Le diseguaglianze sociali negli incidenti domestici e stradali - PowerPoint PPT Presentation

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Le diseguaglianze sociali negli incidenti domestici e stradali

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Title: Diabete e disuguaglianze sociali Author: Servizio di Epidemilogia Last modified by: carlo Created Date: 5/29/2006 10:49:49 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Le diseguaglianze sociali negli incidenti domestici e stradali


1
Le diseguaglianze sociali negli incidenti
domestici e stradali
LAquila, 16 aprile 2007
  • Corso di formazione sulla sorveglianza e
  • la prevenzione degli incidenti
  • domestici e stradali

a cura di Carlo Mamo, Silvia Bellini, Elena
Gelormino
Servizio sovrazonale di Epidemiologia ASL 5
Piemonte Centro di riferimento CCM per lequità
2
  • Struttura della presentazione
  • - definizione di diseguaglianze
  • - meccanismi e modelli di generazione
  • - indicatori per lo studio delle diseguaglianze
  • fattori di diseguaglianze negli incidenti
  • impatto di interventi

3
Contesto costante miglioramento dello stato di
salute generale e dellaspettativa di vita
tuttavia, persistono e si accentuano
diseguaglianze di mortalità e morbosità
basso vs alto livello di istruzione, uomini
RR mortalità generale
(Mackenbach, 2003)
4
Andamento temporale del rischio di morte per
istruzione. Torino. Maschi, età 0-64 anni
RR1.05
RR0.94
RR0.80
agg. per età, area di nascita, tipologia
abitativa e deprivazione del quartiere
5
In Italia si accentuano le diseguaglianze
soprattutto tra le donne
basso vs alto livello di istruzione, donne
RR mortalità generale
(Mackenbach, 2003)
6
Andamento temporale del rischio di morte per
istruzione. Torino. Femmine, età 0-64 anni
RR0.98
RR0.89
RR0.82
agg. per età, area di nascita, tipologia
abitativa e deprivazione del quartiere
7
Speranza di vita a 35 anni per classe sociale
8
Quali fattori spiegano le diseguaglianze di
salute?
risorse capacità
stress
Individuo
Economia Lavoro Coesione sociale Welfare
stili di vita
salute
rischi fisici e sociali legami sociali
Contesto
hazard
servizi di cura
9
Modello di genesi delle diseguaglianze
multi-level and multi-time accumulation (life
course)
10
Ipertensione OR basso vs alto livello di
istruzione
(Dalstra, 2005)
11
Obesità prevalenza per livello di istruzione e
area geografica, uomini
Fonte Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare
12
Obesità prevalenza per livello di istruzione e
area geografica, donne
Fonte Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare
13
Indagine Istat su condizioni di salute e ricorso
ai servizi sanitari, anni 1999-2000, etàgt25 aa
RR bassa vs. alta istruzione, aggiustati per età
14
Geografia della salute in Italia
Indice di salute fisica da SF-12 (da multiscopo
salute Istat). Medie regionali standardizzate
Donne
Uomini
15

Indicatori per studio diseguaglianze geografiche
Dimensione Indicatori Indicatori qualità
Economia e ricchezza reddito pro-capite PIL per occupato concentrazione del reddito
Lavoro tasso di disoccupazione quota di unità di lavoro non regolari
Coesione sociale partecipazione al voto partecipazione a riunioni di associazioni
Welfare spesa per istruzione sanità abbandono scolastico posti in asili nido accesso tempestivo allo screening mammografico
16
Variazioni della mortalità per quartiere a
Torino Tassi (x 10.000 a.p.) standardizzati per
età e genere
1981-1990 134-140 140-145 145-149 149-152 152-159
1991-1999 104-111 111-117 117-122 122-126 126-130
1971-1980 163-172 172-176 176-182 182-189 189-200
17
Indice deprivazione bassa istruzione, case
in affitto, case senza servizi, lavoratori
manuali, disoccupati, single con bambini
Variazioni di deprivazione per quartiere a Torino
1991
1981
1971
Più deprivati
Più vantaggiati
18
Modello di genesi delle diseguaglianze
multi-level and multi-time accumulation (life
course)
19
  • Indicatori individuali di livello sociale
  • ? meccanismi di generazione di svantaggi
  • grado di istruzione ? stili di vita
  • istruzione genitori ? posizione sociale primi
    anni di vita
  • reddito (tipologia abitativa) ? accesso a cure e
    servizi, condizioni
    materiali
  • attività lavorativa ? rischi chimici, fisici
  • fattori psicosociali (posiz. prof.) ? stress
  • classe socio-economica ? stili di vita,
    condizioni, stress, capitale sociale
  • area di nascita / tipo famiglia ? coesione
    sociale

