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Sterilit

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Title: Is exogenous LH necessary when using GnRH antagonists in IVF ovarian hyperstimulation? Author: jerfalk Last modified by: Fuffi Created Date – PowerPoint PPT presentation

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Title: Sterilit


1
Sterilità e Tecniche di PMA
Università degli Studi di Padova
2
  • Definizioni
  • FERTILITÀ capacità di riprodursi degli esseri
    viventi con conservazione delle caratteristiche
    della specie
  • STERILITÀ incapacità di concepire dopo almeno 12
    mesi di rapporti sessuali non protetti (tempo
    ridotto a 6 mesi nei soggetti di età più
    avanzata)
  • INFERTILITÀ incapacità di portare a termine una
    gravidanza
  • Sterilità primaria assenza di precedente
    concepimento
  • Sterilità secondaria instauratasi dopo un
    periodo di documentata fertilità.

3
  • Nella specie umana la fecondità media non è
    molto elevata solo il 25 delle coppie che ha
    rapporti regolari non protetti ottiene una
    gravidanza nel corso del primo mese ed occorre
    circa 1 anno perché la gravidanza si verifichi
    nel 90 dei casi.

probabilità di grav.
90
50
3
tempo
1 anno
5 anni
2 anni
4
  • Epidemiologia
  • Nel mondo occidentale il 15 delle coppie ha un
    problema di infertilità
  • Lincidenza è in aumento
  • ? età media in cui si ricerca una gravidanza
  • ? incidenza delle malattie sessualmente trasmesse
  • ? incidenza delle OTA (oligoteratoastenozoospermia
    )

5
  • Cause di sterilità
  • - Fattori maschili
  • - Fattori femminili
  • - Fattori immunologici e di coppia
  • - Sterilità idiopatica (alla fine del percorso
    diagnostico non si ottiene una diagnosi)

35
40
10
15
6
  • Cause femminili di sterilità
  • Cause endocrine 40
  • Cause tubarico-pelviche 35
  • Cause uterine 10
  • Cause cervicali 5-10
  • Cause vaginali 5

7
  • CAUSE FEMMINILI DI STERILITÀ
  • Cause endocrine 40
  • Anovulatorietà
  • Alterata funzione del corpo luteo
  • Alterazioni endocrine extraovariche (iperPRL,
    iperA, distiroidismi)

8
  • Anovulatorietà
  • da causa ipotalamica (di natura organica
    neoplasie, malformazioni, infiammazioni -
    /funzionale anoressia nervosa, amenorrea
    postpillola)
  • da causa ipofisaria (soprattutto adenomi,
    iperPRL, raramente sdr. di Sheean)
  • da causa ovarica
  • sindrome dellovaio policistico
  • insufficienza ovarica precoce
  • anomalie genetiche (sdr. di Turner e
    mosaicismi)
  • esiti di chemio- e radioterapia

9
  • PCO Syndrome
  • ? rapporto LH/FSH
  • ? Testosterone libero
  • ? DHEAS (di origine surrenalica)
  • ? SHBG
  • ? Estrone (di origine surrenalica)
  • ?Estradiolo
  • Alterazione dei meccanismi di feed-back
  • Anovulatorietà cronica

10
  • Alterazioni dellattività endocrina del corpo
    luteo
  • Dovuta ad alterata maturazione follicolare e/o
    inadeguato picco di LH.
  • Determina insufficiente produzione di
    Progesterone ? ostacola lannidamento e lo
    sviluppo dellembrione.
  • Lovulazione non avviene, come pure non avviene
    la liberazione dellovocita.
  • Il follicolo non rotto subisce luteinizzazione.
  • I livelli di Progesterone plasmatico sono
    normali.

