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Sofferenza, umanizzazione e resilienza

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Sofferenza, umanizzazione e resilienza La sofferenza: dall angoscia esistenziale all angoscia patologica La sofferenza come prodotto dell assenza di ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Sofferenza, umanizzazione e resilienza


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Sofferenza, umanizzazione e resilienza
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La sofferenza dallangoscia esistenziale
allangoscia patologica
  • La sofferenza come prodotto dellassenza di
    riconoscimento
  • La sofferenza che trasforma la domanda
    esistenziale in n dolore invadente e che
    paralizza le potenzialità della persona
  • La sofferenza prodotta dal vuoto esistenziale e
    lassenza di significato
  • Non sentire langoscia che porta alla follia e al
    suicidio diventare insensibile e morire dentro
  • La depersonalizzazione
  • La perdita vitale lassenza del desiderio di
    vivere e soprattutto di esistere
  • Il corpo si deprime e si ammala (A.Lowen
    fondatore della terapia bio-energica parla di
    corpo depresso)
  • La vita non sembra più avere connessione né con
    la realtà né con un possibile futuro anzi il
    futuro non esiste, il passato neanche tranne come
    fantasma che terrorizza

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Il caso lo Scafandro e la farfalla di J.D.Bauby
  • Jean-Dominique Bauby, Lo scafandro e la farfalla,
    traduzione di Benedetta Pagni Frette, Ponte alle
    Grazie, 1997
  • La sindrome locked-in o sindrome del chiavistello
    è una condizione nella quale il paziente è
    cosciente e sveglio, ma non può muoversi oppure
    comunicare a causa della completa paralisi di
    tutti i muscoli volontari del corpo. È il
    risultato di un ictus al tronco-encefalo che vede
    danneggiata la parte ventrale troncoencefalica
    (corrispondente ai fasci piramidali). Esita come
    risultato in quadraplegia ed inabilità a parlare
    in individui che per altri aspetti sono intatti
    dal punto di vista cognitivo. I pazienti con la
    sindrome "Locked-In" possono comunicare con altre
    persone, codificando la chiusura delle palpebre
    oppure muovendo i loro occhi, dato che i loro
    centri nervosi e le loro vie efferenti ai nervi
    ottici ed oculo-motori (nervi cranici II, III,
    IV) non sono danneggiati dal danno al fascio
    piramidale causa della paralisi al resto dei
    nervi cranici motori (nervi VI, VII, IX, XI,
    XII), nonché a tutti gli altri nervi che si
    originano da radici del midollo spinale.
  • Bauby descrive come sia cambiata la sua vita,
    dopo essersi risvegliato da un coma profondo,
    causatogli da un ictus, che ne ha deteriorato
    tutte le funzioni motorie, lasciandolo in una
    condizione che la medicina chiama sindrome
    locked-in.
  • Il libro è stato interamente scritto da Bauby
    tramite il battito della palpebra del suo occhio
    sinistro, unico contatto con il mondo esterno. Un
    collaboratore gli recitava l'alfabeto secondo
    l'ordine di frequenza della lingua francese
    (E,S,A,R,I,N,T,U,L,O,M,P,D,C,F,B,V,H,G,J,Q,Z,Y,K,X
    ,W) e Bauby batteva il ciglio alla lettera
    desiderata. Così, lettera dopo lettera, Bauby
    dettò parole, frasi e intere pagine. Per scrivere
    l'intero libro ci sono voluti circa 200.000
    battiti di ciglio, e per comporre una parola
    occorrevano due minuti. Il libro fa una cronaca
    degli eventi giornalieri e della vita di una
    persona affetta da sindrome locked-in.

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Carl.R.Rogers(1902-1987)La relazione di aiuto
centrata sul soggetto pratica dialogica e non
direttiva
  • Carl Rogers è il fondatore della psicoterapia non
    direttiva ed umanistica
  • La terapia centrata sul cliente e i gruppi
    dincontro
  • Lavora con pazienti psicotici
  • Approccio fenomenologico e concetto del Sé come
    centro esplicativo
  • Ogni individuo esiste in un mondo continuamente
    mutevole di esperienze del quale esso il centro
  • Limportanza del concetto di Sé s Gestalt della
    struttura del Sé
  • Fui costretto a fronteggiare molti insuccessi e
    ciò mi costrinse ad imparare
  • Ogni esperienza che non è coerente con
    lorganizzazione o la struttura del Sé può venir
    percepita come una minaccia più numerosi sono
    queste percezioni più rigidamente si organizza la
    struttura del Sé per sostenersi
  • La tensione può diventare lacerante e creare una
    dichotomia tra il Sé e lorganismo del paziente
  • Quando un individuo percepisce e accetta in un
    sistema coerente e integrato tutte le sue
    esperienze sensoriali e viscerali , è
    necessariamente portato maggiormente a
    comprendere gli altri e ad accettarli come
    individui