20
Definizione operativa attributi socio-economici
Semplici
Composti
individuale
aggregato di area
individuale
aggregato di area
area di nascita istruzione occupazione
classe sociale tipo famiglia
indice di deprivazione
reddito
21
Mortalità per classe sociale. Uomini. Torino,
1981-2001
22
Mortalità e disabilità da incidenti sono problemi
di salute più diffusi tra i soggetti socialmente
sfavoriti ?
23
Modello concettuale per studiare limpatto dei
fattori sociali sugli incidenti
(Diderichsen Hallqvist, 1998)
24
Diseguaglianze ed incidenti domestici letteratura
25
Rapporti di tassi di ospedalizzazione da
incidenti per indice di deprivazione 0-15 anni.
1992-97. Trent, Inghilterra
RR per Indice di deprivazione RR per Indice di deprivazione RR per Indice di deprivazione RR per Indice di deprivazione RR per Indice di deprivazione
Tipologie di incidenti Quintile meno deprivato 2 quintile 3 quintile 4 quintile Quintile più deprivato
Cadute 1 0.99 (0.93-1.05) 1.14 (1.08-1.20) 1.28 (1.21-1.34) 1.53 (1.46-1.61)
Avvelenamenti 1 1.26 (1.10-1.45) 1.55 (1.36-1.76) 1.92 (1.70-2.17) 2.98 (2.65-3.34)
Scottature e ustioni 1 1.14 (0.87-1.49) 1.63 (1.29-2.07) 2.37 (1.89-2.96) 3.49 (2.81-4.34)
Incidenti come pedoni 1 1.68 (1.30-2.16) 2.03 (1.60-2.57) 2.32 (1.85-2.91) 3.65 (2.94-4.45)
(Hippisley-Cox, 2002)
26
esiste un gradiente socioeconomico nei ricoveri
per incidenti tra i bambini con meno di 15
anni? particolarmente tra i più piccoli
(lt5anni)? le disuguaglianze persistono anche
per differenti stadi di gravità degli incidenti
(Hippisley-Cox, 2002)
27
Associazione tra incidenti domestici e stato
socio-economico. 0-19 anni. 1996. Canada
Livello socioeconomico dellarea di residenza Tasso 1000 RR (I.C. 95)
I (ricco) 36.6 1
II 40.8 1.06 (0.92-1.23)
III 49.8 1.29 (1.09-1.52)
IV 55.4 1.35 (1.14-1.60)
V (povero) 78.2 1.75 (1.44-2.13)
(Faelker, 2000)
28
Distribuzione degli incidenti domestici nei
bambini in relazione al livello di istruzione e
occupazione paterna. Rivoli (TO) 1986-1990
Occupazione paterna OR I.C. 95
Impiegato 1
Operaio 1.9 0.9-4.2
Istruzione paterna OR I.C. 95
gt 13 aa 1
6-12 aa 1.7 0.9-3.5
lt 6 aa 1.9 0.8- 4.3
(Vineis, 1994)
29
Tassi di ospedalizzazione da cadute e rapporto
fra tassi per indice di deprivazione nei soggetti
gt 75 anni. 1992-97. Inghilterra
Indice di deprivazione Tasso di ospedalizzazione 1.000 RR (I.C. 95)
Quintile meno deprivato 25.0 1.00
2 quintile 24.1 0.96 (0.89-1.04)
3 quintile 25.8 1.01 (0.94-1.10)
4 quintile 29.4 1.11 (1.02-1.20)
Quintile più deprivato 29.3 1.10 (1.01-1.19)
(West, 2004)
30
(West, 2004 Jones, 2004)
31
RR di mortalità da inc. domestici per livello di
istruzione. Torino, 1990-2004. Uomini 18-64 anni
32
RR di mortalità da inc. domestici per livello di
istruzione e triennio. Torino, 1990-2004. Donne gt
65 anni
33
RR di mortalità da inc. domestici per livello di
deprivazione. Torino, 1990-2004. Uomini, tutte le
età
34
RR di mortalità da inc. domestici per livello di
deprivazione. Torino, 1990-2004. Donne, tutte le
età
35
RR di mortalità da inc. domestici per livello di
deprivazione e triennio. Torino, 1990-2004.
Donne, tutte le età
36
(No Transcript)
37
Diseguaglianze ed incidenti stradali letteratura
38
(No Transcript)
39
Associazione tra incidenti stradali e stato
socioeconomico tra i 0-19 anni. 1996. Canada
Non è stato possibile dimostrare un gradiente
statisticamente significativo probabilmente per
la bassa numerosità delle osservazioni
Livello socioeconomico dellarea di residenza Tasso 1000 RR (I.C. 95)
I (ricco) 10.9 1.00
II 12.0 1.12 (0.86-1.45)
III 8.9 0.83 (0.57-1.21)
