Title: DOLORE
1DOLORE
- Sensazione spiacevole ed esperienza emotiva
negativa associata a un danno tissutale
potenziale o reale o comunque decritta in
rapporto a tale danno - International Association for Study of Pain
2VIE DI CONDUZIONE DEL DOLORE
- La nocicezione avviene attraverso
- Sistema afferente formato dai recettori, dalle
vie di conduzione centrali e dai centri di
integrazione e interpretazione - Sistema efferente che comprende le vie e i centri
del controllo endogeno del dolore diretto a
modulare limput algogeno.
3RECETTORI
- Sono le strutture periferiche nelle quali gli
stimoli meccanici, termici, chimici, ecc vengono
trasformati in potenziali dazione che poi
potranno essere avvertiti come dolorosi. - Recettori nocicettivi devono essere silenti in
assenza di dolore e avere una soglia di
ecitabilità più alta in modo da essere attivati
solo da stimoli dolorosi. - Meccanocettori sono attivati solo da stimoli di
tipo meccanico, e presenti solo sulla cute,
connessi con fibre afferenti A d. - Recettori polimodali sono attivati da stimoli di
varia natura, sono presenti sia sulla cute che
nei tessuti profondi e nei visceri e sono molto
sensibili alle variazioni del microambiente
biochimico. - Recettori viscerali del dolore sono coinvolti
anche nella regolazione riflessa delle funzioni
del viscere stesso.
4GENESI DEL DOLORE
- Sono coinvolte diverse sostanze come listamina,
le chinine, H ,radicali dellossigeno, sostanza
P e prostaglandine - I pot dazione originatisi nei recettori della
nocicezione raggiungono il valore soglia ed
entrano nelle vie di conduzione come dolore. Il
raggiungimento del valore soglia non dipende solo
dallintensità dello stimolo ma anche da fenomeni
di sommazione - Sommazione spaziale si verifica nei visceri dove
i recettori sono pochi e distanziati fra loro. - Sommazione temporale si verifica nei tessuti
dove uno stimolo singolo può essere innocuo, ma
se si prolunga nel tempo può diventare fortemente
algogeno.
5VIE AFFERENTI PERIFERICHE
- Limpulso algogeno decorre lungo le fibre nervose
il cui neurone è situato nel ganglio spinale o
nelle strutture ad esso corrispondenti dei nervi
cranici - Esistono fibre mieliniche e amieliniche la cui
velocità di conduzione è diversa.
6CARATTERISTICHE DELLE FIBRE NERVOSE
Tipo di fibra Funzione Diametro micron Velocità conduz. m/ sec
A a Propriocezione, moto 12-30 70-120
ß Tatto, pressione 5-12 30-70
? Motrici (fusi m.) 3-6 15-30
d Dolore, temperatura 2-5 12-30
B Pregangliari Sist.autonomo 0.5-2 3-15
C Dolore 0.4-1.2 0.5-2
7NERVI
- Raggruppamenti di fibre nervose periferiche
rivestiti da guaine che oppongono scarsa
resistenza alla diffusione degli anestetici
locali. - Confluiscono nei gangli spinali e da questi nelle
radici spinali posteriori secondo una
distribuzione metamerica. - Il dolore somatico decorre dai nervi somatici
attarverso i gangli spinali - Il dolore viscerale decorre attraverso i gangli
simpatici paravertebrali attraverso il ramo
comunicante bianco per raggiungere il corpo
neuronale sito nel ganglio spinale.
8VIA SPINOTALAMICA
- Le fibre afferenti della sensibilità dolorosa si
incrociano a livello metamerico e decorrono nel
settore anterolaterale, controlaterale del
midollo spinale - Questa via termina nel nucleo ventrale
posterolaterale del talamo (VIA LEMINISCALE) - Esiste anche una via extraleminiscale che entra
in contatto con i centri reticolari e limbici
responsabili dei riflessi suscitati dal dolore - Il talamo è la sede di integrazione ed
elaborazione delle sensazioni dolorose, per cui
lesioni vascolari del talamo provocano dolore
violento mal localizzato e di difficile
trattamento -
9CORTECCIA SOMATOSENSORIALE
- La corteccia della regione del giro postcentrale
attribuisce alle sensazioni la coscienza, il tono
affettivo e la localizzazione attraverso
integrazioni con il sistema limbico - La soppressione della coscienza del dolore lascia
integri il dolore stesso e tutte le sue
conseguenze riflesse
10VIA DISCENDENTE DI CONTROLLO DEL DOLORE
- Comprende una serie di sistemici neuronici e
biochimici diretti a ridurre limput algogeno,
comprende - Corteccia
- Sostanza grigia periacqueduttale mesencefalica
- Rafe magno
- E arriva
- Corna posteriori del midollo
- Nuclei del trigemino.
