Title: La centrale di sterilizzazione
1La centrale di sterilizzazione
- Il punto di vista della Direzione Medica
Paolo Fusaroli
2Il governo della centrale di sterilizzazione
- Le competenze (necessarie per la gestione del
rischio biologico e infettivo) - Le responsabilità legali(chi risponde in caso di
dannoal paziente)
3Competenze del responsabile
- Cerchiamo di definire le caratteristiche del
dirigente responsabile della gestione del rischio
(infettivo e biologico) legato al processo di
sterilizzazione - Dalle competenze da possedere e dalle
responsabilità , si individua il percorso
formativo necessario e quindi la posizione
organizzativa-professionale
41 - competenza in materia di rischio
biologicoRESPONSABILITA NELLA GESTIONE DEL
RISCHIO (626/94 e suc.81/08)
- la responsabilità della protezione collettiva da
agenti biologici per gli operatori che svolgono
mansioni attinenti il processo di sterilizzazione - La responsabilità nella predisposizione dei
protocolli di gestione del rischio (che deve
applicare il responsabile del processo di
sterilizzazione)
è attribuita al datore di lavoro e ad un suo
incaricato (che si occupa della valutazione dei
rischi, delle misure di prevenzione-protezione e
della stesura del documento di sicurezza) nonché
ai dirigenti coinvolti ed ai preposti.
5OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
- effettua la valutazione del rischio tenendo conto
di tutte le informazioni disponibili sulle
caratteristiche degli agenti biologici e delle
modalità lavorative - adotta le misure protettive e preventive in
relazione al rischio di esposizione, realizzando
quelle che ancora necessitano - effettua nuovamente la valutazione del rischio in
occasione di modifiche significative
dellattività lavorativa e qualora siano passati
tre anni dallultima effettuata - se la valutazione ha messo in evidenza un rischio
per la salute o la sicurezza dei lavoratori,
adotta misure tecniche, organizzative e
procedurali idonee per evitare ogni esposizione
degli stessi ad agenti biologici, nonché misure
igieniche
6OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
- adotta misure specifiche per le strutture
sanitarie e veterinarie, per i laboratori e gli
stabulari, per i processi industriali - adotta specifiche misure per lemergenza in caso
di incidenti che possono provocare la dispersione
nellambiente di agenti biologici di gruppo 2, 3
o 4 - gruppo 1 agente che presenta poche probabilitÃ
di causare malattie in soggetti umani - gruppo 2 agente che può causare malattie in
soggetti umani e costituire un rischio per i
lavoratori è poco probabile che si propaghi
nella comunità sono di norma disponibili
efficaci misure profilattiche o terapeutiche - gruppo 3 agente che può causare malattie gravi
in soggetti umani e costituisce un serio rischio
per i lavoratori può propagarsi nella comunitÃ
ma di norma sono disponibili efficaci misure
profilattiche o terapeutiche - gruppo 4 agente che può causare malattie gravi
in soggetti umani e costituisce un serio rischio
per i lavoratori può presentare un elevato
rischio di propagazione nella comunità non sono
disponibili, di norma, efficaci misure
profilattiche o terapeutiche. - adotta misure idonee affinché i lavoratori e/o i
loro rappresentanti ricevano formazione
sufficientemente adeguata.
72 - competenza in materia di rischio
clinico(infettivo)
- Occorre fare unanalisi del rischio clinico
caratteristica della specifica applicazione nella
quale si espleta il servizio di ricondizionamento
dei dispositivi medici. - Questa analisi dei rischi ha come obiettivo la
definizione di quale parte dello strumentario
utilizzato può definirsi non critica, quale parte
può definirsi semicritica e quale invece deve
essere definita critica ( CDC Guideline for
Disinfection and Sterilization in Healthcare
Facilities, pp 10-12, 2008). - Tale classificazione non dipende solo dalle
caratteristiche intrinseche dello strumento ma
anche dal tipo di utilizzo che lo strumento deve
subire. Risulta quindi possibile che lo stesso
strumento chirurgico possa appartenere a più
classi di rischio per il solo fatto che si
prevede che debba essere utilizzato in
applicazioni diverse. Questo implica che il
medesimo strumento possa essere classificato,
nellambito dei dispositivi medici, in modo
DIVERSO in funzione dellimpiego specifico. - Una volta definita, in base ai criteri di cui
sopra, la classificazione dei DM utilizzati nella
specifica applicazione sanitaria, il responsabile
sanitario deve scegliere la tipologia di processo
di ricondizionamento da effettuare in proprio e,
di conseguenza, deve stabilire quali classi di
strumenti lo stesso processo potrà trattare in
proprio e quelle invece per le quali dovrÃ
provvedere diversamente.
