Title: Presentazione di PowerPoint
1Business Continuity Management
Alcune riflessioni alla luce della normativa,
della metodologia ABI e delle best practice
Ing. Anthony Cecil Wright Presidente
ANSSAIF Responsabile progetto di Business
Continuity Banca Nazionale del Lavoro
Roma, 16 giugno 2005
2Premessa
- Obiettivo di questa relazione è quello di
proporre alcune considerazioni relativamente alla
gestione della Business Continuity. - Infatti, mentre i progetti, richiesti dalla
recente normativa di Banca dItalia, stanno
procedendo nella redazione dei piani operativi
per la mitigazione dei rischi, bisogna realizzare
la struttura di Business Continuity Management
che deve anche aggiornare le analisi dimpatto
in caso contrario, si rischia che a fine progetto
(2006) i piani redatti non tengano conto dei
mutamenti nel frattempo intervenuti, sia in
termini di scenari e rischi, sia di processi
critici. - Assume quindi particolare attenzione il
posizionamento organizzativo del Business
Continuity Manager, soprattutto per le
interrelazioni con la Sicurezza (ICT e fisica) ed
il rischio operativo. - Nel fare ciò, ho ritenuto opportuno trarre anche
degli spunti per accennare ad alcune tipiche
problematiche che sorgono nel corso del progetto.
- Prima, però, concedetemi due parole su ANSSAIF.
3Premessa - ANSSAIF
- Lo Statuto - Art. 1
- È costituita lassociazione senza fini di lucro
Associazione Nazionale Specialisti Sicurezza in
Aziende di Intermediazione Finanziaria
(ANSSAIF), () avente come scopo - la partecipazione alla maturazione, in tutte le
sedi opportune, anche universitarie, della
consapevolezza dei problemi connessi alla
necessaria protezione dei beni informatici, dei
dati e delle informazioni, per garantirne la
riservatezza, lintegrità e la disponibilità - la promozione di studi e ricerche nel campo della
sicurezza ICT, curando altresì di individuare
processi e momenti di integrazione della
sicurezza logica e di quella fisica - la conservazione del patrimonio di esperienze
professionali degli specialisti di sicurezza del
settore, anche al termine della loro attività
lavorativa.
4Premessa - ANSSAIF
- Soci dellAssociazione sono esperti di sicurezza
ICT operanti, o che hanno operato per un congruo
periodo, in aziende di intermediazione
finanziaria. - Attualmente i soci appartengono a 14 tra le
maggiori banche o gruppi bancari. - Soci sponsor possono essere tutte le aziende o
Enti che sono interessati ad avere informazioni e
studi sui sistemi di sicurezza. - Alla data, fra i soci sostenitori annoveriamo
lASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA, CLUSIT, ICAA,
BMC, ET, EDS, KPMG, IBM, SYMANTEC, SIEMENS
INFORMATICA, ERNSTYOUNG, ONESIS, CM Sistemi,
5Premessa
- Nella mia relazione, faccio riferimento ai
seguenti documenti - Normativa della Banca dItalia (15 luglio 2004)
- Metodologia ABI (settembre 2004)
- British Bankers Association A Guide to
Business Continuity Management - Financial Services Authority A Survey on best
practices.
6Premessa
- Siccome non tutti i presenti potrebbero conoscere
la normativa in vigore, faccio una breve
ricapitolazione delle istruzioni di Vigilanza
sulla continuità operativa.
7Cosa prevede la Vigilanza
- Avvertenza
- Trattasi di una sintesi da me personalmente
redatta.
8La normativa
Banca dItalia si è posta lobiettivo di far sì
che siano intraprese tutte le iniziative volte a
ridurre a un livello ritenuto accettabile i
danni conseguenti a incidenti settoriali e
catastrofi estese che colpiscono direttamente o
indirettamente lazienda oppure sue controparti
rilevanti.
Ha quindi chiesto agli operatori di sistema e
agli intermediari di predisporre un piano di
continuità operativa entro il 2006.
Scadenza intermedia Le banche appartenenti a
gruppi bancari con un attivo consolidato
superiore a 5 mld.euro devono entro il 30.6.2005
presentare il progetto per la realizzazione del
piano di continuità operativa.