INSUFFICIENZA DEL CORPO LUTEO
LUF SYNDROME
11
  • Iperprolattinemia
  • PROLATTINA ormone coinvolto in
  • - steroidogenesi ovarica (determina riduzione
    della secrezione di GnRH)
  • - maturazione follicolare
  • - formazione e mantenimento del corpo luteo
  • IPERPROLATTINEMIA
  • (da causa funzionale/organica)
  • ANOVULATORIETA /- AMENORREA

PRL tra 21-29,9 µg/L ? disordini mestruali nel
30 dei casi PRL tra 30-49,9 µg/L ? cicli
anovulatori nel 67,5 casi PRL tra 50-99,9 µg/L
? cicli anovulatori nel 90 casi PRL gt 100
µg/L ? cicli anovulatori nel 100 casi
12
  • Alterazioni della funzione tiroidea

Ipotiroidismo Deficit di funzionalità
tiroidea ? FSH e PRL Anovulatorietà
  • Ipertiroidismo
  • Iperfunzionalità tiroidea
  • ?estrogeni circolanti
  • Alterazione dei meccanismi
  • di feedback
  • Anovulatorietà

13
  • Cause endocrine INDAGINI DIAGNOSTICHE (1)
  • Scopo accertare la presenza di ovulazione e di
    un adeguato clima ormonale.
  • Indagini di laboratorio
  • Dosaggi ormonali il 3 giorno del ciclo mestruale
    per valutare FSH, LH, E2, P, T libero, androgeni
    surrenalici, PRL e TSH
  • Dosaggi plasmatici seriati di estradiolo,
    progesterone, LH per identificare il picco
    ovulatorio di LH
  • Dosaggio plasmatico del progesterone in fase
    luteale per accertare un corretto funzionamento
    del corpo luteo
  • Metodi alternativi ai dosaggi ormonali (meno
    sensibili)
  • valutazione delle modificazioni cicliche, quanti-
    e qualitative del muco cervicale
  • Test di ovulazione urinari (per la valutazione
    del picco di LH)
  • Misurazione della temperatura basale (? t
    corporea ? 0.3C dopo lovulazione)

14
  • Cause endocrine INDAGINI DIAGNOSTICHE (2)
  • Indagini strumentali
  • ecografia pelvica transvaginale
  • valutazione morfologica di utero ed annessi
  • monitoraggio della presenza, numero e sviluppo
    dei follicoli ovarici
  • valutazione delle modificazioni dellendometrio
    durante il ciclo mestruale (lo spessore adeguato
    ai fini dellimpianto in fase luteinica è
    compreso tra 8-13 mm)
  • biopsia endometriale consente di valutare la
    funzionalità ovarica e di fare diagnosi di
    avvenuta ovulazione.

15
  • CAUSE FEMMINILI DI STERILITÀ
  • Cause tubarico-pelviche 35
  • Alterazioni strutturali delle salpingi
    obliterazioni (prev. post-infiammatorie),
    stenosi, fimosi terminale, fibrosi della tonaca
    muscolare, alterazioni dellepitelio ciliato,
    agenesia
  • Alterazioni funzionali delle salpingi peristalsi
    anomala, spasmi.
  • Eziologia prev. dovuta a processi infiammatori
    (PID, infezioni ascendenti da N.Gonorrheae, C.
    Trachomatis, TBC) endometriosi pregresse GEU,
    esiti cicatriziali di chirurgia addomino-pelvica.

16
  • CAUSE FEMMINILI DI STERILITÀ
  • Cause uterine 10
  • Malformazioni (setti, utero bicorne..)
  • Polipi endometriali
  • Miomi (sottomucosi, intramurali)
  • Sinechie
  • Cause vaginali 5
  • Malformazioni (setti, stenosi)
  • Vaginiti (alterazioni del PH)
  • Vaginismo

17
  • CAUSE FEMMINILI DI STERILITÀ
  • Cause cervicali 5-10
  • Alterazioni quantitative del muco cervicale per
  • Deficit di stimolazione estrogenica
  • Scarsità dellepitelio secernente (conizzazione ,
    DTC)
  • Acidificazione del PH vaginale e ridotta
    capacitazione degli spermatozoi
  • Alterazioni qualitative del muco cervicale per
  • Cerviciti
  • Deficit estrogenico
  • Anticorpi anti-spermazoi

18
  • Indagini diagnostiche per sterilità femminile
  • ESAME OBIETTIVO
  • ESAMI EMATO-CHIMICI (ovulazione, PRL, TSH)
  • INDAGINI STRUMENTALI
  • Ecografia pelvica
  • Isterosalpingografia/ Sonoisterografia
    valutazione di anomalie della cavità uterina e
    della pervietà tubarica
  • Isteroscopia valutazione di canale cervicale,
    cavità uterina e osti tubarici
  • Laparoscopia
  • INDAGINI DI LABORATORIO
  • Tamponi vaginale e cervicale
  • Test di compatibilità muco-cervicale

