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IL LINGUAGGIO

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Title: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO prof. Caterina Fiorilli fiorilli_at_lumsa.it Author: anna maria Last modified by: eleonora Created Date: 2/27/2006 4:53:53 PM – PowerPoint PPT presentation

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Title: IL LINGUAGGIO


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IL LINGUAGGIO
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Nascita del linguaggio
  • Allinizio la voce del neonato è il pianto, ma in
    pochi mesi emergono i primi elementi del codice
    verbale
  • Entro i 3-4 anni il bambino sarà capace di
    padroneggiare i principi che governano il
    linguaggio
  • Si tratta di uno sviluppo talmente rapido da far
    ritenere alcuni studiosi che lo sviluppo
    successivo consista nella semplice combinazione
    dei meccanismi comunicativi e nelladattamento in
    contesti specifici

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Nascita del linguaggio
  • Imparare a capire e a parlare una lingua è
    unimpresa straordinariamente complessa. Per
    comprenderne la portata occorre esaminare quali
    siano i requisiti perché un sistema di
    comunicazione possa essere considerato
    linguaggio
  • Il caso del linguaggio degli animali

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Requisiti del linguaggio
  • Affinché un sistema di comunicazione possa essere
    considerato linguaggio occorre che abbia
  • Semanticità rappresentare simbolicamente
    oggetti, eventi, stati emotivi, concetti astratti
  • Dislocazione riferirsi al passato e al futuro,
    oltre che al presente
  • Produttività il parlante deve essere in grado di
    comprendere frasi nuove, mai sentite prima, e
    produrre, con il repertorio circoscritto di suoni
    e vocaboli specifici della sua lingua, un numero
    potenzialmente infinito di messaggi
  • Adesione a regole la produzione deve rispettare
    le regole rigide ed arbitrarie accettate per
    convenzione sociale

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Uso del linguaggio
  • Prerogativa umana malgrado gli animali possano
    apprendere luso di forme comunicative, anche
    umani, essi
  • Le acquisiscono e le producono grazie al rinforzo
  • Non rispettano i requisiti del linguaggio

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Acquisizione del linguaggio
  • I principali problemi intorno al linguaggio sono
  • Ruolo dei fattori genetici e di quelli ambientali
  • Rapporti tra il linguaggio e il pensiero
  • Rapporti tra il linguaggio e le abilità sociali

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1. Maturazione o Apprendimento?
  • La teoria comportamentista di Skinner (1957)
  • La teoria della linguistica generativa di
    Chomsky (1965)

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La tradizione comportamentista
  • Secondo questa prospettiva per la comparsa del
    linguaggio sarebbero determinanti lesperienza e
    lapprendimento
  • Il comportamento verbale, al pari di qualunque
    altro comportamento, se viene rinforzato tende a
    ripresentarsi e a permanere
  • Processo associativo
  • Suoni Oggetti
  • Rinforzo degli adulti
  • Efficacia delluso

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Limiti del modello comportamentista
  • Sottostima dellaspetto creativo del linguaggio
  • Sin da quando il bambino inizia a parlare è in
    grado di formulare espressioni originali e
    diverse
  • Si avanza lipotesi che alla base della capacità
    infantile di acquisire la propria lingua vi sia
    una facoltà mentale specifica inscritta nel
    patrimonio genetico della specie umana

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La linguistica generativa
  • Alla base di questa teoria la considerazione di
    una facoltà basilare del linguaggio la sintassi
  • Le regole sintattiche governano la corretta
    relazione tra le parole
  • Consentono di trasformare una forma-base in nuove
    proposizioni
  • ad esempio ltltMaria accarezza la bambolagtgt
  • può diventare ltltla bambola è accarezzata da
    Mariagtgt

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La linguistica generativa
  • Regole sintattiche che sono
  • intuite implicitamente
  • sollecitate dal contatto con lo stimolo
    linguistico
  • dal contatto si innesca un processo attivo di
    ricerca e verifica
  • si attivano grazie alla maturazione di un
    dispositivo specifico denominato Language
    Acquisition Device (LAD)

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LAD
  • Caratteristiche del LAD
  • è preposto a consentire la comprensione e
    produzione di frasi, indipendentemente dalla
    specificità delle varie lingue
  • è indipendente dai meccanismi di apprendimento
    (ad es. limitazione, lassociazione, etc.)
  • Infatti
  • La lingua madre si acquisisce ad una data età
    prefissata
  • Si parla precocemente e rapidamente anche se
    lofferta della stimolazione linguistica è
    diversa

