ogni miscela di determinata
composizione, quale sarà il suo punto di
ebollizione e quale sarà la composizione dei
vapori in equilibrio con il liquido
allebollizione ad una certa pressione. - Per conoscere questi dati è necessario avere a
disposizione i dati di tensione di vapore di
ciascuno dei liquidi puri alle varie temperature,
(ricavabili dallequazione di Clapeyron) e una
relazione matematica che leghi le tensioni di
vapore alle composizioni in fase liquida ed in
fase vapore. La soluzione matematica diretta per
risalire dalla composizione alla temperatura di
ebollizione è abbastanza complessa. Il problema
viene aggirato invertendo i termini del problema
- Data temperatura di ebollizione e pressione
totale del sistema allebollizione e si ricava la
composizione di fase liquida e del vapore in
equilibrio fra di loro e le si pongono in un
opportuno diagramma (diagramma lenticolare)
13Il diagramma lenticolare o di ebollizione
È un diagramma a pressione costante in cui a
ciascun estremo corrisponde un componente puro e
lascissa è una frazione molare che può essere
sia in fase liquida che in fase vapore
- Il diagramma lenticolare riporta in ordinata le
temperature di ebollizione, e in ascissa le
frazioni molari dei componenti della miscela. In
corrispondenza di ciascun asse di temperatura,
corrisponde in ascissa la frazione molare X 1.
Le frazioni molari del componente sono 0
allaltro asse
14Metodo per il calcolo delle composizioni di
equilibrio
- Si sceglie la pressione totale ? a cui è
sottoposto il sistema in ebollizione in queste
condizioni il liquido bolle quando la somma delle
pressioni parziali di vapore dei due componenti,
ricavabili dalla legge di Raoult, è pari a questo
valore ? - Si sceglie una temperatura di ebollizione, che
per le miscele ideali deve essere un valore
intermedio tra la temperatura di ebollizione più
bassa (del componente più volatile ) e la
temperatura di ebollizione più alta (componente
meno volatile). - Si ricavano a questa temperatura, o tramite
lequazione di Clapeyron o tramite i diagrammi di
tensione di vapore, le tensioni di vapore dei
liquidi puri PA e P B a quella temperatura - Si ricavano attraverso formule opportune le
frazioni molari XA e YA a quella temperatura e si
inseriscono i valori nel Diagramma Lenticolare,
ripetendo la procedura per diverse temperature
15Le frazioni molari in fase vapore
- Poniamo di avere una miscela di nA moli di A e di
nB moli di B in fase gassosa ad una certa
pressione P in un recipiente di volume V - Le Frazioni molari in fase gassosa (che chiamiamo
Y per distinguerle da X, frazioni molari in fase
liquida) è per definizione YA nA/(nAnB) e YB
nB/(nAnB) - La pressione parziale di A è pA nART/V ? nA
pA V/RTLa pressione parziale di B è pB
nBRT/V ? nB pB V/RT La pressione totale è
? (nAnB)RT/V ? nAnB ? V/RT
pA ? YA pB ? YB
16Le formule per la composizione di equilibrio
liquido-vapore allebollizione
- Ad una certa pressione ? esiste una miscela di
composizione XA (espressa come frazione molare
del componente A) che bolle ad una certa
temperatura. A quella temperatura A ha una
tensione di vapore PA e B ha una tensione di
vapore PB - Significa che pA(PAXA) pB(PBXB) ?
- Per un sistema a due soli componenti XB1-XA
- ? PAXA PBXB PAXA PB(1-XA) trasformata
? PAXA PB - PBXA che raccolto XA e
Esplicitata rispetto a XA - XA (? - PB )/(PA-PB)
- Per le leggi dei gas pA ?YA? YA PAXA / ?
17La costruzione del diagramma lenticolare
- Disponendo dellequazione di Clapeyron o dai
diagrammi di tensione di vapore, fissata la
pressione e quindi i limiti di temperatura, si
scelgono diversi valori di T intermedi, si
ricavano le tensioni di vapore dei liquidi puri e
le si inseriscono nelle formule XA (? - PB
)/(PA-PB) e YA PAXA / ? - Si diagrammano i valori delle frazioni molari
alla temperatura scelta
(? - PB ) XA ------------
(PA-PB)
PAXA YA -------- ?