9La normativa
- Quali scenari vanno presi in esame?
- Distruzione o inaccessibilità di strutture nelle
quali sono - allocate unità operative o apparecchiature
critiche - Indisponibilità di personale essenziale per il
funzionamento - dellazienda
- Interruzione del funzionamento delle
infrastrutture - Alterazione dei dati o indisponibilità dei
sistemi a seguito di - attacchi perpetrati dallesterno attraverso le
reti telematiche - Danneggiamenti gravi provocati da dipendenti.
10Il piano di continuità operativa
Il piano di continuità operativa, da realizzare
entro il 2006 è il documento che formalizza i
principi, fissa gli obiettivi e descrive le
procedure per la gestione della continuità
operativa dei processi aziendali critici.
11Il piano di continuità operativa
- Il piano di continuità operativa
- Documenta
- Le modalità per la dichiarazione di emergenza
- Lorganizzazione e le procedure da seguire in
situazione di crisi - Liter per la ripresa della normale operatività.
- Stabilisce
- Il tempo massimo accettabile di ripartenza di
sistemi e - processi critici
- Le regole di conservazione dei documenti
importanti - Modalità e frequenza di generazione delle copie
degli archivi - di produzione
- Le modalità per il ripristino presso i sistemi
secondari - Le modalità di comunicazione con la clientela, le
controparti - rilevanti ed i media.
12Il piano di continuità operativa
- Il piano di continuità operativa
- Individua
- Il personale essenziale per assicurare la
continuità - Le località / siti da raggiungere
- Le attività da porre in essere in caso di
emergenza.
13La normativa cosa richiede per giugno 2005
- Per la nota scadenza di giugno si richiede di
- Analizzare tutti i processi aziendali
- Individuare i processi critici mediante
- Identificazione del livello di rischio tenendo
conto sia dei para- - metri caratteristici della struttura
organizzativa e della operatività - Aziendale, sia dei rischi operativi, di mercato,
liquidità,ecc. - Valutazione delle conseguenze di una interruzione
del processo - sotto i diversi profili (economico,
reputazionale, ecc.)
14La normativa cosa richiede per giugno 2005
- E per ogni processo critico
- Individuare il responsabile,le procedure
informatiche di - supporto,il personale addetto, le strutture
logistiche - interessate,le infrastrutture tecnologiche, di
comunicazione - Definire il tempo massimo accettabile di
interruzione - Definire i presidi organizzativi e le misure di
emergenza - commisurate ai rischi
15La normativa
- Individuare misure preventive, di emergenza e di
ripristino, - Valutare le soluzioni di continuità ipotizzate,
sotto il profilo - dei costi, investimenti, tempi e risorse
previsti per la - realizzazione
- Documentare le soluzioni
- Ottenere lapprovazione del Vertice Aziendale
- Inviare le decisioni assunte alla Vigilanza.
16Business Continuity Management process
metodologia ABI
- Di seguito è schematizzata la metodologia
KPMG-NNI per la definizione e realizzazione di
una strategia di continuità - Le attività dalla 0 alla 3 sono attività
progettuali necessarie allo sviluppo della
strategia di continuità con scadenze diverse 0-2
entro il 30/6/2005 e la 3 entro il 2006.
Lattività 4 è una attività continuativa nel
tempo a carico delle strutture della Banca che
consiste nel mantenimento e aggiornamento della
strategia e delle soluzioni di continuità adottate
Fasi progettuali da svolgere una tantum
Attività continuative a carico delle strutture
della Banca
Slide tratta da una presentazione KPMG NNI.
17Business Continuity Management process
metodologia ABI
Le attività attualmente in corso
05-06 X-----------------------------------X-----
---------X
Slide tratta da una presentazione KPMG NNI.