19
Isterosalpingografia
Immagine precoce
Immagine tardiva
20
Isterosalpingografia
Utero bicorne
Polipi
Mioma
Asherman
21
Sonoisterosalpingografia
Mioma sottomucoso
Polipo endometriale
22
Isteroscopia
Cavità normale
Polipo endometriale
Sinechia
Setto uterino
23
  • Terapia della sterilità femminile
  • (variabile a seconda delleziologia)
  • Anovulatorietà ? induzione farmacologica
    dellovulazione
  • Patologia uterina ? correzione chirurgica
  • Patologia tubarica ? correzione chirurgica /-
    conservativa, FIVET
  • Patologia cervicale ? terapia antibiotica/estrogen
    ica, IUI
  • Endometriosi ? terapia medica, terapia
    chirurgica, FIVET

24
  • Cause maschili di sterilità
  • Si distinguono 3 categorie
  • Problemi ormonali alterata steroidogenesi da
    causa ipotalamica, ipofisaria o testicolare
    (sterilità secretoria)
  • Problemi testicolari alterata produzione e/o
    maturazione degli spermatozoi (sterilità
    secretoria)
  • Problemi post-testicolari alterato trasporto
    degli spermatozoi, da causa congenita,
    infiammatoria, traumatica (sterilità escretoria)

25
  • CAUSE MASCHILI DI STERILITÀ
  • Cause ormonali
  • Ipogonadismo primario i testicoli non producono
    testosterone ? ipogonadismo ipergonadotropo
  • Ipogonadismo secondario lipofisi non produce FSH
    e LH ? ipogonadismo ipogonadotropo
  • Ipogonadismo terziario lipotalamo non produce
    GnRh ? ipogonadismo ipogonadotropo
  • CAUSE DI IPOGONADISMO IPERGONADOTROPO
  • CONGENITE malattie genetiche o cromosomiche
    (sdr. di Klinefelter)
  • ACQUISITE traumi, interventi chirurgici, tumori,
    radio e chemioterapia

26
  • CAUSE MASCHILI DI STERILITÀ
  • Altre cause ormonali
  • Iperprolattinemia la causa più frequente, come
    nella donna, è la presenza di un ADENOMA
    ipofisario.
  • CONSEGUENZE
  • Ipogonadismo, impotenza, oligospermia,
    galattorrea, riduzione della libido, cefalea,
    emianopsia bitemporale.
  • Disfunzioni tiroidee
  • IPERTIROIDISMO può associarsi a
    malfunzionamento dellipofisi e causare quindi
    alterazioni della spermatogenesi
  • IPOTIROIDISMO spesso si associa a iperPRL

27
  • CAUSE MASCHILI DI STERILITÀ
  • Problemi testicolari
  • Cause congenite/acquisite
  • Le cause più frequenti sono
  • - criptorchidismo
  • - torsione testicolare
  • - varicocele
  • - infiammazioni e infezioni
  • - sostanze tossiche e calore
  • - anticorpi antispermatozoo

28
  • CAUSE MASCHILI DI STERILITÀ
  • Problemi post-testicolari (1)
  • OSTRUZIONE delle vie escretrici
  • - Infezioni (Clamydia e Gonorrhea)
  • - Vasectomia
  • - Assenza congenita dei deferenti
  • DISTURBI DELLEREZIONE
  • - Problemi neurologici
  • - Traumi genitali
  • - Cause endocrine (iperPRL)
  • - Farmaci
  • - Abuso di alcool-droghe

29
  • CAUSE MASCHILI DI STERILITÀ
  • Problemi post-testicolari (2)
  • DISTURBI DELLEIACULAZIONE
  • - Eiaculazione precoce cause
    organiche/psicologiche
  • - Eiaculazione ritardata cause per lo più
    psicologiche
  • - Eiaculazione retrograda sempre da causa
    organica (interventi chirurgici a prostata o
    vescica, diabete, neuropatie, farmaci)
  • - Aneiaculazione cause psicologiche/organiche
    (traumi spinali)

