Title: Acuit
1Acuità Spaziale
2Acuità visiva
- Un riferimento nella valutazione delle capacità
visive è possibile grazie alle misure della
cosiddetta acuità spaziale - Costanti sono distanza e luminosità dellambiente
- Variabili le dimensioni della mira
- In definitiva si tratta di definire langolo
visuale sotteso dalle mire riconosciute - Lacuità visiva è la capacità di percepire un
dettaglio
3Minimo percettibile o rilevabile
- È un singolo punto o una linea
- Può avere
- -contrasto positivo
- figura chiara su sfondo scuro
- -contrasto negativo
- figura scura su sfondo chiaro
4Acuità morfoscopica
- Si intende la capacità di riconoscere una forma
tra un certo numero di possibili (es. lettere
dellalfabeto) - Oppure riconoscere un oggetto da pochi tratti o
indizi - Utile come valutazione qualitativa nella visione
dei bambini - È ottenuta usando come sfondo figure e simboli
5Acuità visiva di risoluzione Minimo angolo di
risoluzione (MAR)
- Si ottiene nel momento in cui il soggetto è in
grado di distinguere (discriminare, risolvere)
due oggetti differenti, ovvero una discontinuità - La più piccola distanza angolare alla quale due
punti o due linee possono ancora essere percepiti
distinti
6Minimo angolo di risoluzione (MAR)
7Acuità visiva di risoluzione
- Per convenzione questo angolo viene misurato in
minuti primi, cioè in sessantesimi di grado - Normalmente 2 punti vengono visti separati alla
distanza di 1 - La corrispondenza metrica è 1 10/10
- Quando il dettaglio sostiene 1 vedo 10/10
8Acuità visiva di risoluzione
- La figura tipica è rappresentata da un cerchio
con una rottura (Landolt) -
-
c
1 sostiene 10/10
C di Londolt
9Acuità di allineamento o di localizzazione
- Si ottiene quando si considera il minimo
spostamento spaziale percettibile tra due figure
allineate - Comprende anche
- Acuità di nonio o acuità di Vernier dove è
necessario allineare due indici lineari - Stereo acuità
- Acuità dinamica, quando la mira è in movimento
- Tilt capacità di apprezzare la corretta
verticalità di una linea
10Acuità di allineamento o di localizzazione
- Per vedere separati 2 punti mi ci vuole 1
- Per vedere separate 2 linee verticali 4/5
- Per vedere separate 2 linee orizzontali 20
11Leacutezze
12Ottotipi
Proiettore
Ottotipo retroilluminato
13Ottotipi
- Rappresentazione grafiche di lettere o simboli
per controllare la capacità visiva - La singola figura prende il nome di mira
- Le mire sono presentate con varie dimensioni per
valutare acuità inferiori o superiori alla
normale.
14Le mire
Simboli
Griglie e scacchiere
E di Albini di Snellen
Anelli di Landot
15Mire Simboli alfabetici e numeri
- Mire di gran lunga più usate anche se non
particolarmente consigliate - Le lettere non presentano unequivalente
visibilità , sia per la forma stessa, sia perché
il soggetto reagisce per esclusione - Il livello di difficoltà oscilla
- La rilevazione non è molto attendibile e
ripetibile - Utili nel controllo a breve distanza
16MireFigure e simboli
- Per la valutazione del bambino si ricorre
talvolta alle figure di animali o a oggetti - Non è considerato attendibile
17Mire Anelli o C di Landolt
- È la mira da risoluzione più comune e quella
considerata di riferimento in alcune norme di
standardizzazione e per la refrazione - Viene presentata in 4 o 8 orientamenti
- Non presenta i difetti tipici delle lettere
18Mire E di Snellen o di Albini
- Mira a forma di E maiuscola, posizionata con vari
orientamenti - Buona soluzione intermedia tra la praticità
dellalfabeto e lattendibilità delle mire da
risoluzione - Permette di interpretare lerrore nel caso
dellastigmatismo - Più difficile da memorizzare
19Mire E di Snellen o di Albini
- Utilizzabile con bambini non scolarizzati
- Lacuità risulta leggermente superiore
- Viene presentata in 4 orientamenti
20Mire Reticoli e scacchiere
- Sono le mire considerate preferibili, perché
possiedono un orientamento definito - Queste mire entrano in uso con i sistemi di
percezione del contrasto
21Dimensioni angolari
- Luso di dimensioni angolari permette di
considerare le due dimensioni, quella della
figura e quella della distanza di osservazione - La misura angolare varia proporzionalmente con la
distanza
22Unità c/gcicli per grado
- È di rado uso clinico ma utile nella
sperimentazione - Definisce il numero dei cicli
- (variazioni periodiche tra luminanza massima e
luminanza minima) che caratterizzano una figura
test - Tale caratteristica è detta frequenza spaziale ,
ossia quante volte si ripete lo stesso livello di
luminanza in una unità di spazio
23Cicli per grado
24Progressione
- Il limite angolare fisiologico è di 1
- Ricorda che 1 60 e 1 60
- Il limite angolare fisiologico viene maggiorato o
ridotto per formare una progressione che permetta
di valutare il limite dellacuità nei diversi
soggetti - Una serie di mire di differente dimensione, forma
una progressione
25Acuità visiva (in Italia)
