Title: Integrazione e cambiamento nelle attivit
1Integrazione e cambiamento nelle attività di
controllo del Dipartimento di prevenzionela
tutela dei diritti degli anziani
istituzionalizzati
2Cause della problematicità proprie delle
strutture residenziali per anziani nel Friuli
Venezia Giulia (FVG) e a Trieste Il Friuli
Venezia Giulia è tra le regioni più vecchie
dItalia è al secondo posto per la presenza di
anziani in case di riposo pubbliche e nelle
strutture residenziali polifunzionali
private. Dal 1991 al 2004 i posti letto nelle
strutture sono aumentati del 24 si stima che
circa l11 di tutti gli ultra75enni residenti
nel FVG viva in case di riposo.
3- Nella provincia di Trieste sono operative
- 4 R.S.A.
- D.P.R. 14/1/97 - Attività di tipo sanitario
- 10 residenze protette, 9 case albergo
- D.P.G.R. n. 83/90 (regolamento di attuazione
della L.R. 33/1988 Piano socioassistenziale
della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia) - 79 residenze polifunzionali private
- L.R. 19/97 - Sono a gestione privata regolano
laccesso alla struttura basandosi sui requisiti
di autosufficienza (B.I.N.A.) offrono una tutela
sanitaria generica non sono soggette a standard
minimi, se non convenzionate con lA.S.S. - per un totale di circa 3400 posti letto
- di cui 1.682 presso le residenze polifunzionali
-
4DOMANDA, CULTURA E VALORI SOCIALI Â disagiate
condizioni economiche pensionati disagiate
condizioni abitative edilizia popolare insufficien
te sviluppo servizi domiciliari sociali
composizioni familiari micro e assenza reti
familiari di supporto alti indicatori medi di
qualità della vita orientamento a vivere da soli
modello culturale edonistico
LIMITI E DISPONIBILITA DI RISORSE Â insufficienza
della spesa pubblica e privata rispetto ai
bisogni esigenze di risorse per il superamento
della standardizzazione del modello prestazionale
CONCORRENZA Â progressiva e caotica
proliferazione di strutture residenziali private
o convenzionate con finalità assistenziali
5SPINTE INTERNE ALLORGANIZZAZIONE Â Atto
aziendale politica sanitaria assistenziale
organica ed integrata è priorità lattenzione
alle fasce deboli della popolazione, impegnandosi
a garantire uguali diritti a tutte le cittadine e
tutti i cittadini sviluppo di un welfare locale
e partecipato. Commissione per il monitoraggio e
leliminazione della contenzione meccanica e
farmacologia e delle cattive pratiche
assistenziali. Etica e deontologia
professionale la contenzione meccanica non è un
atto medico prescrivibile. La contenzione è un
reato. Iniziative pubbliche Invecchiare nella
garanzia del diritto è il titolo che è stato dato
al convegno organizzato a Trieste nel 2006
nellambito delle Giornate della salute.
Pubblicazione del libro Critica alla contenzione
e alle cattive pratiche.
6Lorganizzazione del Dipartimento di prevenzione
dellAzienda Servizi Sanitari n. 1
Triestina Il Dipartimento di Prevenzione
dellA.S.S. n. 1 Triestina, ha pianificato, a
partire dal maggio 2005, un progetto di verifica
delle strutture residenziali per anziani della
provincia di Trieste, rappresentate da case di
riposo pubbliche e private. Alle consuete
attività di controllo sulligiene e la sicurezza
sono state aggiunte quelle relative alla qualitÃ
dellassistenza erogata agli anziani e alla
formazione professionale degli addetti
allassistenza. La complessità della situazione
non agevola le attività di controllo, dovendo
affrontare livelli diversi che vanno dalla
qualità dellassistenza erogata alladeguatezza
delle strutture e alla tutela del lavoro. Sono
richieste competenze specializzate, ma allo
stesso tempo fortemente integrate.
7- VALORI PROFESSIONALI
- Â
- condivisione dei valori organizzativi
- attenzione alla dimensione collettiva dei
problemi di salute e alle fasce deboli - condivisione degli obiettivi di salute indicati
dalle linee di gestione regionali e aziendali - orientamento alla norma e alla garanzia dei
diritti - Â
- MA
- specializzazione disciplinare
- separazione delle attivitÃ
- parcellizzazione dei saperi
- Â
8(No Transcript)
9OBIETTIVI qualità della vita/salute DEGLI
ANZIANI valutazione dei rischi legati ad
eventuali minori abilità per evitare infortuni e
aggravamenti determinati da incuria e cattive
pratiche miglioramento delle condizioni di
assistenza e igiene sicurezza degli edifici,
impianti, arredi, attrezzature e presidi
sanitari presenza dei requisiti strutturali e
igienico-sanitari nei locali cucina e dispensa e
corretta conservazione degli alimenti, della
lavorazione e somministrazione dei pasti
garantendo varietà e adeguatezza nutrizionale dei
menù.
