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Forme di mercato

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Capitolo 5. Forme di mercato La distinzione tra le diverse forme di mercato La determinazione dell equilibrio di concorrenza perfetta sia di breve sia di lungo periodo – PowerPoint PPT presentation

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Title: Forme di mercato


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Capitolo 5. Forme di mercato
  • La distinzione tra le diverse forme di mercato
  • La determinazione dellequilibrio di concorrenza
    perfetta sia di breve sia di lungo periodo
  • La descrizione del monopolio e la determinazione
    dellequilibrio
  • La differenziazione dei beni e la concorrenza
    monopolistica determinazione dellequilibrio di
    breve e di lungo periodo
  • Lequilibrio in un oligopolio nel caso sia di
    collusione sia di non collusione
  • Un confronto tra le implicazioni delle diverse
    forme di mercato sul benessere sociale

Sloman, Elementi di economia, Il Mulino,
2010Capitolo 5
2
Quanta concorrenza deve affrontare unimpresa?
  • Le forme di mercato sono distinte in base ai
    seguenti parametri
  • Grado di libertà con cui nuove imprese possono
    entrare nellindustria
  • Natura del prodotto
  • Grado di controllo sul prezzo da parte delle
    imprese

Sloman, Elementi di economia, Il Mulino,
2010Capitolo 5
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Classificazione delle forme di mercato
  • Allestremo del massimo grado di concorrenza cè
    la concorrenza perfetta (completa libertà di
    entrata, prodotto omogeneo, nessun grado di
    controllo da parte delle imprese sul prezzo)
  • Allestremo opposto cè il monopolio (presenza di
    barriere allentrata, prodotto unico, massimo
    grado di controllo sul prezzo da parte del
    monopolista)
  • Situazioni intermedie sono date dalla concorrenza
    monopolistica (libertà di entrata, prodotto
    differenziato) e dalloligopolio (barriere
    allentrata, prodotto differenziato o omogeneo)

Sloman, Elementi di economia, Il Mulino,
2010Capitolo 5
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Le ipotesi della concorrenza perfetta
  • Le ipotesi fondamentali sono quattro
  • Esiste un numero molto elevato di imprese
  • Il prodotto è omogeneo
  • Cè perfetta informazione

Le imprese e i loro clienti sono price-takers
  1. Esiste completa libertà di entrata e uscita

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2010Capitolo 5
5
Equilibrio di breve periodo
  1. Il prezzo di equilibrio dellindustria, pe, si
    determina in corrispondenza dellintersezione tra
    la domanda e lofferta di mercato

p
S
pe
D
Q
Qe
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2010Capitolo 5
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Equilibrio di breve periodo
  • Limpresa è price-taker ? la sua curva di domanda
    è orizzontale in corrispondenza di pe.
  • La condizione di massimo profitto è data da
    RMGpCMG
  • In corrispondenza dellequilibrio limpresa
    consegue un extraprofitto (area tratteggiata)
  • Nel breve periodo non vi è tempo per lentrata
    di nuove imprese

p
CMG
CME
pe
Q
qe
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2010Capitolo 5
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Curva di offerta di breve periodo
Nel breve periodo la curva di offerta
dellimpresa coincide con il tratto crescente
della curva di costo marginale (nella parte in
cui questo è superiore alla curva di costo
variabile medio)
p
p
S
CMG
p3
CVME
p2
p1
D3
D2
D1
Q
q
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2010Capitolo 5
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Lequilibrio di lungo periodo
La presenza di extraprofitti incoraggia nuove
imprese a entrare nellindustria e/o quelle
esistenti a produrre di più ? si determina uno
spostamento della curva di offerta dellindustria
che provoca una diminuzione del prezzo fino a che
le imprese otterranno solo profitti normali
S1
p
p
SL
CMELP
p1
pL
D
Q
q
qL
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2010Capitolo 5
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Vantaggi della concorrenza perfetta
  • Il prezzo è uguale al costo marginale
  • Nel lungo periodo le imprese ottengono solo
    profitti normali ? il prezzo è al livello minimo
    possibile
  • Le imprese inefficienti saranno costrette a
    lasciare il mercato