30
  • Indagini diagnostiche per sterilità maschile
  • ANAMNESI
  • - esposizione ad inquinanti ambientali, sostanze
    tossiche, malattie croniche, uso abituale di
    farmaci, fumo, alcool
  • - traumi addominali
  • - interventi chirurgici, es. ernie, torsioni
    testicolari, criptorchidismo
  • ESAME OBIETTIVO ipotrofia testicolare,
    varicocele, testicolo retrattile, ecc..
  • INDAGINI DI LABORATORIO
  • - spermiogramma
  • - spermiocoltura
  • - dosaggi ormonali (testosterone, PRL, LH, FSH)
  • - cariotipo e fibrosi cistica
  • INDAGINI STRUMENTALI
  • - ecografia/ecodoppler scrotale, ecografia
    transrettale
  • - eventuale agoaspirato-biopsia testicolare

31
  • SPERMIOGRAMMA
  • PARAMETRI MACROSCOPICI DELLEIACULATO
  • caratteristiche reologiche (aspetto,viscosità,
    fluidificazione)
  • volume
  • pH seminale
  • PARAMETRI MICROSCOPICI DEL LIQUIDO SEMINALE
  • concentrazione nemaspermica (ml)
  • numero totale di spermatozoi per eiaculato
  • motilità differenziata per tipo
  • morfologia nemaspermica
  • valutazione della componente cellulare non
    nemaspermica (leucociti, cellule della linea
    germinativa, cellule epiteliali, emazie, zone di
    spermioagglutinazione, corpuscoli prostatici)

32
SPERMIOGRAMMA
WHO 1999
Parametri seminali standard Range di normalità
Volume seminale gt 2 ml e lt 6 ml
pH gt 7,2
Concentrazione spermatozoi gt 20 x 106/ml
N totale gt 40 x 106/eiaculato
Motilità () gt 50 con motilità progressiva (grado a e b) o gt 25 con motilità rapidamente progressiva (grado a)
Morfologia () gt 30 normali
Vitalità () gt 50
Leucociti lt 1 x 106/ml
Immunobead test o MARtest lt 50 spermatozoi mobili con particelle adese lt 50 spermatozoi con particelle adese
33
SPERMIOGRAMMA
  • Terminologia utilizzata per la classificazione
    delle caratteristiche del liquido seminale

WHO 2000
Normozoospermia Normale eiaculato
Oligozoospermia Concentrazione spermatica lt 20 x 106/ml
Astenozoospermia lt 50 spermatozoi con motilità progressiva (grado a e b) o lt 25 con motilità rapidamente progressiva (grado a)
Teratozoospermia lt 30 spermatozoi con morfologia normale
Oligo-asteno-terato-zoospermia Alterazione dei 3 parametri suddetti
Criptozoospermia Assenza di spermatozoi nelleiaculato ma presenza di qualche spermatozoo dopo centrifugazione
Azoospermia Assenza di spermatozoi nelleiaculato anche dopo centrifugazione
Aspermia Assenza di eiaculato
34
  • Terapia della sterilità maschile
  • (variabile a seconda delleziologia)
  • Patologia infettiva, infiammatoria ?
    antibioticoterapia
  • Ipogonadismo ? Gonadotropine (FSH, hCG)
  • Alterazioni anatomiche (criptorchidismo,
    varicocele) ? correzione chirurgica
  • Azoospermia ? biopsia testicolare per il recupero
    degli spermatozoi e poi ICSI.

35
  • STERILITA IDIOPATICA
  • Impossibilità di mettere in evidenza una causa
    responsabile della condizione di sterilità dopo
    lesecuzione di indagini di I e II livello.
  • Hanno valore prognostico
  • Età della donna
  • Durata dellinfertilità
  • Attitudine attesa se la partner ha lt 35 anni
  • 3 cicli di IUI con blanda stimolazione
    ovarica. Se nessun risultato ? FIVET

36
Approccio clinico alla coppia infertile QUANDO?
Nelle coppie infertili con gt 12 mesi di ricerca
della gravidanza in assenza di fattori di rischio
(è giustificato intervenire prima, entro i 6
mesi, in relazione alletà della donna gt 35
anni). COME? Sempre entrambi i
partners! Applicando liter diagnostico già
illustrato, modulandolo in funzione del quadro
presentato sulla base della storia
clinica. Esecuzione degli esami preconcezionali
secondo DM
37
  • Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita
  • I livello
  • Rapporti sessuali programmati
  • Inseminazione intrauterina
  • II livello
  • Fecondazione in Vitro ed Embryo Transfer (FIVET)
  • Intracytoplasmic Sperm Injection (ICSI)