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Contro la disumanizzazione crescente
  • Rogers denuncia la disumanizzazione crescente
    della nostra cultura, nella quale non conta la
    persona ma unicamente la sua scheda clinica
    perforata
  • Il sentimento di solitudine e di vuoto
  • La perdita di fiducia e di desiderio di esistere
  • Il prendersi cura dellaltro aiutare la persona
    a conoscere la propria struttura per imparare a
    crescere attraverso questo processo di
    maturazione sarà la persona stessa che aiuterà se
    stessa
  • Gruppi dincontro maturazione del singolo
    attraverso una modificazione costruttiva dei
    rapporti intersoggettivi
  • La persona che soffre si trova in uno stato
    dincongruenza , di vulnerabilità , di ansia ,
    una discrepanza tra ciò che sente realmente e
    limmagine di sé, si trova cioè in uno stato di
    disaccordo interno, di squilibrio interiore che
    la rende ansiosa e fragile. Assumendo i concetti
    degli altri quali nostri, perdiamo contatto con
    la potenziale saggezza del nostro funzionamento e
    perdiamo fiducia in noi stessi

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La relazione di aiuto secondo Rogers
  • Congruenza risposta adeguata , coerente con i
    bisogni e il sentire dellaltro
  • Accettazione rispetto per laltra persona , il
    suo modo di essere e di pensare
  • Autenticità essere se stesso, essere vero come
    persona nella relazione
  • Comprensione empatica sentire quello che sente
    laltro
  • Senso di responsabilità. Sapere che laltro è una
    persona che ha dei sentimenti e una dignità
  • Fiducia laver fiducia nelle possibilità
    dellaltro
  • Loperatore deve essere consapevole della propria
    sofferenza e solitudine
  • Il contesto del gruppo che funziona come spazio
    dincontro
  • In un gruppo siffatto lindividuo giunge a
    conoscere se stesso e ogni altro più a fondo di
    quanto non riesca a fare negli usuali rapporti
    sociali o di lavoro. Si familiarizza
    profondamente con gli altri membri e con il
    proprio intimo Sé, quel Sé che altrimenti egli
    tende a nascondere dietro la facciata. Di
    conseguenza ha con gli altri dei rapporti
    migliori sia in seno al gruppo sia, in seguito,
    nelle situazioni della vita quotidiana
  • Atteggiamenti nella relazione
  • Empatia
  • Creatività
  • Assunzione di responsabilità
  • Sentire il mondo del cliente come se fosse
    nostro, senza però mai perdere questa qualità del
    come se
  • Sentire lira, il turbamento, la paura del
    cliente come se fossero nostri senza però
    aggiungervi la nostra ira, il nostro turbamento,
    la nostra paura

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Analisi esistenziale e ricerca del
significatoLapproccio di Viktor
Frankl(1905-1997)
  • Partire dal riconoscimento della precarietà della
    nostra condizione come esseri umani e
    dellineluttabilità della sofferenza
  • Limportanza della morte come inevitabile
    conclusione dellesistenza
  • Creare le condizioni che permettono al paziente,
    alla persona, di vivere dando un significato alla
    propria esistenza , questo nonostante la
    patologia, anzi perfino grazie ad essa.
  • Limportanza della ricerca del significato
    sistema di valori e di ideali nella relazione
  • Internato in campi di concentramento dal
    1942-45(perde tutta la famiglia)
  • Psichiatra e psicoterapeuta austriaco fondatore
    dellanalisi esistenziale e della Logoterapia
  • Per Frankl luomo non può essere ridotto alla sua
    dimensione biologica e ad un insieme di istinti
    possiede una dimensione spirituale che fa della
    vita qualche cosa di più della vita biologica.
    Lesistenza la possibilità di decidere,
    scegliere, dare significato a quello che si è e
    che si vive. Una questione di dignità