IV 11.8 1.18 (0.84-1.64)
V (povero) 15.4 1.51 (1.08-2.10)
(Faelker, 2000)
40
Gli immigrati hanno un eccesso di rischio per
traumi dovuti ad incidenti stradali del 59
superiore rispetto agli italiani
Confronto immigrati adulti vs. residenti
italiani Accessi al Pronto Soccorso. Regione
Lazio, 2000
.e del 37 superiore per incidenti domestici
(Farchi, 2005)
41
Rischi relativi di incidenti stradali di
differente gravità, per classe socio-economica
della famiglia e per istruzione personale. 18-30
anni. 1988-2000, Svezia (Hasselberg, 2005)
RR Tutti gli incidenti Incidenti non gravi Incidenti gravi o fatali
Classe sociale
Impiegati con medio-alto reddito 1.00 1.00 1.00
Lavor. non manuali 1.24 1.24 1.18
Operai specializzati 1.28 1.25 1.54
Operai non special. 1.40 1.36 1.78
Agricoltori 1.10 1.06 1.43
Autonomi 1.28 1.26 1.44
Disabili, disoccupati 1.58 1.51 2.14
Istruzione
Laurea 1.00 1.00 1.00
Diploma 1.71 1.65 2.37
Scuole dellobbligo 2.76 2.56 4.94
42
Rischi attribuibili di popolazione () per
incidenti stradali di differente gravità, dovuti
a classe sociale della famiglia di origine e
istruzione personale. 18-30 anni, 1988-2000.
Svezia
Caratteristiche dei soggetti Tutti gli incidenti Incidenti non gravi Incidenti gravi o fatali
Classe sociale di origine 17 16 27
Istruzione al 2000 36 33 53
(Hasselberg, 2005)
43
Incidenza e odds ratio per incidenti in
motocicletta fra 16 e 25 anni. Svezia
Livello salariale Totale traumi Odds ratio (IC95) Traumi lievi Odds ratio (IC95) Traumi gravi Odds ratio (IC95)
Intermedio-alto 1 1 1
Basso 1.54 (1.33-1.76) 1.56 (1.33-1.83) 1.44 (1.07-1.93)
Manovalanza 1.65 (1.48-1.85) 1.66 (1.46-1.88) 1.64 (1.30-2.06)
Autonomi 1.86 (1.60-2.14) 1.84 (1.56-2.17) 1.89 (1.40-2.54)
(Zambon, 2006)
44
traumi per incidenti in moto da fattori sociali
(rischio attribuibile di popolazione) per fascia
di età. 16-25 anni. Svezia
(Zambon, 2006)
45
Differenze fra gruppi sociali per incidenti
stradali causati da stato di ebrezza. Svezia
Totale () Differenza (IC 95)
Classe sociale
Salariati 6.5
Impiegati 8.8 2.3 (3.5 1.2)
Autonomi 6.9 0.4 (1.9 1.3)
Saltuari o disoccupati 11.4 4.9 (6.8 2.9)
Istruzione
Laurea 3.0 -13.0 (-11.2 -14.8)
Diploma 6.9 -9.1 (-7.4 -10.9)
Scuola dellobbligo 16.0
(Vaez, 2005)
46
Disabilità residua a pari gravità del trauma
cranico ad un anno dallincidente, per etnia.
USA
1 trauma più grave 4 meno grave
(Arango-lasprilla 2007)
47
RR di mortalità da inc. stradali per livello di
istruzione. Torino, 1990-2004. Uomini 18-64 anni
48
RR di mortalità da inc. stradali per livello di
istruzione. Torino, 1990-2004. Donne 18-64 anni
49
RR di mortalità da inc. stradali per livello di
istruzione e triennio. Torino, 1990-2004. Donne
18-64 anni
50
RR di mortalità da inc. stradali per livello di
deprivazione. Torino, 1990-2004. Uomini 18-64 anni
51
RR di mortalità da inc. stradali per livello di
deprivazione. Torino, 1990-2004. Donne 18-64 anni
52
RR di mortalità da incidenti stradali per classe
sociale (Schizzerotto). Torino, 1991-2002.
Uomini (riferimento classe dirigenziale)
53
Clusters di mortalità da inc. stradali per
comune (RR controllati per età). 1998-2002. Uomini
54
Clusters di mortalità da inc. stradali per comune
(RR controllati per età). 1998-2002. Donne
55
  • Quali fattori spiegano tali diseguaglianze?
  • - Comportamenti
  • - alla guida velocità / mezzi di protezione
  • - stili di vita alcol, droghe
  • - Maggior tempo sulla strada (per lavoro)
  • - Mezzi meno sicuri
  • Quanto pesa ognuno di questi fattori?
  • I fattori contestuali quanto incidono?
  • Quali indicatori sociali per quali meccanismi?