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Alcune prove a favore del LAD
  • Ipercorrettismo o sovrageneralizzazione della
    regola
  • Formazione spontanea del plurale
  • Applicazione delle regole anche nel caso di
    eccezioni

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Punti critici della linguistica generativa
  • Si esclude ogni rapporto con lapprendimento
  • Non si attribuisce importanza al rapporto tra
    linguaggio e attività cognitive, percettive,
    motorie, etc.
  • Non spiega come mai la comprensione è possibile
    anche quando le regole sintattiche sono violate
  • Non spiega come mai per interpretare una frase
    occorre riferirsi a qualcosa che va oltre la
    struttura sintattica ad esempio
  • ltltha un orologio?gtgt

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2. Pensiero e Linguaggio
  • Due psicologi hanno particolarmente indagato il
    rapporto tra linguaggio e pensiero
  • J. Piaget (1923)
  • Lev S. Vygotskij (1934)

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Linguaggio e Pensiero per J. Piaget
  • Secondo Piaget è impossibile separare sviluppo
    dellintelligenza e linguaggio
  • Evoluzione del linguaggio
  • intorno ai 18 mesi, verso la fine dello stadio
    senso-motorio si conclude e si forma
    lintelligenza di tipo rappresentativo
  • il linguaggio fa la sua comparsa insieme ad altre
    forme di simbolizzazione
  • nasce grazie ad un più generale sviluppo
    cognitivo
  • è frutto della comparsa di nuovi processi
    mentali, non da insegnamenti o stimoli, né da
    strutture innate specificamente linguistiche

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Linguaggio e Pensiero per J. Piaget
  • Evoluzione del linguaggio
  • 1. linguaggio egocentrico
  • 2. linguaggio sociale

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Criticità della teoria Piagetiana
  • Numerose ricerche sono state compiute allo scopo
    di verificare lesistenza di prerequisiti
    cognitivi al linguaggio
  • significative correlazioni tra comparsa del
    linguaggio e altre abilità cognitive (es. gioco
    simbolico, imitazione)
  • Esistono forme complesse di linguaggio anche in
    bambini con deficit concettuali marcati

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Linguaggio e Pensieroper L.S. Vygotskij
  • Vygotskij muove dalla premessa che
  • pensiero e linguaggio hanno radici differenti
  • il passaggio dalluno allaltro non è automatico
  • lo sviluppo di linguaggio e pensiero è
    inscindibile dal contesto sociale di crescita
  • Evoluzione del linguaggio
  • avvio nei rapporti interpersonali e nelle
    interazioni del bambino con i genitori, adulti,
    coetanei
  • uso iniziale del linguaggio a fini comunicativi
    (inter-psichico)
  • successiva interiorizzazione del linguaggio
    (intra-psichico)

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Linguaggio e Pensiero per L.S. Vygotskij
  • Funzione regolativa del linguaggio
  • inizialmente a voce alta (intorno ai 2 anni)
  • successivamente interiorizzata (intorno ai 7
    anni)
  • Ad esempio ripetere a se stessi le operazioni da
    compiere per eseguire un compito

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Linguaggio e Abilità Sociali
  • ltltGianni pappagtgt
  • È una proposizione dichiarativa o una richiesta?
  • Rilevanza del contesto duso per scegliere tra i
    vari significati quello possibile e appropriato
  • Tale punto è stato particolarmente enfatizzato
    dai sostenitori di una spiegazione del linguaggio
    centrata sui fattori interpersonali e sociali

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3. Linguaggio e Abilità Sociali
  • J. Bruner (1983) è stato tra i più importanti
    sostenitori di tali fattori, secondo questo
    autore
  • il linguaggio soddisfa importanti funzioni
    sociali (regolare il comportamento altrui,
    trasmettere informazioni, etc.)
  • lo sviluppo delle competenze comunicative
    richiede lapporto degli adulti

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Relazione adulto-bambino
  • Le qualità che rendono cruciale la relazione
    adulto-bambino al fine di acquisire il linguaggio
    sono in sintesi due
  • La capacità degli adulti di dare significato ai
    suoni e alle prime espressioni infantili
  • La possibilità che adulti e bambini rivolgano
    unattenzione congiunta a eventi o oggetti
    dellambiente