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2010Capitolo 5
10
Cosa succede quando sul mercato opera una sola
impresa?
Si ha monopolio quando nellindustria opera una
sola impresa (anche se i confini di industria
possono essere arbitrari). Affinché unimpresa
mantenga la propria posizione di monopolista ci
devono essere barriere allentrata
sufficientemente elevate.
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2010Capitolo 5
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Barriere allentrata
  • Possono assumere forme diverse
  • Economie di scala
  • Economie di rete
  • Economie di varietà
  • Differenziazione del prodotto e fedeltà alla
    marca
  • Costi inferiori per limpresa già esistente
  • Proprietà o controllo di importanti fattori di
    produzione oppure delle reti di vendita al
    dettaglio o allingrosso
  • Protezione legale
  • Fusioni e acquisizioni
  • Tattiche aggressive
  • queste ultime si basano su una minaccia
    credibile di comportamento aggressivo da parte
    del monopolista

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2010Capitolo 5
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Equilibrio in monopolio
La curva di domanda dellimpresa coincide con la
domanda di mercato ? variando la quantità offerta
limpresa è in grado di influenzare il prezzo La
condizione di massimo profitto è
RMGCMG Lextraprofitto (area tratteggiata) è
tanto più elevato quanto meno elastica è la
domanda
p
CMG
CME
pm
RMG
D
Q
Qm
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2010Capitolo 5
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Un confronto tra concorrenza e monopolio
  • Confronto tra equilibrio in unindustria
    monopolista e in una perfettamente concorrenziale
    (assumendo che abbiano le stesse configurazioni
    di costo)
  • nel breve periodo in concorrenza perfetta si
    produce un bene in quantità maggiore e a un
    prezzo inferiore
  • nel lungo periodo in concorrenza perfetta i
    prezzi sono al livello minimo possibile

p
CMG
pm
pc
RMG
D
Q
Qm
Qc
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2010Capitolo 5
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Un confronto tra concorrenza e monopolio
  • È probabile che le configurazioni di costo in
    concorrenza perfetta e in monopolio non siano
    uguali
  • I costi in monopolio possono essere superiori per
    via della protezione derivante dalle barriere
    allentrata che non incentiva allefficienza
  • I costi potrebbero essere superiori in
    concorrenza perfetta se il monopolista fosse in
    grado di sfruttare le economie di scala

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2010Capitolo 5
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Mercati contendibili
Lesistenza di una minaccia di concorrenza ha un
effetto simile alla concorrenza effettiva e
influenza la determinazione del prezzo e della
quantità di equilibrio
Un mercato è perfettamente contendibile quando i
costi di entrata e di uscita sono nulli
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2010Capitolo 5
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Le ipotesi della concorrenza monopolistica
  1. Esiste un numero piuttosto elevato di imprese
  2. Esiste libertà di entrata
  3. Cè differenziazione del prodotto

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2010Capitolo 5
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Equilibrio di breve periodo
La condizione di massimo profitto è
RMGCMG Lextraprofitto (area tratteggiata) è
tanto più elevato quanto meno elastica è la
domanda ? unimpresa con un prodotto molto
differenziato può conseguire elevati
extraprofitti nel breve periodo
p
CMG
CME
RMG
pB
Q
QB
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2010Capitolo 5
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Equilibrio di lungo periodo
Lesistenza di extraprofitti incoraggia lentrata
di nuove imprese nellindustria In questo modo la
domanda delle imprese già esistenti si riduce
fino allazzeramento degli extraprofitti (cioè
fino a quando la domanda non è tangente al costo
medio)
CMGLP
p
CMELP
pB
pL
RMG
Q
QL
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2010Capitolo 5
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Concorrenza non di prezzo
  • In pratica le imprese che operano in concorrenza
    monopolistica non si limitano a fissare il prezzo
    e loutput, ma prendono decisioni anche su altre
    variabili
  • Sviluppo del prodotto offrire un prodotto
    differenziato da quelli dei concorrenti, quindi
    un bene caratterizzato da bassa elasticità
  • Pubblicità una pubblicità efficace provoca un
    aumento della domanda e la rende più anelastica