- I Neurotrasmettitori implicati sono
- Serotonina e adrenalina (infatti gli
antidepressivi che aumentano la biodisponibilità
di tali monoamine provocano analgesia e
potenziano gli anlgesici) - Oppiodi endogeni.
11PEPTIDI OPPIODI ENDOGENI
- Sono state identificate 3 famiglie
- Encefaline
- Endorfine
- Dinorfine
- Ogni famiglia deriva da un precursore
polipetidico diverso e rispettivamente - Proencefalina (proencefalina A)
- Prooppiomelanocortina (POMC da cui MSH, ACTH,
ß-lipotropina, ß-endorfina e ß-MSH) - Prodinorfina (proencefalina B)
12RECETTORI MU DEGLI OPPIOIDI
- Hanno unelevata affinità per la morfina, ma
legano anche alcuni oppiodi endogeni come la
ß-endorfina e le encefaline. Si dividono in µ1
situati a livello sovraspinale (analgesia) e µ2
situati anlivello spinale (stipsi e depressione
respiratoria). - La morfina e gli altri agonisti oppiodi
producono analgesia principalmente attraverso
linterazione con tali recettori. - La loro stimolazione è anche responsabile della
miosi e di una sensazione di benessere (euforia) -
13RECETTORI KAPPA DEGLI OPPIODI
- Hanno unelevata affinità per le endorfine
endogene. - La stimolazione dei K1 produce analgesia a
livello sopraspinale. - La stimolazione dei K3 produce invece miosi e
depressione respiratoria a partenza spinali - La stimolazione dei recettori K, invece
delleuforia determina effetti psicotomimetici
disforici (stati di disorientamento e/o
depersonalizzazione)
14RECETTORI DELTA
- Legano le encefaline
- Danno unanalgesia sia spinale che sopraspinale
- Legano sia gli agonisti che gli antagonisti degli
oppiodi
15SEMEIOLOGIA DEL DOLORE
- Dolore acuto E un dolore di breve durata che si
accompagna a tutta una serie di reazioni
difensive che talvolta sono di per se stesse
causa di danno e che tendono a compensare o ad
allontanare la causa del dolore stesso. - Dolore cronicoE un dolore di durata superiore a
2 mesi, caratterizzato dallesaurimento
progressivo di tutte le reazioni di difesa, e da
implicazioni psicologiche di tipo depressivo che
ipertrofizzano il dolore stesso e attenuano
sempre più i meccanismi di difesa.
16TIPI DI DOLORE 1
- Dolore somatico superficiale, proveniente dai
tegumenti, molto ben localizzato nello spazio e
nel tempo. Può assumere carattere di - - iperalgesia aumentata sensibilità a stimoli
- nocivi
- - ipoalgesia diminuita sensibilità a stimoli
- nocivi
- - anestesia assenza di sensibilità dolorifica
- - parestesia risposta sensitiva anomala a
stimoli non - nocivi
- - allodinia dolore provocato da stimoli
cutanei non nocivi
17TIPI DI DOLORE 2
- Dolore somatico profondo proviene dai muscoli,
tendini e articolazioni, modificato dai movimenti
e con caratteristiche di minor localizzazione
spazio-temporale rispetto al dolore superficiale - Dolore viscerale è la conseguenza di stimoli come
distenzione, stiramento e flogosi è avvertito in
profondità, mal descrivibile, mal localizzabile e
accompagnato da riflessi neurovegetativi - Dolore riferito è espressione somatica di un
dolore viscerale consistente di solito in dolore
muscolo-scheletrico con iperalgesia cutanea - Dolore centrale da lesioni talamiche o
mesencefaliche
18CARATTERI DEL DOLORE
- Il dolore può essere descritto
- Secondo la localizzazione
- Secondo levoluzione nel tempo e nellarco delle
24 ore - Secondo lintensità (scale)
- Secondo le caratteristiche (pulsante, gravativo,
lancinante, urente) - Secondo linterferenza con lattività e le
funzioni fisiologiche
19REAZIONI FISIOLOGICHE AL DOLORE
- Respiratorie (tachipnea, polipnea, o ipovent)
- Cardiache (tachicardia, bradicardia)
- Circolatorie (ipertensione o vasocostrizione)
- Somatiche (contrazione della muscolatura )
- Renali (riduzione della diuresi da vasocostr)
- Viscerali (ipofunzione epatica,e riduz motilità
gastrointestinale) - Metaboliche (iperglicemia, iperpotassiemia,
acidosi metabolica) - Ormonali (iperincrezione di cortisolo, di
aldosterone, di catecolamine, di ADH)
20ANALGESIA FARMACOLOGICA
- Dolore moderatosomministrazioni distanziate tra
