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Organi ed apparati pi

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Title: Organi ed apparati pi comune sede di tumori professionali, tipo istologico, principali fonti di esposizione professionale Author: Prof. Pierbruno Sandon – PowerPoint PPT presentation

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Title: Organi ed apparati pi


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Organi ed apparati più comune sede di tumori
professionaliTipo istologicoPrincipali fonti di
esposizione professionale
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Caratteristiche generali
  • Organi bersaglio
  • Insorgono nelle sedi di contatto con il
    cancerogeno attivo
  • Per i cancerogeni diretti gli organi bersaglio
    sono rappresentati dalle vie di ingresso cute,
    polmone.
  • Per i cancerogeni indiretti le sedi possono
    essere rappresentate da
  • vie di ingresso
  • sedi del metabolismo
  • sedi di accumulo o di eliminazione

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Caratteristiche generali
  • Periodo di latenza
  • Periodo che intercorre tra linizio
    dellesposizione al cancerogeno e la
    manifestazione clinica del tumore. Per i tumori
    professionali il periodo di latenza è
    generalmente nellordine di anni o di decenni.
    Per alcuni cancerogeni è stata dimostrata
    relazione inversa tra tempo di latenza e potenza
    del cancerogeno, tra tempo di latenza e dose del
    cancerogeno. I tumori professionali con lungo
    periodo di latenza possono manifestarsi in
    soggetti che hanno lasciato lattività
    lavorativa.

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Caratteristiche generali
  • Tipo istologico
  • I tumori professionali non sono distinguibili
    dal punto di vista istologico dalle neoplasie
    spontanee delle stesse sedi. Ricordiamo che
    alcuni cancerogeni occupazionali inducono
    preferenzialmente alcuni tipi di tumore ad
    esempio il benzene induce leucemie acute non
    linfocitiche, il cloruro di vinile induce a
    livello epatico un tumore molto raro
    langiosarcoma, il bisclorometiletere induce
    carcinomi polmonari indifferenziatoi a piccole
    cellule.

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Caratteristiche generali
  • Relazione dose risposta
  • Nella cancerogenesi professionale gli studi
    epidemiologici per alcuni tipi di tumore,
    dimostrano un aumento del rischio con aumentare
    della dose, non è chiaro se esistano dosi soglia
    al di sotto delle quali non si verifiche un
    aumento dei tumori. Pertanto per gli agenti
    cancerogeni il livello di esposizione dovrebbe
    tendere allo zero. Una soglia sembra esistere per
    le sostanze promotrici che agiscono con
    meccanismo ipigenetico

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CUTE
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Maggiori responsabili dei tumori professionali
cutanei
  • Il benzopirene, insieme agli altri IPA si forma
    tutte le volte che la materia organica brucia in
    maniera incompleta. E quindi riscontrabile nel
    catrame e nella pece di carbon fossile, nella
    fuliggine, gli epiteliomi dello scroto degli
    spazzacamini inglesi sono attribuibili alla
    fuliggine, in particolare al benzopirene,nel
    catrame di carbone, nei gas di scappamento delle
    auto, negli oli bituminosi e minerali, (luso
    degli oli purificati ha abolito il rischio),
    negli alimenti affumicati (carne e pesci), nel
    fumo di tabacco. Può derivare da alcune attività
    lavorative come nellindustria dellalluminio e
    nella fusione del ferro e dellacciaio. Nota
    sulla base delle osservazioni sperimentali negli
    animali,non vi sono dati epidemiologici, la IARC
    ritiene il benzopirene probabilmente cancerogeno
    per luomogruppo 2A.

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Radiazioni ultravioletteLa radiazione
ultravioletta è un cancerogeno completo, Possono
attivare cancerogeni precursori con una azione
simile a quella degli enzimi metabolizzanti ,
come il P 450 del sistema microsomiale. Gli UV
possono far diventare cancerogene sostanze
presenti nellambiente attraverso una
attivazione fisica qualora si trovino a contatto
con il substrato durante la irradiazione
attivazione degli idrocarburi policiclici, di
nitrosocomposti, di idrocarburi alogenati.E
stato dimostrato che le radiazioni U.V. hanno un
effetto importante sulla immunità cutanea, la
irradiazione ripetuta di topi con U.V. induce
non solo sarcomi ma anche un cambiamento
immunologico che inibisce nel topo irradiato la
capacità di rigettare i tumori trapiantati.
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Radiazioni ultraviolette
  • U.V.A. ? 400nm-320nm detta anche luce nera induce
    fluorescenza in diverse sostanze. Lassunzione di
    8-metossisporalene utilizzato nella terapia della
    vitiligine, della psoriasi, della micosi fungoide
    in associazione con UVA è classificata nel
    gruppo 2A
  • U.V.B. ? 320 e 280 provoca eritema, sono
    considerate le più efficaci per la cancerogenesi
    cutanea
  • - U.V.C ? lt280 regione germicida La IARC
    considera le radiazioni solari dotate di
    sufficiente evidenza di cancerogenicità 1ALe
    radiazioni ultraviolette e uso di U.V. e di
    lettini per esposizione a U.V. sono considerate
    probabilmente cancerogene 2ALilluminazione
    fluorescente è considerata non

