Analisi e Gestione del Rischio - PowerPoint PPT Presentation

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Analisi e Gestione del Rischio

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... vengono simulati scenari con la tecnica Monte Carlo, le posizioni vengono rivalutate in ogni scenario e viene calcolato il percentile empirico delle perdite. – PowerPoint PPT presentation

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Title: Analisi e Gestione del Rischio


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Analisi e Gestione del Rischio
  • Lezione 6
  • Il calcolo del VaR

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Mappa delle esposizioni
  • Azionario
  • Paese
  • Settore
  • Obbligazionario
  • Paese e bucket
  • Emittente (classe di rating) e bucket
  • Rischio di cambio
  • Valore delle posizioni in titoli per valuta

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Variazione percentuale del valore delle posizioni
  • Definiamo, al tempo t, per un certo mercato,
  • Un insieme di scadenze t1,t2,tn
  • Un insieme di cash-flow nominali c1,c2,cn
  • Un insieme di fattori di sconto
    P(t,t1),P(t,t2)P(t,tn)
  • Il valore del portafoglio al tempo t è
  • V(t) c1P(t,t1) c2P(t,t2) cn P(t,tn)
  • Al tempo t, es. la fine della giornata il valore
    è
  • P(t,ti)(1ri) P(t ,ti) per ogni i, cosicché
  • V(t)-V(t) c1r1P(t,t1) c2r2P(t,t2) cnrn
    P(t,tn)

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Calcolo del Value-at-RiskIl problema di fondo
  • Il problema centrale per la costruzione di un
    sistema di misurazione del rischio risiede nella
    determinazione della distribuzione di probabilità
    congiunta delle variazioni percentuali di valore
    r1, r2,rn.
  • Lipotesi più semplice è assumere che essi siano
    generati da una distribuzione normale
    multivariata Lapproccio RiskMetrics è coerente
    con un modello a distribuzione localmente
    normale, coerente con un modello Garch integrato.

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Metodologie VaR
  • VaR parametrico assume distribuzione
    (condizionatamente) normale (modello EWMA) e usa
    i parametri di volatilità e correlazione
  • Simulazione Monte Carlo vengono simulati scenari
    con la tecnica Monte Carlo, le posizioni vengono
    rivalutate in ogni scenario e viene calcolato il
    percentile empirico delle perdite.
  • Simulazione storica vengono simulati scenari
    sulla base dellandamento storico dei mercati e
    viene calcolato il percentile empirico delle
    perdite

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Rischio di modello
  • Oltre al rischio di stima, la volatilità stessa
    del mercato può cambiare nel corso del tempo.
  • Modelli Garch shock che raggiungono il
    rendimento ne modificano la volatilità al periodo
    successivo
  • Modelli a volatilità stocastica la volatilità
    del rendimento è influenzata da shock che possono
    essere correlati con shock che raggiungono il
    rendimento stesso (ma la correlazione non è
    perfetta)

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La volatilità del Mib30
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Modelli Garch(p,q)
  • La distribuzione del rendimento condizionale alla
    volatilità è normale, ma la volatilità varia nel
    tempo con un processo autoregressivo di tipo
    ARMA(p,q). Ad es. il Garch(1,1) è

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Garch ABC
  • In un modello Garch la distribuzione NON
    condizionale dei rendimenti non è normale, ed in
    particolare ha code grasse (fat-tails)
    eventi estremi sono più probabili rispetto alla
    distribuzione normale
  • In un modello Garch la varianza futura è prevista
    ricursivamente dalla formula
  • Il grado di persistenza è dato da ?1 ?1 ? 1

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Un Garch particolare
  • Assumiamo ? 0 e ?1 ?1 1. In questo caso
    abbiamo un Garch integrato (Igarch)
  • i) la volatilità è persistente ogni shock
    rimane per sempre nella storia della volatilità
  • ii) il miglior previsore della volatilità al
    tempo t i è quella al tempo t i 1.
  • iii) la volatilità al tempo t è data da (? ? ?1)

