Il costo del lavoro - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

Il costo del lavoro

Description:

Il costo del lavoro Salvatore Nucci Decimomannu settembre 2006 Come si calcola ? Sommando i seguenti elementi: Retribuzione lorda Contributi previdenziali a carico ... – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:57
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 27
Provided by: Tore67
Category:
Tags: costo | del | lavoro | nero

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: Il costo del lavoro


1
Il costo del lavoro

  • Salvatore
    Nucci
  • Decimomannu settembre 2006

2
Come si calcola ?
  • Sommando i seguenti elementi
  • Retribuzione lorda
  • Contributi previdenziali a carico azienda
  • TFR
  • Ferie e tredicesima
  • Costo sicurezza lavoro
  • Costi formazione, aggiornamento, tutoraggio
  • Selezione personale
  • Consulenze
  • Benefit vari a favore dipendenti
  • eccetera

3
Perché si calcola ?
  • Formulare un preventivo
  • Determinare il costo di produzione e quindi il
    prezzo prodotto
  • Confronti con altre aziende - scostamenti

4
Migliorare il costo del lavoro
  • Incidendo sui rendimenti (assenteismo, incentivi,
    qualità e sicurezza sul lavoro, SA 8000,
    regolarizzazione contratto, formazione,
    tecnologie)
  • Abbattendo i costi (rigidità flessibilità del
    fattore lavoro)

5
Strumenti per abbattere i costi 1/3
  • Defiscalizzazione oneri sociali
  • Contributi in c/occupazione
  • Sgravi fiscali
  • Credito dimposta
  • Cuneo fiscale

6
Strumenti per abbattere i costi 2/3
  • Problematiche ed istituti Legge Biagi
  • Outsourcing
  • Delocalizzazione
  • Ex dipendenti con partita IVA

7
Strumenti per abbattere i costi 3/3(sistemi non
leciti e altre problematiche)
  • Lavoro nero
  • Caporalato
  • Taglio sicurezza sul lavoro
  • Morti bianche
  • Evasione contributiva