- In Italia la progressione più comune è quella
secondo Monoyer, con andamento aritmetico - AV 1/a
- Il limite superiore è 1, detto 10/10,
- quello inferiore 10, detto 1/10, tra i due
limiti vi sono 10 scalini la cui dimensione
angolare viene ricavata invertendo la frazione
26Acuità visiva (in Italia)
- La progressione non è molto progressiva
- Per le acuità ridotte, le figure mutano in modo
marcato, mentre per le acuità maggiori le
variazioni tra un livello e il successivo è
sempre minore. - Inconveniente clinico
- il miglioramento tra 9/10 e 10/10 ha minor
valore di quello tra 3/10 e 4/10 - Per ovviare a questo problema sono state proposte
differenti progressioni
27Acuità visiva (in Italia)
1/10 0,1 a 10 Differenza di 5
2/10 0,2 a 5 Differenza di 5
9/10 0,9 a 1,12 Differenza di 0,12
10/10 1 a 1 Differenza di 0,12
Non cè un valore coerente
28Acuità visiva Anglosassone
- Definisce un equa proporzione sullunità di
misura, cè una coerenza perché cè un metro - Sistema metrico 6/6_ 6/12_ 6/24
- Tanti metri quanto recupero 1
- 10/10 6/6
- 5/10 6/12
29Progressione LogMAR
- Definita dal logaritmo del minimo angolo di
risoluzione (MAR) - Il logaritmo di un MAR di 1 è 0
- Il logaritmo di un MAR di 10 è 1
30Frazione di Snellen
- È un criterio di notazione, non propriamente una
progressione - La frazione che esprime lacuità, porta al
numeratore la distanza di osservazione e al
denominatore la distanza alla quale la lettere
sottende un angolo di 5
31Frazione di Snellen
- Esempio 20/20
- Il soggetto si trova a 20 piedi ed è in grado di
vedere una mira dimensionata per la stessa
distanza - Esempio 20/40
- il soggetto osserva da 20 piedi ed è in grado di
vedere una mira dimensionata a 40 piedi, quindi
possiede un acuità minore - Metodo pratico e preciso, non presenta una
progressione strettamente definita
32Notazione decimale
- Lacuità visiva viene notata separatamente per i
due occhi e per la visione binoculare - Esempio
- 5 m _ od 5/10 os 4/10 oo 7/10
- 0,4 m _ od 8/10 os 7/10 oo 9/10
- Notazione decimale in uso in Italia
- Lacuità decimale viene indicata quindi in
frazione n/10 o in decimale 0,n
33Acutezza visiva e sviluppo
- Lacuità visiva alla nascita è minima solo
intorno ai 3-4 anni il visus può raggiungere
circa i 10/10
34Condizioni ambientali
- Lacuità può essere misurata in condizioni di
illuminazione moderata o media. - Lilluminazione moderata porta a midriasi e
quindi ad un calo della qualità ottica - Lilluminazione media porta a miosi, riduce le
aberrazioni del sistema ma è la condizione più
prossima alla realtà visiva - Il test viene effettuato con illuminamento non al
buio - Avendo cura di mantenere costante la condizione
per le diverse rilevazioni, allo scopo di rendere
attendibile e ripetibile la misurazione
35Condizioni ambientali
- Il test dovrebbe essere eseguito in condizioni il
più vicino possibile alla condizione di esercizio
della visione, cioè in presenza di illuminazione
media - Rilevare lacuità con illuminazione ridotta o al
buio porta il sistema visivo a soffrire
maggiormente dellanomalia refrattiva e induce un
aumento del contrasto
36Fattori fisici
- Luminanza
- Con il crescere della luminanza, si manifesta un
aumento della acuità - Con il diminuire della luminanza, lacuità di
risoluzione diminuisce - Contrasto
- Mira nera su sfondo bianco situazione di massimo
contrasto
37Fattori fisici
- Orientamento spaziale
- un reticolo risulta maggiormente visibile nella
posizione verticale - Colore
- Introduce laumento del contrasto
- (rosso verde)
- Temperatura calorecioè il taglio cromatico e la
brillantanza che ha un materiale -
38Fattori fisici
- Caratteristiche ottiche dellocchio o di
strumentiLe aberrazioni limitano lacuità, ma
anche la correzione ottica dellametropia riduce
il limite di risoluzione - Errore refrattivo
- lerrore refrattivo manifesto causa una
riduzione dellacuità
39Fattori fisiologici
- Eccentricità retinica
- Lacutezza varia notevolmente riducendosi
notevolmente man mano che ci si allontana dalla
fovea - Diametro pupillare
- Diametro pupillare ampio, il sistema visivo
resiste alla maggior parte delle aberrazioni - Diametro pupillare ridotto, aberrazioni meno
influenti sulla qualità dellimmagine retinica
40Fattori fisiologici
- Movimento ocualare
- Per mantenere la continuità nella percezione,
locchio effettua senza sosta dei piccoli
movimenti rapidi. Grazie a questa capacità
limmagine proiettata sulla retina cade su aree
continuamente diverse e i fotorecettori hanno un
attimo di riposo e valutano la differenza tra le
percezioni
41Fattori psicologici
- Esperienza precedente
- Attenzione e motivazione
42Acuità visiva ed Ametropie
- E evidente che vi sia una indiretta
- proporzione tra qualsiasi Ametropia, non
- corretta, e Acuità visiva (più elevata è
- lametropia più basso è il visus), ma nella
- pratica quotidiana solo con ametropie
- miopiche (semplici e-o composte con
- astigmatismo) ciò si manifesta.