82 - competenza in materia di rischio clinico
- La direttiva 93/42 CEE - Dispositivi Medici ha
come 1 Requisito - I dispositivi medici devono essere progettati e
fabbricati in modo che la loro utilizzazione non
comprometta lo stato clinico e la sicurezza dei
pazienti, né la sicurezza e la salute degli
utilizzatori ed eventualmente di terzi quando
siano utilizzati alle condizioni e per i fini
previsti, fermo restando che gli eventuali rischi
debbono essere di livello accettabile, tenuto
conto del beneficio apportato al paziente, e
compatibili con elevato livello di protezione
della salute e della sicurezza.
93 - competenza in igiene ediliziaREQUISITI
STRUTTURALI DELLA CENTRALE (DPR 37/97)
- Definizione delle aree nettamente separate
- una destinata al ricevimento e lavaggio,
- una al confezionamento ed alla sterilizzazione ed
infine, - una al deposito e alla distribuzione dei
materiali sterilizzati. - Definizione dei locali
- locali ricezione cernita pulizia
- locali ricomposizione kit, confezionamento,
sterilizzazione - filtro personale
- Air lock accesso deposito materiale sterile
- Locale materiale sterile
- Servizi igienici
- Locale per materiale sporco
- Definizione dei percorsi
- Il percorso deve essere progressivo dalla zona
sporca a quella più pulita, con bussole e filtri
104 - competenza in tecnologie sanitarieREQUISITI
TECNOLOGICI DELLA CENTRALE
- Apparecchiature di sterilizzazione (a vapore, ad
eto, a gas plasma, a immersione) - Termosaldatrici
- Apparecchi di lavaggio e disinfezione
(lavastrumenti ad ultrasuoni, termodisinfettatrici
, lavacarrelli) - Carrelli e contenitori per trasporto
- Tavoli luminosi per il controllo dei capi
- Scaffalature per lo stoccaggio della biancheria e
dei kit sterili
115 - competenza in igienePROGETTARE IL PROCESSO
DI RICONDIZIONAMENTOverificare i protocolli
operativi
- Raccolta
- Decontaminazionefase del processo di
ricondizionamento in grado di ridurre la carica
microbica ottenuto trattando con mezzi fisici o
chimici i substrati contaminati con materiale
organico. Ha lo scopo di ridurre i rischi di
infezione per loperatore durante la
manipolazione e non compromettere il passaggio
successivo di lavaggio e disinfezione. - Pulizia (15883-1)
- Fase di sciacquo
- Lavaggiofase del processo di ricondizionamento
che permettere la rimozione degli agenti
contaminanti dalle superfici mediante azione
meccanica di un mezzo acquoso, con o senza
aggiunta di agenti chimici se necessario, nella
misura necessaria per gli ulteriori trattamenti e
per l'utilizzo successivo previsto. - Disinfezione (15883-1)fase del processo di
ricondizionamento utilizzato per ridurre il
numero di microrganismi vitali su un prodotto a
un livello precedentemente specificato, come
appropriato per la sua ulteriore manipolazione o
utilizzo. - Risciacquo (15883-1)
- Asciugatura (15883-1)
- Controllo e Manutenzione
- Confezionamentofase del processo di
ricondizionamento che prevede linserimento del
kit allinterno del sistema barriera sterile
(imballaggio SBS).Sistema barriera sterile
imballaggio minimo che impedisce lingresso dei
microorganismi e consente la presentazione
asettica del prodotto al sito dimpiego (punto
3.22 11607-1) - SterilizzazioneProcesso convalidato impiegato
per rendere un dispositivo medico privo di
microrganismi vitali (17665-1). - Imballaggio protettivoconfigurazione dei
materiali progettata per impedire il
danneggiamento del sistema barriera sterile e dei
suoi contenuti.