18Il Business Continuity Manager (BCMgr)
La normativa
- LAlta Direzione nomina il responsabile del piano
di emergenza () - Il CdA stabilisce gli obiettivi e le strategie
di continuità del servizio, assicura risorse
umane, tecnologiche e finanziarie adeguate ()
domande - Il budget per il BCM è annegato nei budget
delle diverse Funzioni Aziendali, o cè uno
specifico budget di cui risponde il BCMgr? - Dalla normativa si evince che il CdA deve
approvare la struttura ed il posizionamento
organizzativo del BCM ed assegnare uno specifico
budget. - La responsabilità dello sviluppo, della
manutenzione e delle verifiche del piano di
emergenza è affidata dallAlta Direzione a un
esponente aziendale con posizione
gerarchico-funzionale adeguata () - Questa frase conferma che il BCMgr è una figura
di rilievo nellambito dellAzienda - Le unità operative coinvolte nei processi critici
individuano i responsabili di settore del piano
di emergenza. Essi coordinano, per gli aspetti di
competenza, i lavori per la definizione del
piano, per lattuazione delle misure previste
nello stesso e per la conduzione delle verifiche. - Ogni U.O. ed ogni Società controllata ha un BCMgr.
19Business Continuity Management il BCMgr
- Nulla si dice riguardo al posizionamento del
BCMgr (struttura di governance? line? Staff
al DG?), ovvero, se trattasi di una funzione di
indirizzo od operativa. - Vediamo allora cosa affermano altri autorevoli
Enti.
20Business Continuity Management la BBA
- a dedicated team and adequate resources to
- manage the project
- Challenge and guide the business
- Report to the Steering Committee and other
stakeholders () - Si parla di una struttura aziendale a ciò
dedicata. - Appointed individuals in each business function
to - Provide data
- Analyze requirements
- Help develop the strategy for their function ()
- Anche la BBA mette laccento sulle responsabilità
delle U.O. nel BCM - appointed individuals from critical resource
areas such as Facilities, HR and IT Operations,
Telecommunications and Desktop support, as part
of the project team to develop, implement and
test the recovery solutions. - Appare limitativo. Si parla di team di
progetto e a regime?
21Business Continuity Management la FSA
- clear accountability
- senior management sponsorship
- day to day BCM responsibility of a dedicated
function - staff involved in BCM are set clear objectives
and key performance indicators - separate BCM budgets are allocated to the BCM
function and the DR team within it - Anche la FSA parla di una struttura aziendale
dedicata alla BCM. - Al personale addetto sono assegnati obiettivi e
KPI. - Ogni BCMgr ha il suo budget
- Il budget di Disaster Recovery è incluso in
quello di BCM. - A differenza della normativa italiana, si
introduce uno sponsor ad alto livello (forse
proprio perché non è stata prevista la nomina del
BCMgr da parte del Vertice Aziendale).
22Business Continuity Management il BCMgr
- Rimangono ancora aperte le domande che ci eravamo
posti. - Proviamo allora a cercare una risposta andando ad
esaminare le attività nelle quali è impegnato, a
regime, il BCMgr, su quali fonti informative si
basa per rispondere adeguatamente alla sua
mission e, quindi, le corrispondenti funzioni
aziendali. - Non ultimo, si devono analizzare le
interrelazioni con il Crisis Manager. - A seguito di queste analisi probabilmente siamo
in grado di rispondere alle domande che ci siamo
posti.
23Business Continuity Management le attività
- Documentazione dei processi e procedure per i
team per rispondere prontamente ad un incidente - Modifica alle procedure degli utenti per
migliorare la qualità della risposta dellazienda
in caso di disastro - Modifiche allICT necessarie per supportare le
strategie di recovery stabilite - Modifiche alle applicazioni IT per agevolare la
migrazione in unaltra installazione e per
assicurare unoperatività degradata - Scelta di nuovo hardware e software per
supportare l'infrastruttura di recovery - Incremento delle protezioni fisiche e degli
apparati di continuità (UPS, generatori, ecc.) - Scelta di un sito alternativo, in house o in
sourcing - Test dei piani e delle infrastrutture di
recovery, - Aggiornamento dei piani
- Formazione del personale coinvolto nel
BCPlanning - Comunicazione al Vertice sulle risultanze dei
test dei piani di emergenza e formulazione
proposta di budget.