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Linguaggio e Abilità Sociali
  • Routine (J. Bruner) nella comunicazione
    adulto-bambino
  • ADULTO BAMBINO
  • OGGETTO
  • Le routine comunicative sostengono lacquisizione
    linguistica
  • Le routine rappresentano il Language Acquisition
    Support System (LASS)
  • LASS precursore interattivo del linguaggio

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Attenzione condivisa
  • Gli schemi comunicativi che si sviluppano tra
    madre e bambino sembrano importanti per
    lacquisizione del linguaggio
  • Tra questi i più rilevanti sono lo stabilirsi
    dellattenzione condivisa tra m. e b. e la
    comprensione della referenza

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Attenzione condivisa
  • Nel primo anno di vita
  • Le madri tendono a seguire la linea dello sguardo
    dei loro bambini
  • ma anche
  • il bambino riesce a dirigere lattenzione nella
    direzione in cui la madre sta guardando se
    loggetto è posizionato in modo funzionale
  • Collis e Schaffer (1975) Butterworth e Grover,
    (1989)

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Routine madre-bambino
  • In uno studio Harris et al. (1983) ha mostrato
    che
  • la max parte delle madri cambiava i temi di
    conversazione con i bambini in relazione
    allattività svolta da questi (già ai 7 mesi del
    bambino e persisteva anche ai 16 mesi)
  • inoltre gli autori hanno individuato delle
    differenze in due gruppi di madri-bambini
  • gruppo a) le madri proponevano argomenti di
    conversazione attinenti allattività che
    stava svolgendo il bambino
  • gruppo b) non vi era attinenza

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Routine madre-bambino
  • gruppo b) non vi era attinenza
  • I bambini di questo gruppo presentarono ritardi
    nello sviluppo linguistico
  • Due possibili spiegazioni
  • Le differenze tra i discorsi delle madri nei due
    gruppi dipende dalle differenze nelle abilità
    linguistiche dei bambini
  • Le differenze nei discorsi materni sono esse
    stesse responsabili, almeno in parte, delle
    successive differenze nelle abilità linguistiche

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Indicare gli oggetti
  • Un cambiamento significativo per lo stabilirsi
    della referenza condivisa
  • Tra i 12 e 18 mesi i bambini mostrano di
    comprendere il gesto di indicazione e guardano
    nella direzione corretta quando qualcuno sta
    indicando (Shaffer, 1984)
  • La capacità di indicare è unica delluomo

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Indicare gli oggetti
  • La relazione tra produzione da parte del bambino
    del gesto di indicare e sviluppo del linguaggio è
    stata evidenziata da Bates et al. (1979)
  • Denominazione degli oggetti
  • Indicazione dichiarativa (denom. con funzione
    comunicativa)
  • Predittivi del primo sviluppo del vocabolario

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Indicare gli oggetti
  • Folven et al. (1984)
  • La frequenza con cui i bambini tra i 9 e i 12
    mesi usano lindicazione con funzione
    comunicativa è positivamente correlata con la
    dimensione del lessico verbale e gestuale
    prodotto nel secondo anno di vita
  • In effetti
  • In seguito allindicazione del bambino ladulto
    attiva delle risposte particolari nomina gli
    oggetti indicati dal bambino

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Linguaggio e Abilità Sociali
  • Secondo J. Bruner il contesto sociale familiare
    aiuta il bambino ad interpretare il linguaggio
    parlato da chi lo accudisce.
  • non potremo fare molti progressi se aderiamo
    allimpossibile ipotesi di un estremo empirismo o
    a quella miracolosa di un puro innatismo
  • (Bruner, 1983)

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In sintesi
  • Allorigine del linguaggio e del suo sviluppo
    sono stati prodotti diversi modelli teorici
    esplicativi che hanno enfatizzato componenti
    diverse
  • Meccanismi dellapprendimento (rinforzo e
    imitazione)
  • Basi biologiche (predisposizioni innate al
    linguaggio)
  • Fattori cognitivi (linguaggio espressione del
    cognitivo)
  • Contesti sociali e comunicativi (interazione
    adulto-bambino)

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Lo sviluppo del linguaggio
  • Bisogna considerare 4 aspetti distinti del
    linguaggio
  • Fonologia studio del sistema di suoni che
    costituiscono il linguaggio
  • Semantica studio del significato delle parole e
    delle modalità di acquisizione
  • Sintassi studio della grammatica della lingua,
    cioè linsieme di regole per combinare le parole
    in frasi significative
  • Pragmatica studio delle regole che disciplinano
    luso del linguaggio per diversi scopi