126 - competenze in organizzazione dei servizi
sanitari
Le procedure stanno ai processi come I
protocolli stanno alle attivitÃ
13IL DIRIGENTE DEVE
- Attivare
- Monitorare
- Migliorare
- Le procedure di gestione del rischio
14UNI EN ISO 134852003basata sulla EN ISO
90012000
Dispositivi medici Sistemi di gestione della
qualità Requisiti per scopi regolamentari
La norma specifica i requisiti per i sistemi di
gestione della qualità che permettono ad una
organizzazione di dimostrare la sua capacità di
fornire dispositivi medici e relativi servizi che
siano conformi ai requisiti dei clienti e ai
requisiti regolamentari applicabili a tali
dispositivi medici.
15D.lgsl. n. 46 del 1997
- dispositivo medico è
- uno strumento
- un apparecchio
- un impianto
- una sostanza
- o altro prodotto
- usato da solo o in combinazione, compreso il
software informatico impiegato per il corretto
funzionamento, e destinato dal fabbricante ad
essere impiegato nelluomo a scopo di - diagnosi, prevenzione, controllo, terapia, o
attenuazione di una malattia - diagnosi, controllo, terapia, attenuazione o
compensazione di una ferita o di un handicap - studio, sostituzione o modifica dellanatomia o
di un processo fisiologico - intervento sul concepimento
- purchè non eserciti lazione principale nel o sul
corpo umano, cui è destinato, con mezzi
farmacologici o immunologici, né mediante
processo metabolico, ma la cui funzione possa
essere coadiuvata da tali mezzi.
16Il responsabile sanitario della struttura
- ove viene utilizzato il DM, deve definire il
livello di decontaminazione necessario attraverso
una appropriata analisi del rischio (es.scadenze) - Deve definire le procedure di ricondizionamento
17Approccio per processi
- La norma internazionale 13485 si basa su un
approccio per processi al sistema di gestione per
la qualità . - Un'attività che riceve elementi in ingresso e
li trasforma in elementi in uscita può essere
considerata come un processo. - Un'organizzazione, per funzionare
efficacemente, deve individuare e gestire
numerosi processi collegati tra di loro. - Spesso l'elemento in uscita da un processo
costituisce direttamente l'elemento in ingresso
per uno successivo. - L'applicazione di un sistema di processi
nell'ambito di unorganizzazione, unitamente
all'identificazione e alle interazioni di questi
processi nonché alla loro gestione, viene
denominata "approccio per processi".
18Applicazione
Tutti i requisiti della norma internazionale
13485 sono specifici per le organizzazioni
fornitrici di dispositivi medici, a prescindere
dal tipo o dalla dimensione dellorganizzazione
stessa.
19SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
- L'organizzazione deve
- identificare i processi necessari per il sistema
di gestione per la qualità e la loro applicazione
nell'ambito di tutta l'organizzazione - stabilire la sequenza e le interazioni tra questi
processi, - stabilire i criteri ed i metodi necessari per
assicurare l'efficace funzionamento e l'efficace
controllo di questi processi, - assicurare la disponibilità delle risorse e delle
informazioni necessarie per supportare il
funzionamento e il monitoraggio di questi
processi, - monitorare, misurare ed analizzare questi
processi, e - attuare le azioni necessarie per conseguire i
risultati pianificati e mantenere lefficacia di
questi processi.