24Fonti Informative
- La normativa prevede
- le banche aggiornino la valutazione dei rischi
operativi, adeguino le strategie in tema di
sicurezza e rafforzino i presidi di emergenza in
modo da garantire adeguati livelli di continuità
operativa. - La continuità operativa
- la gestione della continuità operativa
comprende tutte le iniziative volte a ridurre ad
un livello ritenuto accettabile i danni
conseguenti a incidenti e catastrofi che
colpiscono direttamente o indirettamente
unazienda. - Danni
- Probabilità x vulnerabilità x impatto economico
25Fonti informative
- Probabilità
- Eventi rari / rarissimi chi fornisce il dato?
- Il Risk management? Ha le perdite attese (loss
collection archivio ABI ecc.). E quelle
inattese? LORM deve dare linformazione. - Linformation sharing fra banche può essere una
fonte da non trascurare. - ANSSAIF ha un team dedicato ed unapposita
sezione sul sito. - Vulnerabilità
- Lunico modo è eseguire periodicamente lanalisi
del rischio. - Il rapporto CIPA sul rischio informatico
costituisce una base di riferimento. - Impatto economico
- Questo dato è fornito dalla Business Impact
Analysis.
26Business Continuity Management il BCMgr
- Il BCMgr garantisce adeguati livelli di
continuità operativa. - Lo sforzo che deve fare lazienda è più sulla
prevenzione che sulla gestione dellemergenza
(ridurre le probabilità di accadimento),
specialmente quando si tratta di attacchi
dallinterno o dallesterno, anche attraverso
reti telematiche (cfr.normativa). - IL BCMgr necessita di informazioni e competenze
fondamentalmente presenti in strutture di linea
(Operations), fatta eccezione per le risorse
umane e i rischi. - Riflessione il BCMgr non può essere responsabile
di tutto, ma neanche limitarsi a verificare che
tutto venga espletato al meglio! - Allora, forse è legittima la domanda è da
escludere la sua collocazione in una struttura di
linea, nella quale si presidiano i processi e le
risorse?
27Business Continuity Management il BCMgr
- BCMgr e Crisis Manager.
- Innanzitutto dobbiamo chiarire con Crisis
Manager, chi si vuole indicare? Un alto dirigente
della banca, in grado di prendere decisioni in
modo autonomo, avendo anche dei poteri di spesa
per il ruolo ricoperto? Oppure, è una figura
prettamente operativa, che è sul luogo del
disastro finché non è tutto risolto, e che
riporta ad un Comitato ristretto di elevato
livello? - il BCM predispone e prova il piano di emergenza.
Il Crisis Manager interviene solo quando cè la
crisi? Ed attua il piano predisposto da unaltra
funzione? - BCMgr e CM sono due figure operative,
decisionisti, esperti conoscitori delle
problematiche in gioco (umane innanzitutto, ma
anche organizzative e tecnologiche). - Quindi? Non si tratta della stessa persona?
28Il BCMgr conclusioni
- Il BCMgr è nominato dallAlta Direzione, ha un
budget ed una struttura, approvati dal CdA, che
devono consentirgli di far fronte a quanto
necessario per assicurare allAzienda di ridurre
le conseguenze derivanti dal verificarsi di
incidenti o catastrofi anche estese. - Coordina le attività dei BCM delle Unità
Organizzative e delle Società del Gruppo. - Può avere la responsabilità del Disaster
Recovery il piano di D/R rientra nel Piano di
Emergenza, di cui è responsabile. - Per la sua attività necessita di informazioni
relative a scenari di rischio, probabilità di
accadimento di incidenti e catastrofi,
vulnerabilità degli assets. Esegue periodicamente
una B.I.A. - E allocato in una struttura di linea, qualora
abbia un ruolo di effettiva responsabilità nel
garantire adeguati livelli di continuità o sia
anche Crisis Manager. Ciò anche se sarebbe
preferibile fosse in staff a DG / AD,
possibilmente con responsabilità di Security ICT
e fisica (cfr. ABILab Sicurezza Trasversale).
Altrimenti, è allocato in una struttura di
Governance (Risorse Umane Risk management), se è
cioè responsabile di indirizzare e coordinare
gli interventi di BCM.
29The end
Spero di avervi fornito qualche spunto di
riflessione.
grazie per l'attenzione!