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di nome EWMA
  • Notiamo che lIGarch(1,1) con ? 0 corrisponde a
    un modello in cui la volatilità è calcolata come
    una media mobile a pesi che decadono
    esponenzialmente (EWMA).
  • Il modello, con parametro ? 0.94, è impiegato
    da RiskMetrics per valutare volatilità e
    correlazioni.
  • Il modello corrisponde a una stima di volatilità
    che pesa in maniera decrescente le osservazioni
    più recenti (il parametro usato corrisponde a 75
    osservazioni)

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Stime di volatilità il Mib30
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Ghost feature
  • La modulazione dei pesi nella opzione EWMA
    consente di ridurre il cosiddetto problema della
    ghost feature nei dati
  • Ghost feature uno shock continua a avere effetto
    sulla stima del VaR per tutto il periodo in cui
    resta nel campione, e quando ne esce la stima di
    VaR cambia senza un motivo apparente. Attribuire
    pesi via via decrescenti agli shock attutisce
    questo fenomeno.

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Calcolo del VaR giornaliero
  • Definiamo, al tempo t
  • piciP(t,ti) il valore marking-to-market del
    cash-flow i
  • ri, la variazione percentuale giornaliera del
    fattore di rischio i-esimo
  • Se ri ha distribuzione normale con media ?i e
    volatilità ?i,
  • Prob(ri lt ?i - ?i 2.33) 1
  • Se ?i 0, Prob(ri pi lt - ?i pi 2.33) 1
  • DEaRi ?i pi 2.33 Maximum probable loss (1)

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Una considerazione
  • Il modello RiskMetrics assume (?i 0) e cioè
    che il tasso di crescita dei rendimenti sia pari
    a 0.
  • La scelta non è giustificata, se non come
    approssimazione, sotto il profilo finanziario,
    perché sappiamo che
  • ?i rendimento risk-free premio per il rischio
  • La scelta è giustificata sotto il profilo
    statistico, perché lassunzione ?i 0 consente
    di ridurre il rischio di stima della volatilità.
    Il rendimento giornaliero è estremamente
    difficile da stimare.

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Aggregazione della misura di rischio per
posizioni diverse
  • Una volta calcolato il valore della misura di
    rischio DEaRi per ogni posizione i, per i
    1,2,.n vogliamo ricostruire la misura di rischio
    per aggregati che rappresentino, ad es. i)
    diverse unità di business, ii) diversi mercati.
  • Il calcolo della misura di rischio aggregata
    viene fatta secondo due modalità
  • DEaR (VaR) non diversificato (somma dei DEaRi)
  • DEaR (VaR) diversificato (forma quadratica
    calcolata con la matrice di correlazione C)

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DEaR diversificato
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VaR
  • Passare dalla massima perdita giornaliera DEaR al
    Value-at-Risk richiede la definizione del periodo
    di smobilizzo (unwinding period)
  • La relazione è
  • N.B. La relazione è basata sullassunzione che
  • i) gli shock non siano correlati serialmente
  • ii) la composizione del portafoglio resti
    inalterata nel periodo di smobilizzo

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VaR diversificato e non
  • Il VaR non diversificato, calcolato come somma
    dei VaR di ciascuna posizione, rappresenta
    unassunzione estrema di perfetta correlazione
    tra i rischi
  • Il VaR diversificato tiene conto della
    correlazione parziale tra le posizioni
  • Il rapporto tra VaR diversificato e VaR non
    diversificato rappresenta un indice sintetico di
    diversificazione del portafoglio.

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Esempio
  • Posizione 1 mil. di euro su azionario Italia e
    0.5 mil. di euro su azionario US. Le azioni sul
    mercato US sono denominate in dollari.
  • Esposizione
  • 1 000 000 Euro azionario Italia
  • 500 000 Euro azionario USA
  • 500 000 Euro rischio di tasso US/Euro

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Esempio i dati di mercato
  • Assumiamo che i dati di mercato dei fattori di
    rischio siano i seguenti
  • Volatilità giornaliera del fattore di rischio
  • Rischio azionario Italia (75 punti base)
  • Rischio azionario US (50 punti base)
  • Rischio di cambio (30 punti base)
  • Correlazione rischi
  • Correlazione azionario Italia/US 0.5
  • Correlazione rischio di cambio/rischio azionario
    0 (sia per lazionario Italia che US)

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Esempio risultati
  • Calcoliamo il VaR per ogni esposizione per un
    livello di probabilità del 99 e un tempo di
    smobilizzo di 10 giorni
  • VaR azionario Italia 55 174 (5.52)
  • VaR azionario US 18 391 (3.68)
  • VaR rischio di cambio US 11 035 (2.21)
  • Per tutto il portafoglio otteniamo un VaR non
    diversificato pari a 84 600 Euro (4.23 della
    esposizione) ed un VaR diversificato di 75 740
    Euro (3.79 dellesposizione).