18Linterpretazione del diagramma lenticolare 1
Se si fa bollire una miscela di Xa0.2 (Xb0.8)
dalla composizione di partenza del liquido si
arriva alla curva di bolla
Vapore
È la temperatura alla quale la miscela inizia a
bollire..
LV
Liquido
e liberare i primi vapori di composizione Y che
condensati danno il primo distillato a
composizione più ricca nel componente più volatile
Primo vapore Primo distillato Y
- Lasse delle ascisse riporta la frazione molare
sia dei liquidi che dei vapori
19Linterpretazione del diagramma lenticolare 2
Se si riscalda il liquido di partenza XL senza
separare i vapori, la miscela liquida in caldaia
diminuisce trasformandosi in residuo W,
diminuendo la propria X del più volatile, mentre
si forma sempre più vapore. Se arrivati ad una
certa temperatura si separa il vapore V1 e lo si
condensa totalmente, si ottiene un distillato D
di composizione XD e un residuo W di composizione
XW .Il segmento XL-XD è proporzionale al liquido
residuo in caldaia (W) mentre il segmento XW-XL è
proporzionale al vapore V e quindi al distillato
D che si ottiene (Regola della Leva)
Vapore
D
W
V1
LV
Liquido
XW
XD
XL
20Linterpretazione del diagramma lenticolare 3
Se si fa condensare un vapore Ya0.8 (Yb0.2)
dalla composizione di partenza si arriva alla
curva di rugiada
Vapore
LV
Il vapore condensa alla temperatura indicata..
e condensa il primo liquido a composizione
maggiore nel componente meno volatile
Liquido
- Lasse delle ascisse riporta la frazione molare
sia dei liquidi che dei vapori
21La distillazione semplice (o differenziale)
Avviene quando dalla miscela allebollizione
vengono allontanati e condensati continuamente i
primi vapori liberati fornendo un distillato la
cui composizione varia nel tempo in cui si
conduce la distillazione stessa. Partiamo dal
liquido L1..
La miscela L1 bolle..
Libera il vapore V1 che viene allontanato e dà il
primo distillato D1
Vapore
B
La miscela in caldaia si arricchisce in
componente B fino a L2 che bolle a T più alta ..
V3
V2
V1
A
E libera i vapori V2 che danno un distillato D2
Liquido
E così via
La miscela in caldaia si arricchisce nel
componente meno volatile mentre le gocce di
distillato inizialmente molto ricche in A vanno
via via arrichendosi anche in B
L1
L2
L3
D1
D2
D3
22Distillazione differenziale con separazione delle
frazioni
- partendo da una miscela ad una certa
composizione, si ottiene in un unico passaggio
una serie di distillati costituiti da miscele più
ricche nel componente più volatile e nel residuo
quasi tutto il resto del meno volatile quasi del
tutto puro - La distillazione avviene in una caldaia
(serbatoio) riscaldato da un serpentino in cui
scorre vapore. Il serbatoio con il liquido da
distillare viene portato alla temperatura di
ebollizione (inizialmente più bassa a causa della
presenza del componente più volatile) e la
distillazione prosegue fino ad una temperatura
predefinita (più alta). Il vapore viene
allontanato e si ottiene una prima frazione. Il
distillato contiene quasi completamente il
componente più volatile. Il residuo viene
ulteriormente ridistillato ottenendo una seconda
frazione distillata a concentrazione diversa.
Proseguendo ulteriormente si raccolgono diversi
distillati D1 D2 D3 e il residuo W contiene il
componente meno volatile quasi puro alla
composizione Xw
23Diagramma di Raoult liq. non ideali
- In questo caso il diagramma di Raoult presenta
delle deviazioni dalla linearità, e quindi
esisteranno delle miscele che presentano una
tensione di vapore più alta di tutte le altre o
più bassa di tutte le altre. In queste situazioni
vengono a crearsi le miscele azeotropiche di
massimo di temperatura di ebollizione
corrispondente al minimo di tensione di vapore,
oppure di minimo di temperatura di ebollizione
corrispondenti al massimo di tensione di vapore