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Radiazioni ultraviolette Sorgenti più comuni
  • Sorgenti naturali sole
  • Sorgenti artificiali-Lampade alogene, usate
    nellilluminazione, nelle arti grafiche, nelle
    sintesi industriali-Lampade a mercurio a bassa
    pressione, usate a scopo germicida- Arco
    voltaico si sviluppano radiazioni ultraviolette
    nelle lavorazioni in cui si utilizza arco
    voltaico-Altre fonti

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Radiazioni ionizzantiAgiscono alterando il
DNA rotture di catena singola. Di catena doppia,
distruzione delle basi
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Arsenico
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APPARATO RESPIRATORIO
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Lapparato respiratorio, in particolare i
polmoni, è di gran lunga il più colpito da
tumori di origine esogena. Diverse esposizioni
professionali di natura chimica o fisica, si
sommano o potenziano leffetto di esposizioni
ambientali o legate allo stile di vita (fumo di
sigaretta) nellinduzione dei tumori polmonari
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Diagnosi precoce delle patologie neoplastiche del
polmoneLa diagnosi precoce delle patologie
neoplastiche del polmone può essere effettuata
mediante metodiche di screening. In linea
generale lo screening oncologico deve essere
inteso come una metodica applicabile
sistematicamente allo scopo di pervenire ad un
anticipo diagnostico nei pazienti asintomatici a
rischio tumore. In tal modi si viene a realizzare
la fase di prevenzione secondaria. Lo screening
diagnostico ha però un senso qualora lanticipo
diagnostico che produce sia vantaggioso per il
paziente in termini di prolungamento reale della
sopravvivenza e di riduzione della mortalità.Una
indagine effettuata presso il J.Hopkins
Hospital, Mayo Clinic e Memorial Sloan Kattering
Cancer Center, ha portato alla conclusione che
lesame diagnostico più precoce è ancora lesame
radiologico del torace rispetto al citologico
dellespettorato. Lo screening anche portando ad
un anticipo diagnostico viene a determinare in
molti casi un fittizio e non significatico
prolungamento della sopravvivenza (lead time
bias).
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Diagnosi precoce delle patologie neoplastiche del
polmoneLAmerican Cancer Society nelle
raccomandazioni per la diagnosi precoce del
cancro in persone asintomatiche, pur avendo
esteso le indicazioni diagnostiche a numerosi
siti (colon-retto, collo utero, tessuto
endometriale, mammella femminile, tiroide,
testicoli, prostata, ovaie, linfonodi, regione
orale e cute) non comprende nei controlli
preventivi le neoplasie polmonari. Diversa però
è la condizione di circoscritti gruppi a rischio
individuati attraverso apposite normative di
legge che sanciscono obblighi di sorveglianza
medica ben precisi, come ad esempio gli esposti a
rischio radiogeno.
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AmiantoVari silicati di magnesio e ferro, a
struttura fibrosa che possiedono una notevole
resistenza al calore e allazione degli acidi. Le
diverse forme di minerali di asbesto
sonoSerpentino silicato di magnesio?
Crisotilo(asbesto bianco) Gruppo 1 IARC
Mg3Si2O5(OH)4 dal greco fibra doro, è la varietà
fibrosa di minerali antigorite e lizardite. Il
suo uso è vietato dal 1992. Può essere presente
come contaminante nellatmosfera in cui le rocce
locali siano rappresentate da serpentinoscisti
gli agenti atmosferici o le attività umane
contribuiscono allusura di questi tipi di
roccia, specie se poco compatti, le polveri che
si liberano contengono anche fibre di crisotilo
e/o tremolite.Anfiboli silicato di calcio e
magnesioactonolite, antofillite, amosite,
crocidolite che è varietà fibrosa del minerale
di riebecktite, questultima è la più pericolosa
in quanto dotata di maggiore capacità penetrativa
nelle vie respiratorie fibre del diametro
lt1micron e lunghezza superiore a 8, sono rigide
rettilinee aghiformi tremolite le cui fibre
commiste ad elevate proporzioni di particelle non
fibrose, non superano la lunghezza di un mm.
Ricordiamo che alcuni talchi commerciali
contengono discrete proporziopni di anfiboli del
tipo tremolite actinolite.
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Amianto La inalazione prolungata di fibre di
asbesto è in primo luogo responsabile della
comparsa di una flogosi granulomatosa polmonare
detta sbestosi, malattia professionale in