38
  • Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita
  • INSEMINAZIONI INTRAUTERINE
  • Consiste nellintroduzione allinterno della
    cavità uterina, mediante apposito catetere, del
    liquido seminale capacitato.
  • SCOPO la concentrazione di spermatozoi mobili
    allinterno della cavità uterina al momento
    dellovulazione.
  • INDICAZIONI
  • - oligoastenozoospermia lieve/moderata
  • - sterilità disovulatoria
  • - sterilità vaginale
  • - sterilità cervicale
  • - sterilità inspiegata

39
  • Inseminazioni Intrauterine
  • In genere per 3-6 cicli
  • Su ciclo naturale (raramente) o stimolato
    (stimolazione ormonale blanda)
  • Utilizzo di gonadotropine (rFSH, hp-uFSH, hMG)
    per la crescita follicolare e di hCG per
    linduzione dellovulazione

40
  • Inseminazioni Intrauterine
  • TAPPE
  • Monitoraggio dellovulazione
  • Stimolazione ovarica (eventuale)
  • Induzione dellovulazione (eventuale)
  • Pretrattamento del liquido seminale
  • Inseminazione intrauterina
  • Sostegno alla fase luteale (eventuale)
  • DI SUCCESSO circa il 13 per tentativo
  • TIMING DELLINSEMINAZIONE vista la ridotta
    sopravvivenza degli spermatozoi capacitati
    allinterno delle vie genitali femminili, il
    timing dellinseminazione è FONDAMENTALE
  • ? entro 24 h se ovulazione spontanea
  • ? entro 36 h se ovulazione indotta (hCG)

41
  • Inseminazioni Intrauterine
  • FATTORE PROGNOSTICO N DI CICLI DI TRATTAMENTO
  • Correlato a
  • Indicazioni allIUI
  • Età della partner
  • Durata della sterilità
  • Dalla letteratura si evince che
  • Pregnancy Rate /ciclo massimo al 1 tentativo
  • Pregnancy Rate/ciclo cala ma resta costante nei
    primi 3-4 cicli
  • la quasi totalità delle gravidanze si manifesta
    durante i primi 4-6 cicli

4 max 6 IUI ? IVF
42
  • Crescita follicolare e induzione dellovulazione
  • CLOMIFENE CITRATO
  • Antiestrogeno, 50-150 mg/die per 5 gg, da J3/J5,
  • Vantaggi semplicità di assunzione, 70 cicli
    ovulatori, bassi costi.
  • Limiti scarso controllo della crescita
    follicolare, possibile effetto ? su muco
    cervicale e spessore endometriale, gt 12 mesi di
    utilizzo ? R ca ovarico
  • FARMACO DI PRIMA LINEA
  • MASSIMO PER 3 CICLI

43
  • Crescita follicolare e induzione dellovulazione
  • GONADOTROPINE
  • Molecole di derivazione urinaria o di sintesi
  • Dose iniziale 50-75 UI/die per almeno 5 gg
  • FSH plateau dopo 3-5 gg emivita 24 ore
  • Possibilità di modificare dose
  • Somministrazione sottocutanea
  • Azione diretta sui follicoli dotati di recettori
  • Vantaggi buon controllo stimolazione, max
    risultati in termini di PR, dose adattabile
  • Limiti costi elevati, iniezioni, stretto
    monitoraggio

44
  • Crescita follicolare e induzione dellovulazione
  • MONITORAGGIO
  • Dosaggi ormonali plasmatici E2, P, LH
  • Ecografie pelviche transvaginali
  • Sospendere trattamento se ? 3 follicoli ovarici Ø
    ? 15 mm
  • ? ?? R gravidanza gemellare!

45
Inseminazioni intrauterine
  • Vantaggi
  • Semplicità di esecuzione
  • Scarsa invasività
  • Bassi costi
  • Rispetto della fisiologia della fecondazione
    ovocitaria
  • Svantaggi
  • (rischio di gravidanza multipla in caso di
    superovulazione)
  • N.B. -80 di gravidanze multiple iatrogene
    legata ad IUI.
  • -20 ad IVF.
  • N.B. superovulazione necessaria per
    limprecisione nella temporizzazione dellIUI