20Manuale della qualitÃ
- L'organizzazione deve preparare e tenere
aggiornato un manuale della qualità che includa - lo scopo e il campo di applicazione del sistema
di gestione per la qualità , compresi dettagli
sulle eventuali esclusioni e/o mancata
applicazione e le relative giustificazioni - le procedure documentate predisposte per il
sistema di gestione per la qualità o i
riferimenti alle stesse, e - una descrizione delle interazioni tra i processi
del sistema di gestione per la qualità . - Il manuale della qualità deve evidenziare la
struttura della documentazione utilizzata nel
sistema per la gestione della qualità .
21Controllo dei documenti(responsabilità in
vigilando)
- I documenti richiesti dal sistema di gestione per
la qualità devono essere controllati. - Le registrazioni sono un tipo particolare di
documenti devono essere predisposte e conservate
per fornire evidenza della conformità ai
requisiti e dell'efficace funzionamento del
sistema di gestione per la qualità . - Le registrazioni devono rimanere leggibili,
facilmente identificabili e rintracciabili. - Deve essere predisposta una procedura documentata
per stabilire le modalità necessarie per
l'identificazione, l'archiviazione, la
protezione, la reperibilità , la definizione della
durata di conservazione e le modalità di
eliminazione delle registrazioni. - Lorganizzazione deve conservare le
registrazioni per un periodo di tempo almeno
equivalente alla vita del dispositivo medico come
definito dallorganizzazione, ma non meno di due
anni dalla data di emissione del prodotto da
parte dellorganizzazione o come specificato dai
pertinenti requisiti regolamentari.
22RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE
- Impegno della direzionedeve fornire evidenza del
suo impegno nello sviluppo e nella messa in atto
del sistema di gestione per la qualità e nel
mantenimento della sua efficacia - Attenzione focalizzata al cliente
- Politica per la qualità sia appropriata agli
scopi dell'organizzazione, includa l'impegno al
soddisfacimento dei requisiti ed al mantenimento
dellefficacia del sistema di gestione per la
qualità , preveda un quadro strutturale per
definire e riesaminare gli obiettivi per la
qualità , sia comunicata e compresa all'interno
dell'organizzazione, e sia riesaminata per
accertarne la continua idoneità - Pianificazionestabilire gli obiettivi per la
qualità , compresi quelli necessari per soddisfare
i requisiti dei prodotti. Gli obiettivi per la
qualità devono essere misurabili e coerenti con
la politica per la qualità , va conservata
l'integrità del sistema di gestione per la
qualità quando sono pianificate ed attuate
modifiche al sistema stesso
23Messa a disposizione delle risorse
- L'organizzazione deve individuare e rendere
disponibili le risorse necessarie per - attuare il sistema di gestione per la qualità e
mantenerne lefficacia, e - ottemperare ai requisiti regolamentari e del
cliente.
24Risorse umane
Il personale che esegue attività che influenzano
la qualità del prodotto deve essere competente
sulla base di un adeguato grado di istruzione,
addestramento, abilità ed esperienza
25Competenza, consapevolezza e addestramento
- L'organizzazione deve
- definire la competenza necessaria per il
personale che svolge attività che influenzano la
qualità del prodotto, - fornire addestramento o intraprendere altre
azioni per soddisfare queste esigenze, - valutare l'efficacia delle azioni intraprese,
- assicurare che il suo personale sia consapevole
della rilevanza e dellimportanza delle proprie
attività e di come esse contribuiscono al
raggiungimento degli obiettivi per la qualità , e - conservare appropriate registrazioni sul grado di
istruzione, sull'addestramento, sullabilità e
sull'esperienza del personale
26Infrastrutture
- Lorganizzazione deve definire, predisporre e
mantenere le infrastrutture necessarie per
ottenere la conformità ai requisiti del prodotto.
Linfrastruttura comprende, secondo i casi - edifici, spazi di lavoro e servizi connessi,
- attrezzature di processo (sia hardware che
software), e - servizi di supporto (quali trasporti e
comunicazione). - L'organizzazione deve stabilire requisiti
documentati per le attività di mantenimento,
inclusa la loro frequenza, quando tali attività ,
o la loro mancanza, possono incidere sulla
qualità del prodotto. Le registrazioni di tale
mantenimento devono essere conservate
27Progettazione e sviluppo
- Pianificazione della progettazione e dello
sviluppo - Lorganizzazione deve predisporre procedure
documentate per la progettazione e lo
sviluppo.L'organizzazione deve pianificare e
tenere sotto controllo la progettazione e lo
sviluppo del prodotto.