loro - Dolori intensi evitare le somministrazioni al
bisogno e sostituirle con somministrazioni a
tempi definiti
21TERAPIA DEL DOLORE
- FANS
- OPPIACEI
- ASSOCIAZIONI TRA FARMACI
- APPROCCIO PSICOLOGICO
22MORFINA caratteristiche
- Viene ricavata dalloppio che viene estratto
dalle capsule seminifere immature del papavero da
oppio, il Papaverum sonniferum - Agisce sui recettori µ degli oppiodi endogeni, ma
ad alte dosi possono agire anche sulle alter
classi recettoriali
23PROPRIETA FARMACOLOGICHE 1
- SNC
- Analgesia, molto selettiva, in quanto non si ha
alterazione delle altre modalità sensoriali. E
più efficace contro il dolore cronico, meno su
quello acuto. - - Induce linibizione del rilascio di
neurotrasmettitori, come la sost P - - Antagonizza gli effetti indotti dalla sost
P esogena. - Ipotalamo alterano i meccanismi che regolano la
temperatura (ipertermia) - Effetti neuroendocrini Blocca il rilascio del
GnRH e CRF. Aumenta il rilascio di prolattinain
seguito alla somministrazione cronica si sviluppa
tolleranza agli effetti della morfina sui fattori
di rilascio ipotalamico.
24PROPRIETA FARMACOLOGICHE 2
- Miosi è molto pronunciata e le puille a spillo
sono un segno patognomonico - Convulsioni per inibizione del rilascio di GABA
- Respirazione depressione, per riduzione della
sensibilità agli allanidride carbonica e per
depressione dei centri pontini e bulbari - Tosse. Depressione per azione sui centri bulbari
- Nausea ed emesi per attivazione dellarea
chemocettrice.
25PROPRIETA FARMACOLOGICHE 3
- Apparato cardiovascolare
- Dosi terapeutiche in pz in posizione supina non
creano nessun effetto, ma allassunzione della
posizione eretta si verificano ipotensione
ortostatica e sincope, per dilatazione
arteriolare - Cautela nei pz che hanno un volume ematico
diminuito, perché potrebbero aggravare uno stato
di shock.
26PROPRIETA FARMACOLOGICHE 4
- App gastroenterico
- Stomaco diminuisce la secrezione di acido
cloridrico, riduce la motilità gastrica - Intestino tenue. Diminuisce la secrezione biliare
intestinale e pancreatica, aumenta il tono della
muscolatura per le contrazioni non propulsive, ne
consegue un aumento dellassorbimento di acqua e
per le ridotte secrezioni aumenta la viscosità
intestinale. - Intestino crasso scomparsa delle onde
peristaltiche, con rallentamento che causa una
eccessiva disidratazione del materiale fecale,
tutto ciò insieme alla ridotta sensibilità al
normale stimolo sensitivo per il riflesso della
defecazione contribuisce alla stipsi indotta
dagli oppiodi - Vie biliari è responsabile di una contrazione
dello sfintere di Oddi e un aumento della
pressione nel coledoco.
27PROPRIETA FARMACOLOGICHE 5
- Uretere e vescica aumenta il tono e lampiezza
delle contrazioni delluretere, è in grado di
inibire il riflesso di svuotamento della vescica,
per cui a volte si rende necessaria la
cateterizzazione - Utero prolunga il travaglio del parto
- Cute arrossamento per vasodilatazione
28TOLLERANZA E DIPENDENZA PSICHICA
- E un effetto comune a tutti gli oppiodi,
probabilmente dovuto alla produzione di a.nitrico
o di NMDA - Nei casi in cui si instaura tolleranza è
necessario diminuire le dosi gradualmente per
evitare che insorga una sindrome da astinenza,
anche se in questo caso si avrà una riduzione del
controllo sul dolore.
29ASSORBIMENTO
- Prontamente assorbiti nel tratto
gastrointestinale, e anche rettale - Buon assorbimento attraverso le mucose per le
formulazioni più liposolubili - Buon assorbimento per via im, o sottocute
- Raggiungono un adeguato livello quando
somministrate per via intratecale o epidurale
30DISTRIBUZIONE E METABOLISMO ED ESCREZIONE
- Un terzo si lega alle proteine plasmatiche, e
solo una piccola parte di morfina attraversa la
BEE a differenza degli altri oppiodi più
liposolubili - La via principale del metabolismo è la
glicuronoconiugazione, con produzione di
metaboliti sia attivi che inattivi - Viene eliminata per filtrazione glomerulare
sottoforma di morfina-3-glicuronide.