8
Defiscalizzazione oneri sociali
Si trasferiscono gli oneri sociali (INPS e INAIL)
sulla fiscalità generale. Come dire che i
contributi a carico dei datori di lavoro li
pagano i cittadini attraverso le imposte e le
tasse.
9
Contributi in c/occupazione(esempio)
La Regione Sardegna concede alle imprese
artigiane un contributo annuo in conto
occupazione per ogni soggetto assunto con
contratto di apprendistato.L'ammontare del
contributo è pari a euro 3615,20 per il primo
anno di attività, euro 2582,25 per il secondo,
euro 2065,83 per il terzo e euro 2582,25 per i
successivi se l'assunzione riguarda un disabile
l'importo del contributo è incrementato del 30.
Se il contratto di apprendistato viene
trasformato in contratto a tempo indeterminato il
contributo è concesso per ulteriori 2 anni nella
misura dell'anno che precede l'assunzione a tempo
indeterminato. Sono ammesse le domande delle
imprese che hanno proceduto all'assunzione di
apprendisti, con una media di ore lavorate non
inferiore alle 104 mensili, dopo lentrata in
vigore della legge.
In pratica, il contributo è un importo in danaro
accreditato sul conto del soggetto beneficiario
La legge, nel sito della Regione Sardegna
10
Credito dimposta bonus per nuove assunzioni
Per le aziende che incrementano la base
occupazionale è previsto un credito di imposta.
Il credito, a differenza del contributo in
c/occupazione, non viene incassato dal datore di
lavoro ma viene utilizzato per pagare meno
imposte.
Visita la pagina di Cittadino Lex
11
Sgravi fiscali
Meccanismo che consente di abbattere il carico
fiscale.
Per esempio, la finanziaria del 2001 prevedeva
gli sgravi fiscali per le imprese (soprattutto
per quelle di piccola e media dimensione e per
quelle localizzate nel Meridione) che
ammontavano complessivamente a circa 2.700
miliardi di lire nel triennio 2001-2003.
L'articolo 4 prevedeva la riduzione generalizzata
dell'IRPEG di due punti in tre anni nel 2001
l'aliquota passerà infatti dal 37 al 36, per
poi diminuire al 35 nel 2003.
12
Outsourcing
Assegnazione della gestione di determinate
attività o processi produttivi a imprese esterne,
al fine di concentrare le proprie risorse su
attività a maggior valore aggiunto e/o sul core
business. Deriva dalla contrazione di outside
resourcing, reperimento di risorse all'esterno.
In ambito museale l'affidamento ai privati della
gestione di determinati servizi (bookshop,
caffetteria, noleggio audioguide, biglietteria) è
un esempio di outsourcing.
vai alla fonte
13
Delocalizzazione
Pratica di trasferimento di attività dellimpresa
in aree geografiche diverse da quella della sede
organizzativa, con lobiettivo di ridurre i costi
dei fattori produttivi. Nel nostro caso, succede
che moltissime aziende trovano convenienza ad
investire in quelle aree dove sono minimi i
salari, i contributi da versare, la sicurezza sul
lavoro, la forza del sindacato.
visita la fonte
14
Ex dipendenti con partita IVA
Pratica non semprelecita di gestione del
personale. Il dipendente prende la partita IVA e
si mette in proprio fatturando ad un unico
cliente (lex datore di lavoro). Il lavoro
diventa flessibile, senza problemi a livello
sindacale, si risparmia sui contributi.
15
Cuneo fiscale
Il "cuneo fiscale" è la differenza fra i costi
sostenuti dall'imprenditore per l'assunzione di
un lavoratore (il salario più i contributi alla
sicurezza sociale) e il reddito del lavoratore
dopo le tasse e le indennità (il reddito
netto).In Italia il cuneo fiscale è determinato
sostanzialmente dai contributi previdenziali a
carico dell'imprenditore.
da Ecodiario da Lavoce.info
16
Lavoro nero
Sei un lavoratore in nero quando svolgi una
qualsiasi prestazione lavorativa, in qualunque
ambito (a meno che non sia unazienda familiare,
di volontariato o in stage) e sei privo di un
contratto di lavoro (o di un contratto per
fornire un servizio, per esempio se hai una
partita IVA). Non hai quindi una busta paga (o
non fornisci fattura), vieni pagato in contanti e
per le autorità risulti disoccupato. Il
lavoratore extra comunitario senza permesso di
soggiorno è un caso tipico di lavoro a nero,
proprio perché, fino a che la legge rimane quella
attuale, non è possibile anche volendo
assumerlo.
da Nolavoronero
17
Lavoro irregolare
Vi possono essere varie forme di lavoro
irregolare. Escludendo le attività illegali
(perché criminali o perché, per essere
esercitate, hanno bisogno di particolari
autorizzazioni, come la professione medica per
esempio) vi sono varie forme di lavoro
irregolare, in cui puoi ritrovarti coinvolto. Vi
è il cosiddetto lavoro grigio, cioè un lavoro
che formalmente è regolare, ma che contiene in sé
elementi di irregolarità un orario di lavoro
diverso (spesso ti fanno lavorare più ore di
quanto consentito per legge) una parte del
pagamento avviene fuori busta (cioè percepisci
un salario diverso da quello contrattuale, in più
o, spesso, anche in meno) si è inquadrati in un
modo (per esempio operaio generico o facchino)
diverso dalle mansioni che effettivamente svolgi
(sei in realtà un operaio specializzato o lavori
alla reception di un albergo).
da Nolavoronero
18
Caporalato
TEMPIO. Pulivano le stanze dei più prestigiosi
alberghi della Costa Smeralda, quelle che costano
quasi duemila euro a notte lavorando, in nero,
per cinque euro lora. Lo sfruttamento della
monodopera clandestina è costata cara a
Michelina Serreri finita in manette per
sfruttamento illegale di immigrati clandestini e
per caporalaggio, un reato introdotto di recente
nel nostro codice penale. La donna gestiva da
anni una impresa di pulizie intestata alla
figlia, stipulando contratti di affari con i
migliori alberghi e locali della Costa Smeralda,
non trascurando di assicurare le prestazioni
delle sue maestranze anche alle ville dei Vip, di
semplici turisti e uffici pubblici. La Impresa
2000, assieme al personale locale regolarmente
assicurato e retribuito, utilizzava anche 11
donne rumene (di età compresa dai 16 ai 28 anni)
entrate clandestinamente in Italia. Al personale
straniero la donna pagava 5,16 euro allora,
garantendo loro un alloggio (leggi larticolo su
La nuova Sardegna
Il sito Caporalato.it Lindagine di Fabrizio
Gatti per LEspresso
19
Sicurezza sul lavoro
  • Alcuni indirizzi on line
  • Sicurezzaonline.it
  • diario-prevenzione.it/
  • INAIL