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(No Transcript)
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Validazione del Value-at-Risk
  • Una volta scelta costruito un sistema per il
    calcolo del Value-at-Risk, come se ne testa
    lefficacia?
  • Una possibile strategia è quella di verificare
    quante volte nella storia passata le perdite
    registrate sono risultate superiori alla misura
    VaR calcolata
  • Procedure di validazione (o backtesting)

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Test di Kupiec
  • Un test statistico suggerito da Kupiec è basato
    sullipotesi che gli sforamenti delle perdite
    rispetto al VaR siano indipendenti.
  • Se questo è il caso lestrazione di un numero x
    di sforamenti su un totale di N tentativi, e
    sotto lipotesi che ciascuno di essi si verifichi
    con probabilità ? dovrebbe avere distribuzione
    binomiale

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Likelihood ratio
  • Il test è un rapporto tra la probabilità di
    estrarre x sforamenti dalla distribuzione
    binomiale rispetto alla probabilità teorica.
  • Il test, distribuito come chi-quadro con un grado
    di libertà è

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Esempio
  • Nelle applicazioni tipicamente di prende un anno
    di dati e un intervallo di confidenza dell1
  • Se assumiamo di osservare, ad esempio, 4
    sforamenti in un anno, calcoliamo
  • Poiché il valore del chi-quadro con un grado di
    libertà è 6.6349 lipotesi di accuratezza del VaR
    non è rigettata (il p-value di 0.77 è 38,02)

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Lestensione di Christoffersen
  • Il test di Kupiec è basato sullipotesi di
    sforamenti serialmente indipendenti.
  • Christoffersen ha proposto unestensione che
    tiene conto della dipendenza seriale. Si tratta
    di un test congiunto delle due ipotesi.
  • I dati vengono filtrati ed il test congiunto è
    scritto come
  • LRcc LRun LRind
  • dove LRun è il test non condizionale e LRind è
    quello di indipendenza. Il test congiunto è
    distribuito con 2 gradi di libertà

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VaR parametrico problemi
  • Non linearità dei pay-off. La presenza di opzioni
    introduce un elemento di convessità o concavità
    che non è rappresentabile dal VaR parametrico
  • Non normalità (condizionale) dei rendimenti il
    modello EWMA può non essere sufficiente a tener
    conto della lepto-curtosi dei rendimenti
  • Appropriatezza della misura di VaR per
    rappresentare il rischio di diverse posizioni in
    maniera coerente

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Misure coerenti di rischio
  • Nel 1999 Artzner, Delbaen e Eber e Heath
    affrontarono il seguente problema
  • Che caratteristiche deve avere una misura di
    rischio per essere ben definita?
  • Assiomi di una misura di rischio
  •   Positive homogeneity ?(?X) ??(X)
  •  Translation invariance ?(X ?) ?(X) ?
  •  Subadditivity ?(X1 X2) ? ?(X1) ?(X2)

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Nuove misureexpected shortfall
  • Il Value-at-Risk rappresenta un percentile
    corrispondente ad un livello di probabilità.
  • Critiche
  • Il VaR non fornisce nessuna informazione sulla
    forma della distribuzione nella coda.
  • Il VaR di due business può essere super-additivo
    (unendo due business, il VaR può aumentare
  • In generale, il problema di ottimizzazione di un
    portafoglio con vincolo di VaR è complesso.

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Expected shortfall
  • Lexpected shortfall è la perdita media oltre il
    VaR. In comune con il VaR ha il fatto che è
    riferito alla distribuzione di probabilità delle
    perdite.
  • Consideriamo una posizione X, lexpected
    shortfall è definito come
  • ES E(X X? VaR)
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