Title: Organi ed apparati pi
1Organi ed apparati più comune sede di tumori
professionaliTipo istologicoPrincipali fonti di
esposizione professionale
2Caratteristiche generali
- Organi bersaglio
- Insorgono nelle sedi di contatto con il
cancerogeno attivo - Per i cancerogeni diretti gli organi bersaglio
sono rappresentati dalle vie di ingresso cute,
polmone. - Per i cancerogeni indiretti le sedi possono
essere rappresentate da - vie di ingresso
- sedi del metabolismo
- sedi di accumulo o di eliminazione
3Caratteristiche generali
- Periodo di latenza
- Periodo che intercorre tra linizio
dellesposizione al cancerogeno e la
manifestazione clinica del tumore. Per i tumori
professionali il periodo di latenza è
generalmente nellordine di anni o di decenni.
Per alcuni cancerogeni è stata dimostrata
relazione inversa tra tempo di latenza e potenza
del cancerogeno, tra tempo di latenza e dose del
cancerogeno. I tumori professionali con lungo
periodo di latenza possono manifestarsi in
soggetti che hanno lasciato lattività
lavorativa.
4Caratteristiche generali
- Tipo istologico
- I tumori professionali non sono distinguibili
dal punto di vista istologico dalle neoplasie
spontanee delle stesse sedi. Ricordiamo che
alcuni cancerogeni occupazionali inducono
preferenzialmente alcuni tipi di tumore ad
esempio il benzene induce leucemie acute non
linfocitiche, il cloruro di vinile induce a
livello epatico un tumore molto raro
langiosarcoma, il bisclorometiletere induce
carcinomi polmonari indifferenziatoi a piccole
cellule.
5Caratteristiche generali
- Relazione dose risposta
- Nella cancerogenesi professionale gli studi
epidemiologici per alcuni tipi di tumore,
dimostrano un aumento del rischio con aumentare
della dose, non è chiaro se esistano dosi soglia
al di sotto delle quali non si verifiche un
aumento dei tumori. Pertanto per gli agenti
cancerogeni il livello di esposizione dovrebbe
tendere allo zero. Una soglia sembra esistere per
le sostanze promotrici che agiscono con
meccanismo ipigenetico
6CUTE
7Maggiori responsabili dei tumori professionali
cutanei
- Il benzopirene, insieme agli altri IPA si forma
tutte le volte che la materia organica brucia in
maniera incompleta. E quindi riscontrabile nel
catrame e nella pece di carbon fossile, nella
fuliggine, gli epiteliomi dello scroto degli
spazzacamini inglesi sono attribuibili alla
fuliggine, in particolare al benzopirene,nel
catrame di carbone, nei gas di scappamento delle
auto, negli oli bituminosi e minerali, (luso
degli oli purificati ha abolito il rischio),
negli alimenti affumicati (carne e pesci), nel
fumo di tabacco. Può derivare da alcune attività
lavorative come nellindustria dellalluminio e
nella fusione del ferro e dellacciaio. Nota
sulla base delle osservazioni sperimentali negli
animali,non vi sono dati epidemiologici, la IARC
ritiene il benzopirene probabilmente cancerogeno
per luomogruppo 2A.
8 9Radiazioni ultravioletteLa radiazione
ultravioletta è un cancerogeno completo, Possono
attivare cancerogeni precursori con una azione
simile a quella degli enzimi metabolizzanti ,
come il P 450 del sistema microsomiale. Gli UV
possono far diventare cancerogene sostanze
presenti nellambiente attraverso una
attivazione fisica qualora si trovino a contatto
con il substrato durante la irradiazione
attivazione degli idrocarburi policiclici, di
nitrosocomposti, di idrocarburi alogenati.E
stato dimostrato che le radiazioni U.V. hanno un
effetto importante sulla immunità cutanea, la
irradiazione ripetuta di topi con U.V. induce
non solo sarcomi ma anche un cambiamento
immunologico che inibisce nel topo irradiato la
capacità di rigettare i tumori trapiantati.