56
INTERVENTI
57
Rivoli, 1986-90
Occupazione paterna Cambiamento negli indicatori di comportamento 0 1 2 Cambiamento negli indicatori di comportamento 0 1 2 Cambiamento negli indicatori di comportamento 0 1 2
Impiegato 1.0 0.5 1.8
Operaio 1.0 0.8 1.3
Istruzione paterna
gt 13 aa 1.0 1.1 1.5
6-12 aa 1.0 1.0 1.0
lt 6 aa 1.0 1.6 0.8
  • INTERVENTO EDUCATIVO
  • counseling breve
  • 1 brochure su prevenzione incidenti domestici
    infantili
  • 1 brochure sugli effetti sulla salute del fumo
    attivo
  • 1 brochure sugli effetti del fumo passivo

a tutti i genitori in occasione della visita
vaccinale del figlio
  • (Vineis, 1994)

58
Svezia, 1984-1989
  • Intervento di comunità WHO Safe Community program

Tasso per anno di incidenti domestici tra
soggetti lt 65 anni e differenze pre-post nelle
comunità di intervento e controllo, suddivise per
occupazione familiare
Impiegati Autonomi Sotto-disoccupati
Comunità intervento Pre 3.6 3.4 6.4
Comunità intervento Post 2.7 2.6 5.0
Comunità controllo Pre 2.2 2.9 4.4
Comunità controllo post 2.6 4.3 4.6
Comunità intervento Diff. pre-post -0.9 (-1.2 -0.7) -0.9 (-1.9 0.1) -1.4 (-2.5 -0.3)
Comunità controllo Diff. pre-post 0.3 (0.0 0.7) 1.4 (0.2 2.6) 0.2 (-1.0 1.5)
(Timpka, 2006)
59
Canada, 1992
  • Intervento educativo nel setting scolastico per
    prevenzione incidenti in bicicletta

Utilizzo del casco tra i 5-14 anni e differenze
pre-post nelle scuole di intervento e controllo,
per indice di deprivazione dellarea
Utilizzo caschetto per bicicletta Utilizzo caschetto per bicicletta Utilizzo caschetto per bicicletta Utilizzo caschetto per bicicletta
Pre () Post () Differenza assoluta () Differenza relativa ()
Area NON DEPRIVATA Scuole intervento 4 36 32 900
Area NON DEPRIVATA Scuole controllo 4 15 11 375
Area DEPRIVATA Scuole intervento 1 7 6 700
Area DEPRIVATA Scuole controllo 3 13 10 433
(Parkin, 1995)
60
Pochi sono gli studi che valutano lefficacia
degli interventi di prevenzione
Ancor meno quelli che valutano limpatto degli
interventi nei diversi gruppi sociali
La gran parte di questi ultimi dimostra che tali
interventi potrebbero funzionare meno nei gruppi
socioeconomicamente più svantaggiati
  • Occorre investire maggiori risorse per
  • costruire evidenze su quali sono gli interventi
    più efficaci in tali gruppi
  • implementare interventi mirati a contrastare le
    diseguaglianze sociali negli incidenti

61
CCM si propone la promozione di azioni mirate a
contrastare le diseguaglianze nellaccesso alla
prevenzione, con uno specifico orientamento a
gruppi sociali più disagiati e più a rischio, per
ognuno degli ambiti di attività del CCM
Promozione salute e stili di vita (rischio
cardiovascolare, fumo, alimentazione, attività
fisica, screening oncologici, complicanze
diabetiche)
Malattie infettive (attenzione alle infezioni
emergenti)
Ambiente e clima (vulnerabilità anziani,
emergenze stagionali)
Vaccinazioni (copertura gruppi hard to reach)
Incidenti (stradali, domestici, lavorativi)
62
  • per fare ciò, ha istituito il
  • Centro di Riferimento per lEquità nella
    Prevenzione
  • ufficio dedicato presso il Servizio Regionale di
    Epidemiologia dellASL 5 Piemonte, Grugliasco
  • coinvolgimento ad hoc di competenze di altri
    centri italiani di epidemiologia.

63
Obiettivi Specifici del centro CCM per lequità
64
Per il conseguimento di questi obiettivi si
sviluppano tre ambiti di attività strumentali
alle funzioni di assistenza, finalizzati a
potenziare
  • definizione di standard di misura e di
    valutazione delle disuguaglianze nei programmi di
    prevenzione CCM
  • ricerca e valutazione della documentazione
    scientifica su interventi efficaci e buone
    pratiche per il contrasto delle disuguaglianze
    nella prevenzione, nei settori CCM
  • sperimentazione e valutazione di interventi
    di contrasto delle disuguaglianze nella
    prevenzione, di cui non è ancora ben documentata
    lefficacia.

65
Grazie per lattenzione
carlo.mamo_at_epi.piemonte.it
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