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2010Capitolo 5
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Un confronto tra concorrenza monopolistica e
concorrenza perfetta
  • Confronto tra equilibrio di lungo periodo in
    unindustria in concorrenza monopolistica e in
    una perfettamente concorrenziale (assumendo che
    abbiano le stesse configurazioni di costo)
  • in concorrenza monopolistica si produce un bene
    in quantità minore e a un prezzo superiore (le
    imprese hanno un eccesso di capacità produttiva
    producendo di più subirebbero una perdita)
  • non viene minimizzato il CMELP

p
CMELP
pcpL
p2
pcmL
Q
q2
q1
Queste differenze si attenuano allaumentare
dellelasticità della domanda in concorrenza
monopolistica
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2010Capitolo 5
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Che cosa succede se poche imprese dominano il
mercato?
Si ha oligopolio quando poche imprese offrono un
prodotto
  • Vi sono diversi tipi di oligopolio e diversi
    comportamenti delle imprese oligopoliste
  • Le imprese possono offrire un prodotto omogeneo
    oppure differenziato
  • Le imprese possono colludere oppure competere

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2010Capitolo 5
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Le caratteristiche delloligopolio
  • Interdipendenza strategica tra le imprese
  • Presenza di barriere allentrata

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2010Capitolo 5
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Loligopolio collusivo
Le imprese oligopoliste saranno tentate di
accordarsi sui prezzi, sulle quote di mercato,
ecc. per ridurre il grado di incertezza
dellindustria ? in questo modo esse cercano di
evitare una possibile concorrenza di prezzo e la
pubblicità comparativa, e quindi il rischio di
una riduzione dei profitti
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2010Capitolo 5
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Cartello
Un accordo collusivo formale è noto come
cartello. Le imprese partecipanti costituiscono
una sorta di monopolio esse si accordano e
fissano un prezzo per massimizzare i profitti
congiunti. Quindi si spartiscono il mercato
tramite lassegnazione di quote (la cui somma non
può superare q1)
p
CMGcartello
dato dalla somma dei costi marginali dei
componenti
p1
Dindustria
RMGindustria
q
q1
In molti paesi i cartelli sono illegali. Le
imprese allora possono colludere in modo tacito
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2010Capitolo 5
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Collusione tacita
  • Vi sono diverse forme di collusione tacita
  • Leadership di prezzo dellimpresa dominante
  • Leadership di prezzo dellimpresa barometro
  • Fissazione del prezzo in base al costo medio
  • Esistenza di un prezzo di riferimento

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2010Capitolo 5
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Fattori che favoriscono la collusione
  • Ci sono poche imprese
  • I costi e le tecniche di produzione
    nellindustria sono note
  • Le imprese hanno costi e tecniche di produzione
    simili
  • Le imprese producono beni simili
  • Cè unimpresa dominante
  • Ci sono barriere allentrata
  • Il mercato è stabile
  • Non ci sono leggi contrarie alla collusione

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Oligopolio non collusivo
  • Se non è possibile colludere si potrebbe
    verificare una concorrenza di prezzo
  • Anche se cè collusione ci sarà la tentazione di
    rompere laccordo riducendo il prezzo per vendere
    oltre la quota assegnata
  • In questo caso si può scatenare la reazione
    delle altre imprese e innescare di conseguenza
    una guerra di prezzo

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2010Capitolo 5
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La teoria dei giochi
Studia con approccio formale linterazione
strategica tra due o più soggetti
Applicando il famoso concetto di equilibrio di
Nash ciascuna impresa può individuare la
strategia migliore data una congettura razionale
sul comportamento delle imprese rivali
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino,
2010Capitolo 5
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La teoria dei giochi
Consideriamo il gioco rappresentato nella
tabella Sia X che Y possono fissare un prezzo
pari a 2 o a 1,80. Nella tabella sono riportati i
profitti conseguiti (payoffs) nelle due ipotesi
rispettivamente da Y e da X
pX pX
2 1,80
pY 2 10, 10 5, 12
pY 1,80 12, 5 8, 8
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2010Capitolo 5
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La teoria dei giochi
  • Cerchiamo di individuare per ciascuna impresa la
    strategia migliore data una congettura razionale
    sul comportamento della rivale
  • Strategia maximin massimizza il payoff minimo
  • nel nostro esempio entrambe le imprese
    decideranno di abbassare il prezzo a 1,80,
    ottenendo il payoff (8, 8)
  • Strategia maximax massimizza il payoff massimo
  • nel nostro esempio entrambe le imprese
    decideranno di abbassare il prezzo ottenendo il
    payoff (8, 8)
  • Entrambe le strategie conducono allo stesso
    risultato ? il payoff (8, 8) è detto equilibrio
    in strategie dominanti