10Radiazioni ultraviolette
- U.V.A. ? 400nm-320nm detta anche luce nera induce
fluorescenza in diverse sostanze. Lassunzione di
8-metossisporalene utilizzato nella terapia della
vitiligine, della psoriasi, della micosi fungoide
in associazione con UVA è classificata nel
gruppo 2A - U.V.B. ? 320 e 280 provoca eritema, sono
considerate le più efficaci per la cancerogenesi
cutanea - - U.V.C ? lt280 regione germicida La IARC
considera le radiazioni solari dotate di
sufficiente evidenza di cancerogenicità 1ALe
radiazioni ultraviolette e uso di U.V. e di
lettini per esposizione a U.V. sono considerate
probabilmente cancerogene 2ALilluminazione
fluorescente è considerata non
11Radiazioni ultraviolette Sorgenti più comuni
- Sorgenti naturali sole
- Sorgenti artificiali-Lampade alogene, usate
nellilluminazione, nelle arti grafiche, nelle
sintesi industriali-Lampade a mercurio a bassa
pressione, usate a scopo germicida- Arco
voltaico si sviluppano radiazioni ultraviolette
nelle lavorazioni in cui si utilizza arco
voltaico-Altre fonti
12 13Radiazioni ionizzantiAgiscono alterando il
DNA rotture di catena singola. Di catena doppia,
distruzione delle basi
14 15Arsenico
16 17APPARATO RESPIRATORIO
18Lapparato respiratorio, in particolare i
polmoni, è di gran lunga il più colpito da
tumori di origine esogena. Diverse esposizioni
professionali di natura chimica o fisica, si
sommano o potenziano leffetto di esposizioni
ambientali o legate allo stile di vita (fumo di
sigaretta) nellinduzione dei tumori polmonari
19Diagnosi precoce delle patologie neoplastiche del
polmoneLa diagnosi precoce delle patologie
neoplastiche del polmone può essere effettuata
mediante metodiche di screening. In linea
generale lo screening oncologico deve essere
inteso come una metodica applicabile
sistematicamente allo scopo di pervenire ad un
anticipo diagnostico nei pazienti asintomatici a
rischio tumore. In tal modi si viene a realizzare
la fase di prevenzione secondaria. Lo screening
diagnostico ha però un senso qualora lanticipo
diagnostico che produce sia vantaggioso per il
paziente in termini di prolungamento reale della
sopravvivenza e di riduzione della mortalità.Una
indagine effettuata presso il J.Hopkins
Hospital, Mayo Clinic e Memorial Sloan Kattering
Cancer Center, ha portato alla conclusione che
lesame diagnostico più precoce è ancora lesame
radiologico del torace rispetto al citologico
dellespettorato. Lo screening anche portando ad
un anticipo diagnostico viene a determinare in
molti casi un fittizio e non significatico
prolungamento della sopravvivenza (lead time
bias).
20Diagnosi precoce delle patologie neoplastiche del
polmoneLAmerican Cancer Society nelle
raccomandazioni per la diagnosi precoce del
cancro in persone asintomatiche, pur avendo
esteso le indicazioni diagnostiche a numerosi
siti (colon-retto, collo utero, tessuto
endometriale, mammella femminile, tiroide,
testicoli, prostata, ovaie, linfonodi, regione
orale e cute) non comprende nei controlli
preventivi le neoplasie polmonari. Diversa però
è la condizione di circoscritti gruppi a rischio
individuati attraverso apposite normative di
legge che sanciscono obblighi di sorveglianza
medica ben precisi, come ad esempio gli esposti a
rischio radiogeno.
21 22 23 24 25 AmiantoVari silicati di magnesio e ferro, a
struttura fibrosa che possiedono una notevole
resistenza al calore e allazione degli acidi. Le
diverse forme di minerali di asbesto
sonoSerpentino silicato di magnesio?
Crisotilo(asbesto bianco) Gruppo 1 IARC
Mg3Si2O5(OH)4 dal greco fibra doro, è la varietà
fibrosa di minerali antigorite e lizardite. Il
suo uso è vietato dal 1992. Può essere presente
come contaminante nellatmosfera in cui le rocce
locali siano rappresentate da serpentinoscisti
gli agenti atmosferici o le attività umane
contribuiscono allusura di questi tipi di
roccia, specie se poco compatti, le polveri che
si liberano contengono anche fibre di crisotilo
e/o tremolite.Anfiboli silicato di calcio e
magnesioactonolite, antofillite, amosite,
crocidolite che è varietà fibrosa del minerale
di riebecktite, questultima è la più pericolosa
in quanto dotata di maggiore capacità penetrativa
nelle vie respiratorie fibre del diametro
lt1micron e lunghezza superiore a 8, sono rigide
rettilinee aghiformi tremolite le cui fibre
commiste ad elevate proporzioni di particelle non
fibrose, non superano la lunghezza di un mm.
Ricordiamo che alcuni talchi commerciali
contengono discrete proporziopni di anfiboli del
tipo tremolite actinolite.