10- OBIETTIVI
- qualità della vita/salute DEGLI OPERATORI
- informazione e formazione sui rischi lavorativi
tutela dai rischi derivanti da contatto con
agenti biologici e movimentazione manuale dei
carichi regolarità del rapporto di lavoro
formazione del personale di cucina.
11Gli strumenti utilizzati
- Messa a punto di un modello di rilevazione
- Organizzazione di gruppi multidisciplinari e
multiprofessionali - Sopralluoghi nelle strutture residenziali
- Raccolta ed elaborazione dei dati
12Attività triennio 2005 - 2007
38 strutture visitate
13Tipologia ospiti
Ospiti autorizzati 1.891 Ospiti presenti
1.841
468
843
530
14Qualifica degli operatori
91 maschi
669 femmine
15Igiene e manutenzione della struttura
5,3
18,4
15,8
34,2
26,3
16Stanze degli ospiti
Totale letti presenti 1806
n minimo letti per stanza 1
n massimo letti per stanza 5
17Stanze degli ospiti
18Qualità dellassistenza
19Nutrizione
20Ambulatorio infermieristico
21Infortuni occorsi agli ospiti
Totale 248
22Infortuni comportanti il ricovero
1
37 in totale
23Infortuni sul lavoro
Totale 57
24Nel corso dei sopralluoghi sono state
rilevate contravvenzioni in materia di igiene e
sicurezza del lavoro e violazioni ed illeciti
amministrativi in materia di igiene pubblica e
degli alimenti. La maggior parte delle
residenze polifunzionali situate ai piani di
edifici nel centro cittadino presentavano le
porte chiuse a chiave, problema che riguarda
tanto la libertà dellospite di uscire dalla
residenza, tanto la sicurezza antincendio, in
quanto le porte di accesso sono anche uscite di
sicurezza per lemergenza.
25Sanzioni erogate nel triennio 2005 2007 per
violazioni alle disposizioni del Decreto del
Presidente della Giunta Regionale n. 420/2007
(Regolamento previsto dal comma1 dellart 2 della
L.R. 19/1997 Disciplina delle residenze
polifunzionali)
- 15 sanzioni art. 12
-
- (dotazione di personale non adeguata agli
standard - quali quantitativi previsti)
- 23 altre sanzioni erogate dalla SSISPPA
- 5 illeciti amministrativi erogati dalla SSIAN
26(No Transcript)
27(No Transcript)
28In alcune strutture sono stati reperiti ed
acquisiti opuscoli pubblicitari di case
produttrici di braccialetti elettronici e
attrezzature di contenzione. Sono emerse
numerose irregolarità relative al numero di
addetti in servizio e alla tipologia dei
contratti di lavoro del personale di assistenza
(co.co.pro., associati in partecipazione). Le
ipotesi di reato penale legate a maltrattamenti e
abuso di professione sanitaria sono state
notiziate alla Procura della Repubblica.
29A valle dellesperienza acquisita con il
progetto, il DIP ha proposto dei correttivi e ha
messo a disposizione della Regione il proprio
contributo tecnico utile alla definizione dei
requisiti per la riclassificazione e
laccreditamento delle strutture residenziali, in
particolare per quanto riguarda gli aspetti
organizzativi, gestionali e di dotazione del
personale, in riferimento alla Delibera n. 2089
d.d. 08.09.06 Linee strategiche regionali in
materia di tutela della salute e protezione
sociale dellanziano e di indirizzo per la nuova
classificazione del sistema delle strutture
residenziali per anziani.
30- Il progetto ha favorito
- L integrazione tra il DIP e le altre Strutture
Operative aziendali, in primo luogo i Distretti,
e la messa in rete di conoscenze proprie delle
diverse articolazioni aziendali e delle
discipline in esse contenute. - Ha sperimentato la collaborazione tra DIP e DSM
per lorganizzazione del seminario I vecchi
siamo noi, invecchiare nella garanzia del
diritto in occasione delle Giornate della
salute, 25 maggio 2006. - Ha fornito elementi di analisi per i lavori dei
tavoli inter-enti ASS Comune di Trieste
previsti dal PAT e dal PDZ. - Ha concorso ad esplicitare la missione aziendale
nella tutela delle fasce deboli della popolazione.