28Produzione ed erogazione di servizi
- Convalida dei processi di produzione e di
erogazione dei servizi - L'organizzazione deve convalidare tutti i
processi produttivi e di erogazione di servizi il
cui risultato finale non possa essere verificato
da successive attività di monitoraggio o di
misurazione. Rientrano in questo ambito quei
processi per i quali le eventuali carenze possono
evidenziarsi solo dopo che il prodotto viene
utilizzato o il servizio viene erogato. La
convalida deve dimostrare la capacità di questi
processi di conseguire i risultati pianificati. - Per questi processi l'organizzazione deve dare
disposizioni, ove applicabili, in merito - ai criteri definiti per il riesame e
l'approvazione dei processi, - all'approvazione di apparecchiature e alla
qualificazione del personale, - all'uso di metodi e di procedure definite,
- ai requisiti per le registrazioni
- alla riconvalida.
- Lorganizzazione deve predisporre procedure
documentate per la convalida dellapplicazione
del software per computer (e delle modifiche a
tale software e/o alla sua applicazione) per la
produzione e lerogazione del servizio che incide
sulla capacità del prodotto di essere conforme ai
requisiti specificati. Tali applicazioni software
devono essere convalidate prima delluso
iniziale. Le registrazioni della convalida devono
essere conservate. - Requisiti particolari per i dispositivi medici
sterili.Lorganizzazione deve stabilire
procedure documentate per la convalida dei
processi di sterilizzazione. I processi di
sterilizzazione devono essere convalidati prima
delluso iniziale. Le registrazioni della
convalida di ciascun processo di sterilizzazione
devono essere conservate
29Produzione ed erogazione di servizi
- Identificazione e rintracciabilità -
IdentificazioneL'organizzazione deve
identificare il prodotto con mezzi adeguati lungo
tutte le fasi per la realizzazione del prodotto e
deve stabilire procedure documentate per tale
identificazione del prodotto- Rintracciabilità L
organizzazione deve predisporre procedure
documentate per la rintracciabilità . - Proprietà del cliente
- Conservazione dei prodottiLorganizzazione deve
stabilire procedure documentate o istruzioni di
lavoro documentate per mantenere inalterata la
conformità dei prodotti durante le lavorazioni
interne e fino alla consegna alla destinazione
prevista.
30Controllo dei dispositivi di monitoraggio e di
misurazione
- L'organizzazione deve individuare i monitoraggi e
le misurazioni che vanno effettuati nonchè i
dispositivi di monitoraggio e di misurazione
necessari a fornire evidenza della conformità dei
prodotti ai requisiti determinati
31Quali requisiticompetenze specifiche in materia
di
- Rischio (biologico, chimico, )
- Rischio clinico (infettivo, )
- Igiene edilizia
- Tecnologie sanitarie
- Igiene (disinfezione, sterilizzazione, )
- Organizzazione dei servizi sanitari
32Profilo di responsabilità del dirigente
- Un aspetto di grande importanza, nel concetto
della sterilizzazione sono gli aspetti giuridici
e medico legali, relativi alle responsabilitÃ
professionali. - Il D.lgs 626/94 e dlgs 81/08 titolo X, prescrive
le misure da adottare per la salvaguardia della
salute e della sicurezza dei lavoratori. Tale
disciplina è però volta anche a tutelare i terzi
che vengono in contatto con lambiente di lavoro
cioè i pazienti, visitatori, ecc... Il mancato
rispetto degli obblighi di valutazione dei rischi
e adozione delle conseguenti misure di sicurezza
configura una condotta negligente del dirigente
con obbligo per lo stesso di risarcire il danno.
Lomessa valutazione dei rischi, adozione delle
misure di sicurezza o predisposizione del
relativo documento comporta poi sanzioni penali
e/o amministrative.