lavoratori esposti di solito per almeno 5 anni.
Eritenuta sicuramente nociva una concentrazione
sgt185 particelle per ml di aria. I tumori
polmonari da amianto nella maggior parte dei casi
rappresentano una evoluzione dellasbestosi, in
genere compaiono dopo 10-15 anni dopo la comparsa
dellasbestosi. Talora sono comparsi tumori
polmonari in soggetti senza evidente sbestosi.
Esiste una notevole variabilità nella sensibilità
individuale e ciò dipende principalmente
dalleffetto sinergico del fumo. I mesoteliomi
pleurici sono tumori meno frequenti di quelli
polmonari, quindi la loro relativa elevata
frequenza in lavoratori dellamianto è altamente
significativa. E universalmente acclarato che
lasbesto è responsabile del mesotelioma
pleurico, pericardico e peritoneale e del
carcinoma polmonare.
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Asbesto principali fonti di rischioEsposizione
estraprofessionale-dilavamento meteorico ed
inquinamento delle falde-erosione
eolica-inquinamento atmosferico urbano-attività
ricreativa o hobbystica-discariche
abusivefamiliari di lavoratori professionalmente
espostiEsposizione professionalmente non
rilevante dal punto di vista assicurativo-casalin
ghe-lavoro in nero
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Asbesto principali fonti di rischioEsposizione
professionale rilevante dal punto di vista
assicurativoa)provata esposizione a fibre di
asbesto-costruzione pannelli a fibre di
asbesto-industria del cemento amianto-costruzion
e di impianti di riscaldamento-costruzioni di
stufe-costruzione di ferodi-cantieri navali-
fabbricazione di prodotti composti da
asbesto-saldatura dei tubi-costruzione di
soffitti o tetti-centrali elettriche-costruzione
di batterie elettriche-ricerca di isolanti
termici-industria automobilistica (freni e
frizioni)-macchine a vapore-fonderie-industria
tessile-scoibentazione-discariche-estrazione
dellamianto dalle miniere
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Asbesto principali fonti di rischioEsposizione
professionale rilevante dal punto di vista
assicurativob) sospetta o probabile esposizione
allasbesto-saldatorielettricisti-operai di
fonderaia-addetti alla manutenzione di parti
meccaniche- addetti alla costruzione di
cucine-ingegneri navali-ferrovieri-meccanici
di autorimesse- scaricatori di porto-
chimici-decoratori-addetti alla intonacatura di
pareti-lavoratori del ferro
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SiliceLa silice cristallina inalabile sotto
forma di quarzo e di cristobalite gruppo 1
IARC, la silice amorfa gruppo 3 IARC. SiO2 allo
stato libero provoca la silicosi. La distinzione
tra silice libera cioè costituita da ioni Si e O
e combinata cioè quella di combinazione con
cationi silicati, è importante dal momento che
la silice libera è la sostanza dotata di capacità
fibrogenica per il polmone, più diffusa in
natura, mentre la combinata ha una distribuzione
più limitata. La silice può presentarsi in tre
forme cristalline diverse non interconvertibili
con configurazione da tectosilicato cioè
concatenamenti di tetraedri di Si O4
tridimensionali -quarzo che si trova sotto forma
di cristalli, la selce (psudocalcedonio) è un
aggregato di microcristalli di quarzo cementati
da silice amorfa, il calcedonio è formato da
finissimi cristalli silicei in parte ricoperti
da silice amorfa cementante, nella varietà pura
cristallo di rocca, cristobalite, tridimite
(struttura ortorombica).-cristallina
polimorfica-criptocristallina (cristalli
minuti)- amorfa (non cristallina) più o meno
idratata calcedonio, opale, farina fossile
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Bisclorometiletere e clorometilmetiletere Gruppo
I IARCIl clorometiletere è un liquido incolore ,
in acqua si decompone in ac. cloridrico e
formaldeide, è altamente reattivo viene
utilizzato come intermediario di sintesi
organiche, nel trattamento di fibre tessili,
nella preparazione di polimeri in particolare di
resine a scambio ionico
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VIE URINARIE
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PROSTATA
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TESSUTI EMOLINFOPOIETICI
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Fegato
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Apparato digerente
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Ossa
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TESSUTO NERVOSO
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