43Acuità visiva ed Ametropie
- Esiste una formula approsimativa
- Ametropia 0,25
- acutezza visiva
- Esempio Miopia 0,5 gtgt A.V. 0,6 gt 6/10
- Miopia 2,0 gtgt A.V. 0,15 gt 1,5/10
Le Grand
44Soglia
- Si indica il confine tra una condizione
percettiva e laltra - Quando uno stimolo varia di una quantità
sufficiente può essere percepito - Quando la variazione è insufficiente non viene
percepita alcuna variazione, a livello cosciente
45La soglia si differenzia in
- Soglia assoluta
- Separa la percezione dalla non percezione
- Soglia differenziale
- Minima variazione in grado di suscitare una
variazione della percezione già presente - Soglia terminale
- Ulteriore incremento dello stimolo non porta ad
una variazione della sensazione - (opposto della soglia assoluta)
46Soglia differenziale
- La misurazione della soglia differenziale
consiste nel determinare la minima differenza
percettibile cioè la minima variazione che dà una
variazione nella percezione
47Sensibilità
- Al concetto di soglia si affianca il concetto di
sensibilità - Maggiore la soglia, ossia lo scalino da
superare per avere una percezione, minore è la
sensibilità - Linverso della soglia dà la sensibilità
- Soglia 1/sensibilità
- Sensibilità 1/ soglia
48Conduzione dellesame di acuità
- La rilevazione del visus è condotta abitualmente
prima in distanza quindi prossimale, alla
distanza richiesta dal paziente o a 40 cm. - Se il soggetto porta la correzione, lacuità va
rilevata con questa AV abituale, è utile sapere
qual è il visus con quella correzione - Gli occhiali vanno indossati in posizione
centrale, in modo che losservazione non avvenga
attraverso la periferia della lente, dove il
potere effettivo della lente negativa è superiore
49Conduzione dellesame di acuità
- Occludere un occhio
- Si propone una mira corrispondente ad una bassa
acuità (es. 1/10) e gli si chiede di riferire il
tipo della figura che vede - Si continua con la proposizione di tavole
ottotipiche di dimensioni minori fino a che è
raggiunto il limite di visione - Per laltro occhio, la proposizione può avvenire
a partire da acuità poco inferiore al limite
raggiunto con quello appena controllato
50Conduzione dellesame di acuità
- Lacuità binoculare ad alto contrasto prevista è
superiore del 10-15 rispetto allacuità
monoculare - Notare qualsiasi atteggiamento del soggetto
- Inclinazione del capo
- Socchiude gli occhi
- Il soggetto non possa sbirciare dallocclusore
- È preferibile
- Osservare il soggetto durante il test
51Conduzione dellesame di acuità
- Occhio dominante
- AV lontano e AV per vicino
- AV naturale
- AV ottimale
- Notazione dellacuità visiva
52Acuità ridotte e cecità
- In presenza di un acuità ridotta si ripete
lesame con il foro stenopeico per valutare se è
suscettibile di miglioramento con una
compensazione ottica - Un aumento dellacuità provoca lesistenza di un
errore refrattivo
53Acuità ridotte e cecità
- Qualora lacuità con la migliore correzione sia
inferiore a 6/10 il soggetto è definito cieco
funzionale, il sistema visivo è in grado di
percepire la luce, ma non può rendere la
percezione di particolari e delle forme - Quando lacuità con la migliore correzione è
inferiore a 1/10 il soggetto è definito cieco
legale, la percezione seppur ridotta, non
permette una sufficiente autonomia del soggetto