20
SA 8000
La norma etica SA 8000
Il processo di globalizzazione dei mercati rende
sempre più difficile comprendere la complessità
della catena di fornitura In questo scenario il
consumatore finale è sempre meno tutelato sul
come vengono prodotti i beni
Fornitore
Cliente finale
Fornitore
Fornitore
Fornitore
Fornitore
Fornitore
Distributore
Fornitore
Fornitore
Fornitore
Fornitore
Fornitore
Fornitore
Fornitore
(segue)
21
SA 8000
La norma etica SA 8000
Con la certificazione SA 8000 i consumatori sono
informati sulla linea di condotta della Società
nei confronti dei lavoratori e dei fornitori
La norma SA 8000 riguarda otto temi chiave e la
loro gestione
  • 1. lavoro infantile
  • 2.  lavoro forzato
  • 3. salute e sicurezza in azienda
  • 4.  libertà di associazione e rappresentanza
    sindacale
  • 5.  discriminazioni
  • 6.   pratiche disciplinari
  • 7.  orario di lavoro
  • 8.  retribuzioni minime
  • Sistema di gestione

22
SA 8000
La norma etica SA 8000
Le aziende italiane certificate SA 8000 sono 75
con un alto tasso di crescita nellultimo anno
Coop Italia, ABB service srl,Honda Logistic, TNT
Global Express, Technogym, Porto Petroli di
Genova, Metamarketing, Granarolo, Nicoletti,
Fonte Il Sole 24 ore
23
SA 8000
SA 8000
(social accountability)
Questo nuovo standard internazionale di
certificazione riguarda il rispetto dei
diritti umani, il rispetto dei diritti dei
lavoratori,la tutela contro lo sfruttamento dei
minori,le garanzie di sicurezza e salubrità sul
posto di lavoro 
SA 8000 nasce dal CEPAA (Council of Economical
Priorities Accreditation Agency,
http//www.cepaa.org/ ), emanazione del CEP
(Council of Economic priorities), istituto
statunitense fondato nel 1969 per fornire agli
investitori ed ai consumatori, strumenti
informativi per analizzare le performance sociali
delle aziende.
http//www.bilanciosociale.it/sa.htm
l
24
SA 8000 - Maina Panettoni SpA 1/2
25
SA 8000 - Maina Panettoni SpA 2/2
http//www.mainapanettoni.com/
26
Morti bianche
Costruiscono case, scuole, ospedali, strade e
ponti, costruttori di pace che muoiono ogni
giorno, in silenzio,  in una guerra dimenticata
da tutti. Nel 2005 sono state 191 le vittime nei
cantieri edili italiani. E quanto afferma in una
nota la Fillea Cgil, riunita a Pesaro per la
seconda giornata del XVI Congresso Nazionale,
 che quotidianamente monitorizza sul sito
www.filleacgil.it gli infortuni mortali che si
verificano nel settore delle costruzioni. Questi
dati, sicuramente inferiori a quelli che
denuncerà lInal per il 2005,  non tengono conto
degli infortuni che passano sotto silenzio,
poichè i lavoratori colpiti spesso sono
irregolari .... (leggi larticolo on line)
altro articolo su Girodivite.it
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com