Un equilibrio in strategie dominanti è anche un
equilibrio di Nash
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2010Capitolo 5
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La teoria dei giochi
Sarebbe stato possibile colludere per ottenere il
payoff (10, 10). Anche in questo caso per
entrambe le imprese ci sarebbe stato lincentivo
a tradire laccordo per ottenere un payoff
superiore
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino,
2010Capitolo 5
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Oligopolio non collusivo
Dal momento che cè interazione strategica, le
imprese devono utilizzare al meglio le
informazioni a loro disposizione sui rivali e
scegliere la strategia ottimale, quella che
consente loro di massimizzare il profitto A tal
fine esse formulano una congettura ragionevole
sulla strategia scelta dai rivali
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2010Capitolo 5
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Modello di Cournot
  • Considera un duopolio due imprese che producono
    un bene identico
  • Esse scelgono simultaneamente la quantità da
    offrire sul mercato limpresa A ipotizza che B
    produca qB1 e sceglierà la quantità qA1 (come
    indicato nella fig.)
  • Sulla base delle loro scelte unautorità che
    gestisce il mercato individua il prezzo di
    equilibrio

p
CMGA
DM
DA1
RMGA1
q
qB1
qA1
Nel duopolio di Cournot le imprese conseguono un
profitto positivo, anche se inferiore a quello di
monopolio
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Modello di Bertrand
Le imprese concorrono sul prezzo e non sulla
quantità prodotta
Se unimpresa fissa un prezzo superiore al costo
marginale, essa si attende che la rivale abbassi
il prezzo per catturare lintero mercato. Per
essere sicura di non perdere lintera clientela
allora essa deve praticare un prezzo pari al
costo marginale. La rivale troverà conveniente
fissare lo stesso prezzo ? le imprese si
ripartiscono il mercato in parti uguali e non
realizzano alcun extra-profitto
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2010Capitolo 5
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La curva di domanda a gomito
  • Anche in assenza di collusione i prezzi in
    oligopolio possono rimanere stabili
  • È probabile che abbassando il prezzo un
    oligopolista non guadagni quote di mercato perché
    i rivali faranno altrettanto nel timore di
    perdere clienti
  • Al contrario se alza il prezzo loligopolista
    perderà molti clienti dal momento che i suoi
    rivali non lo seguiranno per accaparrarsi parte
    della sua quota di mercato

p
p1
D
q
q1
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2010Capitolo 5
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Loligopolio e i consumatori
  • SVANTAGGI
  • Prezzi elevati
  • Può esservi un non pieno sfruttamento delle
    economie di scala
  • Maggiore ricorso alla pubblicità
  • VANTAGGI
  • Lextraprofitto può essere usato per investire in
    ricerca e sviluppo
  • La concorrenza non di prezzo attraverso la
    differenziazione di prodotto consente una
    maggiore scelta per i consumatori

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In quali circostanze le imprese possono praticare
prezzi diversi a consumatori diversi?
  • Esistono tre tipi di discriminazione di prezzo
  • Discriminazione di primo grado
  • per ogni unità di bene venduto viene applicato
    al consumatore il suo prezzo di riserva
  • Discriminazione di secondo grado
  • ai consumatori vengono applicati prezzi diversi
    a seconda della quantità acquistata del bene
  • Discriminazione di terzo grado
  • a diverse categorie di consumatori vengono
    applicati prezzi diversi

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2010Capitolo 5
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Condizioni necessarie per praticare la
discriminazione di prezzo
  • Limpresa non deve essere price-taker
  • Non ci deve essere possibilità di arbitraggio

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2010Capitolo 5
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