46
  • Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita
  • FIVET
  • Consiste nella fecondazione in vitro degli
    ovociti recuperati dopo stimolazione ovarica
    farmacologica e successivo trasferimento degli
    embrioni in cavità uterina.
  • INDICAZIONI
  • - occlusione tubarica bilaterale
  • - endometriosi moderata-severa
  • - oligoastenozoospermia grave
  • - fallimento di precedenti trattamenti di I
    livello

47
FIVET
48
Protocollo di stimolazione con analoghi GnRH
GnRH analoghi? saturano i recettori per il GnRH e
ne inibiscono lespressione (DOWN REGULATION)
inducendo un blocco dellattività ipofisaria
rhCG
OPU
150 (-225) UI rFSH
OPU
hCG
GnRH Agonist
-14
0
ca. 14
21
-7
7
Stimulation days
49
Protocollo di stimolazione con antagonisti GnRH
Si legano competitivamente con il recettore per
il GnRH ? immediata soppressione delle
gonadotropine endogene, senza il fenomeno del
flare up degli agonisti
0,25 mg GnRH Antagonist
hCG
OPU
150 (-225) I.E. FSH / HMG
Stimulation days
1
2
3
4
5
50
  • Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita
  • FIVET RISCHI E COMPLICANZE
  • Complicanze legate alla STIMOLAZIONE OVARICA
    cefalea, gonfiore, sdr da iperstimolazione
    ovarica
  • Complicanze legate al PRELIEVO OVOCITARIO
    infezioni, puntura accidentale di strutture
    vascolari, anse intestinali, uretere, vescica
  • Complicanze legate all EMBRYO-TRANSFER
    gravidanze multiple, gravidanze extrauterine

51
 
Sindrome da Iperstimolazione Ovarica - OHSS
  Classificazione clinico-strumentale della OHSS
secondo Golan (1989).
52
  • OHSS
  • COMPLICANZE
  • Distress Respiratorio ? ARDS
  • Eventi Tromboembolici
  • Torsione Ovarica
  • Inuff. renale acuta
  • Citolisi ed Insufficienza Epatica
  • Morte
  • FATTORI DI RISCHIO
  • Età (inversamente proporzionale al rischio di
    OHSS)
  • E2 Plasmatico (direttamente proporzionale al
    rischio non è stato individuato un livello
    soglia assoluto, si suggerisce cautela con
    E2gt3000 pg/ml)
  • N di follicoli con ølt10mm (direttamente
    proporzionale al rischioparticolare attenzione
    per le PCOs)
  • Precedenti anamnestici di OHSS

53
  • Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita
  • ICSI
  • Consiste nella fecondazione in vitro mediante
    MICROMANIPOLAZIONE degli ovociti recuperati dopo
    stimolazione ovarica farmacologica e successivo
    trasferimento degli embrioni in cavità uterina.
  • INDICAZIONI
  • - oligoastenozoospermia grave (lt 500.000 sptzoi
    mobili nelleiaculato)
  • - mancata fecondazione con FIVET
  • - utilizzo di gameti congelati
  • MESA microsurgical epididymal sperm aspiration
  • TESE testicular sperm extraction

54
ICSI
55
Tecniche di Procreazione Medicalmente
Assistita ARTICOLO 5 Possono accedere alle
tecniche di PMA solo coppie di maggiorenni di
sesso diverso, coniugate o conviventi, in età
potenzialmente fertile, entrambi
viventi... ARTICOLO 4 Il ricorso a tecniche
di PMA è consentito solo nei casi di accertata
impossibilità di rimuovere altrimenti le cause
impeditive della procreazione e comunque nei casi
di sterilità o infertilità inspiegate documentate
da atto medico nonché ai casi da causa accertata
e certificata da atto medico... E vietato il
ricorso a tecniche di PMA di tipo
eterologo ARTICOLO 14 Le tecniche di
produzione degli embrioni () non devono creare
un numero di embrioni superiore a quello
strettamente necessario ad un unico e
contemporaneo impianto, comunque non superiore a
tre...
56
  • Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita
  • ARTICOLO 14 E vietata la crioconservazione di
    embrioni...
  • Unica eccezione Art.14, comma 3 qualora il
    trasferimento nellutero non risulti possibile
    per grave e documentata causa di forza maggiore
    relativa allo stato di salute della donna
  • Art. 14 comma 4 E vietata la riduzione
    embrionaria di gravidanze plurime, salvo nei casi
    previsti dalla legge n.194,22 Maggio 1978...
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