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Le prime parole
  • Comparsa intorno allanno (alcuni a 10 mesi,
    altri a 18) ? le parole più semplici dal punto di
    vista fonologico.
  • Le cose a cui si riferiscono sono simili in
    tutte le culture ? elementi dellesperienza
    diretta genitori, fratelli, cibo cose in
    movimento
  • Significato diverso da quello delladulto
    (sovraestensioni e sottoestensioni), ma non così
    tanto come si pensava in passato
  • Uso delle parole legato al contesto in cui
    vengono udite
  • Gli adulti adattano il linguaggio alle capacità
    del bambino ? baby talk, anche perché allinizio
    la capacità di suddividere le frasi è scarsa
  • Padre Chi vuole un po di mango?
  • Bambino Che cosè un podimango?

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Lincremento del vocabolario nei primi 6 anni
Età (anni mesi) Dimensione del vocabolario
10 3
16 22
20 272
26 446
30 896
40 1.540
50 2.072
60 14.000
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La costruzione delle frasi
  • 18 mesi prime combinazioni ? non vere e proprie
    frasi, servono informazioni contestuali per
    capire il significato esprimono delle relazioni
  • 3 anni rapido aumento della LME, della
    complessità e della correttezza grammaticale
    acquisizione delle regole sempre più flessibile ?
    ipercorrettismi attenuati
  • Anni successivi uso delle coordinate e delle
    subordinate

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Luso del linguaggio
  • Austin dire qualcosa corrisponde a fare qualcosa
    ? atti linguistici raggiungere degli scopi ? a
    3-4 anni padroneggiano gran parte degli atti
    linguistici, le forme di cortesia più avanti
  • Presa di turno si stabilizza intorno ai 3 anni
  • Capacità di inferire informazioni da una storia
    3-4 anni, poi si sviluppa la capacità di trarre
    inferenze non legate al significato letterale
  • Abilità di metacomunicazione periodo scolastico

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Esiste un periodo critico per lacquisizione del
linguaggio?
  • Periodo critico momento nello sviluppo in cui
    lindividuo deve essere esposto a certe
    esperienze per acquisire abilità particolari. Per
    Lenneberg esiste un periodo critico per acquisire
    il linguaggio. Prove
  • Apprendimento seconda lingua
  • Esposizione ritardata al linguaggio negli
    audiolesi
  • Effetti dei danni cerebrali a diverse età
  • Bambini cresciuti in isolamento
  • Risultati non chiari e non replicabili ? oggi si
    preferisce parlare di periodo sensibile momento
    dello sviluppo in cui si hanno maggiori
    probabilità di acquisire certe abilità

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Sviluppo linguistico e deficit sensoriale
  • I bambini che soffrono di specifici deficit
    uditivi mostrano specifici problemi
    nellacquisizione del linguaggio

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Sviluppo linguistico nei bambini sordi
  • Lo sviluppo linguistico dei bambini sordi varia
    tanto che mentre alcuni apprendono il linguaggio
    in modo simile ai bambini udenti, altri possono
    arrivare alletà scolare senza capacità
    linguistiche
  • Fattori che incidono
  • Estensione del deficit (profondo vs. lieve)
  • Età di esordio (nascita vs. secondo anno di vita)
  • Genitori (udenti vs. non udenti)

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Sviluppo linguistico nei bambini sordi
  • Rilevanza dellesposizione alla lingua dei segni
  • Bambini esposti alla lingua dei segni sin dalla
    nascita affrontano il linguaggio alla stessa
    stregua dei bambini udenti che acquisiscono il
    linguaggio parlato
  • Studi su bambini esposti sin dalla nascita alla
    lingua dei segni hanno mostrato che questa è
    appresa allo stesso ritmo della lingua parlata
  • Infatti
  • I primi segni compaiono nello stesso periodo in
    cui compaiono le prime parole
  • I segni sono usati nello stesso modo in cui i
    bambini udenti producono le prime parole
  • Anche lapprendimento delle prime combinazioni di
    segni è comparabile a quello delle prime
    combinazioni di parole
  • Caselli, 1983, 1987 Volterra e Caselli, 1985
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