26 Amianto La inalazione prolungata di fibre di
asbesto è in primo luogo responsabile della
comparsa di una flogosi granulomatosa polmonare
detta sbestosi, malattia professionale in
lavoratori esposti di solito per almeno 5 anni.
Eritenuta sicuramente nociva una concentrazione
sgt185 particelle per ml di aria. I tumori
polmonari da amianto nella maggior parte dei casi
rappresentano una evoluzione dellasbestosi, in
genere compaiono dopo 10-15 anni dopo la comparsa
dellasbestosi. Talora sono comparsi tumori
polmonari in soggetti senza evidente sbestosi.
Esiste una notevole variabilità nella sensibilità
individuale e ciò dipende principalmente
dalleffetto sinergico del fumo. I mesoteliomi
pleurici sono tumori meno frequenti di quelli
polmonari, quindi la loro relativa elevata
frequenza in lavoratori dellamianto è altamente
significativa. E universalmente acclarato che
lasbesto è responsabile del mesotelioma
pleurico, pericardico e peritoneale e del
carcinoma polmonare.
27 Asbesto principali fonti di rischioEsposizione
estraprofessionale-dilavamento meteorico ed
inquinamento delle falde-erosione
eolica-inquinamento atmosferico urbano-attività
ricreativa o hobbystica-discariche
abusivefamiliari di lavoratori professionalmente
espostiEsposizione professionalmente non
rilevante dal punto di vista assicurativo-casalin
ghe-lavoro in nero
28 Asbesto principali fonti di rischioEsposizione
professionale rilevante dal punto di vista
assicurativoa)provata esposizione a fibre di
asbesto-costruzione pannelli a fibre di
asbesto-industria del cemento amianto-costruzion
e di impianti di riscaldamento-costruzioni di
stufe-costruzione di ferodi-cantieri navali-
fabbricazione di prodotti composti da
asbesto-saldatura dei tubi-costruzione di
soffitti o tetti-centrali elettriche-costruzione
di batterie elettriche-ricerca di isolanti
termici-industria automobilistica (freni e
frizioni)-macchine a vapore-fonderie-industria
tessile-scoibentazione-discariche-estrazione
dellamianto dalle miniere
29 Asbesto principali fonti di rischioEsposizione
professionale rilevante dal punto di vista
assicurativob) sospetta o probabile esposizione
allasbesto-saldatorielettricisti-operai di
fonderaia-addetti alla manutenzione di parti
meccaniche- addetti alla costruzione di
cucine-ingegneri navali-ferrovieri-meccanici
di autorimesse- scaricatori di porto-
chimici-decoratori-addetti alla intonacatura di
pareti-lavoratori del ferro
30 31 32 SiliceLa silice cristallina inalabile sotto
forma di quarzo e di cristobalite gruppo 1
IARC, la silice amorfa gruppo 3 IARC. SiO2 allo
stato libero provoca la silicosi. La distinzione
tra silice libera cioè costituita da ioni Si e O
e combinata cioè quella di combinazione con
cationi silicati, è importante dal momento che
la silice libera è la sostanza dotata di capacità
fibrogenica per il polmone, più diffusa in
natura, mentre la combinata ha una distribuzione
più limitata. La silice può presentarsi in tre
forme cristalline diverse non interconvertibili
con configurazione da tectosilicato cioè
concatenamenti di tetraedri di Si O4
tridimensionali -quarzo che si trova sotto forma
di cristalli, la selce (psudocalcedonio) è un
aggregato di microcristalli di quarzo cementati
da silice amorfa, il calcedonio è formato da
finissimi cristalli silicei in parte ricoperti
da silice amorfa cementante, nella varietà pura
cristallo di rocca, cristobalite, tridimite
(struttura ortorombica).-cristallina
polimorfica-criptocristallina (cristalli
minuti)- amorfa (non cristallina) più o meno
idratata calcedonio, opale, farina fossile
33 34 35 36Bisclorometiletere e clorometilmetiletere Gruppo
I IARCIl clorometiletere è un liquido incolore ,
in acqua si decompone in ac. cloridrico e
formaldeide, è altamente reattivo viene
utilizzato come intermediario di sintesi
organiche, nel trattamento di fibre tessili,
nella preparazione di polimeri in particolare di
resine a scambio ionico
37 38 39 40 41 42 43 44VIE URINARIE
45 46PROSTATA
47 48TESSUTI EMOLINFOPOIETICI
49 50 51 52Fegato
53 54 55Apparato digerente
56 57Ossa
58TESSUTO NERVOSO
59 60