33Profilo di responsabilità del dirigente
- In tema di rischio da agenti biologici, lart.
271 co. 4 dispone che il medico debba adottare
tutte quelle misure di sicurezza volte ad evitare
contaminazioni da agenti biologici, a meno che ne
dimostri la non necessarietà . Tale norma comporta
rilevanti conseguenze in materia di onere
probatorio. Ed infatti, al giudice sarÃ
sufficiente, al fine di configurare la
responsabilità del medico, ritenere la
necessarietà delle misure non adottate, mentre
spetterà al sanitario la prova liberatoria di
aver diligentemente valutato i rischi e di aver
adottato tutte le misure di sicurezza necessarie.
Alla luce del principio sancito dal D.Lgs 81,
secondo il quale devono adottarsi le misure di
sicurezza tecnicamente e scientificamente più
evolute, si ritiene che ovunque si svolga
attività di sterilizzazione debbano essere
presenti tecnologie di ultima generazione e di
tutti i dispositivi per poter attuare
correttamente tutte le procedure relative al
ciclo di sterilizzazione.
34Profilo di responsabilitÃ
Nel caso lo strumento utilizzato arrechi un danno
al paziente perché poco adeguato rispetto ad
altri o perché non opportunamente sterilizzato,
lesercente la professione sanitaria può
incorrere in un procedimento giudiziario che
abbia il fine di stabilire uneventuale
responsabilità professionale. Per responsabilitÃ
professionale sintende lattitudine che ha un
professionista a rispondere in sede penale o
civile di un danno arrecato alla persona,
conseguente ad un suocomportamento illecito
dolosoo colposo, in occasione di lavoro
35Profilo di responsabilità del medico - le sanzioni
La mancata adozione di tutte le misure tecniche,
organizzative e procedurali necessarie per
evitare infezioni crociate è sanzionata con
larresto da 3 a 6 mesi o con lammenda da 2.500
a 6.400 euro.
La rimozione od omissione dolosa di cautele
contro infortuni sul lavoro comporta la
reclusione da sei mesi a cinque anni che aumenta
da tre a dieci anni se dal fatto deriva un
disastro o un infortunio (art. 437 c.p.).
36conclusioni
- Nellambito delligiene ospedaliera, la
sterilizzazione è uno degli elementi cardine
nella prevenzione delle infezioni. Ne consegue
che, per un corretto approccio alla prevenzione
delle infezioni legate allutilizzo di
dispositivi medici, è importante disporre delle
risorse e degli strumenti necessari, ma,
soprattutto, è importante che tutte le figure
professionali (medico di direzione, infermiere
responsabile di centrale, operatori di centrale,
personale degli uffici tecnici, ecc), coinvolte
nel processo siano consapevoli dei rischi insiti
nel processo stesso e rispettino, con
atteggiamenti corretti le raccomandazioni e le
procedure aziendali formulate per raggiungere il
più alto livello qualitativo possibile.
37Il caso
In sala operatoria di otorinolaringoiatria,
allapertura di un container di ferri chirurgici,
la ferrista segnala lassenza del filtro dotato
dindicatore chimico.
38Siamo di fronte ad una non conformità cosa fare ?
- Chiedere al coordinatore di centrale
- Chiedere al coordinatore responsabile dei gruppi
operatori e sterilizzazione - Chiedere al Direttore Sanitario o suo delegato
- Chiedere al chirurgo 1 operatore
39Si è proceduto
- Viene coinvolto il coordinatore di centrale e il
primo operatore chirurgo. Il coordinatore
conferma lavvenuta sterilizzazione, ma non
garantisce il mantenimento della sterilità e
pertanto propone di risterilizzare. - Il primo operatore chirurgo informato, decide di
procedere allutilizzo dei dispositivi medici, in
considerazione del fatto che - Il trasporto è avvenuto in modo protetto
(carrelli chiusi) - il paziente è anestetizzato,
- si esegue un intervento sul naso
- è possibile dare unadeguata copertura
antibiotica.