31CODEINA
- Ha unelevat efficacia quando somministrata per
via orale forse perché subisce meno leffetto di
primo passaggio epatico - Ha una scarsa affinità per i recettori oppiodi e
la sua azione analgesica dipende dalla
conversione in morfina - Ha elevato potere antitussigeno.
32EFFETTI COLLATERALI
- Depressione respiratoria ( attenzione nei pz con
problemi respiratori) - Nausea, vomito
- Vertigini
- Disforia
- Stipsi
- Aumento di pressione nelle vie biliari, inoltre
poiché tutti gli oppiodi vengono metabolizzati a
livello epatico, bisogna usarli con cautela nei
sogg con gravi epatopatie - Reazioni allergiche, manifestantesi con prurito e
orticaria - Ritenzione urinaria
- Ipotensione
33INTERAZIONI
- Antidepressivi triciclici, fenotiazine per
eccessivo effetto deprimente - Antistaminici,, aumentano gli effetti analgesici
degli oppiodi - FANS, hanno sinergismo con gli oppiodi
34INTOSSICAZIONE ACUTA DA OPPIODI
- Stato di stupore o coma profondo
- Riduzione della frequenza respiratoria (2-4 atti
al min) - Riduzione della pressione arteriosa fino allo
shock - Pupille simmetriche e puntiformi
- Muscolatura scheletrica è flaccida, la mandibola
è rilassata e la lingua si può retroflettere
andando ad ostruire le vie respiratorie - Edema polmonarenon cardiogeno
- Lanalisi delle urine e del contenuto gastrico
possono essere utili nella formulazione della
diagnosi anche se sono disponibili troppo tardi
per apoter essere utili nellapprontare una
terapia adeguata.
35TRATTAMENTO DELLINTOSSICAZIONE
- Liberare le vie respiratorie e assicurare
unadeguata ventilazione - Uso dellantagonista naloxone tuttavia deve
essere usato con cautela per evitare la comparsa
di una sindrome da astinenza, pe rcui si
consiglia di diluire la dose standard di naloxone
e somministrarla molto lentamente - Luso del naloxone è utile anche nel trattamento
di forme miste.
36OPPIODI AGONISTI/ ANTAGONISTI E ANTAGONISTI
PARZIALI
- Differiscono dalla morfina in quanto non sono
agonisti pieni di tutti i recettori - Nalorfina, ciclazocine e nalbufina sono
antagonisti dei recettori mu, ma svolgono la loro
azione analgesica come agonisti dei recettori K - Pentazocina si comporta da debole antagonista o
agonista parziale per il recettore mu, mentre
mantiene la propria attività di agonista sui
recettori K - La brupenorfina è invece un agonista parziale dei
recettori mu
37USI CLINICI DELLA PENTAZOCINA
- La pentazocina si usa neldolore cronico severo, e
soprattutto nei sogg che hanno problemi di abuso
di farmaci, in quanto da meno tolleranza - La brupenorfina, sembra essere da 20 a 50 volte
più potente della morfina, si usa nel dolore
cronico e sembra essere molto utile come farmaco
di mantenimento nei sogg che fanno uso di
oppiodi, anche se tale uso non è stato ancora
approvato.
38ALTRI FARMACI ANALGESICI
- Corticosteroidi
- Anti-epilettici
- Agonisti dei recettori per il GABA (baclofen)
- Decontratturanti muscolari
- Antidepressivi
39MODULAZIONE DEL DOLORE
- Prevede la modulazione della componente affettiva
e interpretativa del dolore, che talvolta può
richieder lintervento di uno psicoterapeuta - I farmaci che possono essere usati sono
- Ipnotici
- Derivati della fenotiazina, soprattutto nei pz in
stato maniacale in quanto inducono sonno e
aumentano lastenia - Benzodiazepine, per il loro effetto
ipnoinducente, e ansiolitico - Tranquillanti maggiori (aloperidolo)
- Antipsicotici
- Antidepressivi che oltre alla loro azione sul
tono dellumore hanno anche unazione antalgica
propria (correlabile con la serotonina), che può
permetter di controllare sindromi disestesiche
(iperpatie, nevriti) e di potenziare lazione
degli anlgesici.