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Aprirsi allaltro e fare i conti con la propria
sofferenza
  • Sofferenza vuoto esistenziale, umiliazione,
    negazione della dimensione spirituale dellessere
    e delle sue potenzialità espressive
  • La condizione della camicia di forza crea
    depressione, depersonalizzazione, passività,
    aggressività, fuga nella psicosi, dipendenza,
    debolezza del sistema immunitario, fobie
  • Aiutare laltro a ritrovare se stesso , il
    significato della vita(non sta alloperatore
    decidere quale sia questo significato) in
    quanto essere umano luomo deve poter scegliere
    liberamente la sua prospettiva, la sua posizione
    di fronte alle condizioni interiori ed esteriori
    della sua esistenza

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La psicologia del lager e la sfida del significato
  • Effetti psicologici della vita controllata e
    negata nei campi
  • Apatia
  • Indifferenza
  • Irritabilità e scatti di aggressività
  • Sentimento dinferiorità
  • (Frankl fa notare che i kapò, le guardie
    scaricavano il proprio sentimento dinferiorità
    sugli internati)
  • Sindrome da Cesare in miniatura da parte delle
    guardie
  • Idee fisse, fobie
  • Collasso del sistema immunitario
  • Crollo e suicidio
  • Vuoto esistenziale
  • Totale depersonalizzazione
  • Disturbi somatici e agorafobia
  • Disturbi di concentrazione e delle capacità di
    attenzione
  • La paura dellangoscia
  • Lossessione

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Quale risposta per umanizzare e ridare il
desiderio di esistere?
  • Fare i conti la tensione tra essere e dover
    essere tra libertà e responsabilità produrre
    senso e significato partendo dalle cose della
    vita quotidiana
  • Sapere che anche nelle situazioni di estrema
    coercizione sopravvive un resto di libertà
    spirituale , di libero atteggiamento dellio
    verso il mondo
  • Risvegliare il sentimento di dignità della
    persona
  • Chi non può evadere e credere nel futuro , nel
    suo futuro è perduto creare le condizione di una
    speranza nel futuro
  • Quando lessere umano non sa cosa vuole fare è
    esposto ad un grave pericolo desidera fare ciò
    che fanno gli altri è il conformismo oppure fa
    ciò che gli altri desiderano e comandano che
    faccia. Condizione di negazione della propria
    libertà e dignità.
  • Ricreare le condizioni per le motivazioni(Frankl
    si riferisce alla teoria delle motivazioni e dei
    bisogni di Abraham Maslow)
  • Laggressività è sempre fomentata dalla
    frustrazione esistenziale e dal sempre insorgente
    senso di vuoto e di assenza di significato
  • Frankl parla di nevrosi noogenaderiva da
    conflitti morali, problemi di coscienza, da
    collisioni di valori, da frustrazione
    esistenziale

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Approccio esistenziale e logoterapiaUn operatore
come Homo patiens
  • Nessuna terapia è una panacea
  • Ogni psicoterapia ha bisogno di essere completata
    dagli apporti di altri orientamenti
  • Considerare luomo nella sua totalità e non solo
    nella sua patologia o il suo deficit
  • La logoterapia non dà un significato alla vita
    del paziente , anzi vuole che il paziente trovi
    da se stesso il significato della sua vita
  • Luomo è un essere alla ricerca di un significato
  • Ambiguità dei termini autonomia e
    autorealizzazione
  • Frankl parla di auto-trascendenza
  • Essere vuol dire fondamentalmente essere
    orientato verso qualcosa che ci trascende , verso
    qualcosa che sta al di là , qualcosa o qualcuno,
    un significato da realizzare o un altro essere
    umano da incontrare e amare. Di conseguenza
    luomo è se stesso nella misura in cui si supera
    e si dimentica
  • Occorre imparare ad essere Homo patiens cioè
    avere la capacità di aspettare , di soffrire per
    trovare insieme il significato
  • Viktor Frankl ripropone una re-umanizzazione
    della psicoterapia ma anche di tutti gli
    interventi di riabilitazione
  • La relazione di cura(che si prende cura
    dellaltro accompagnandolo nella sua ricerca di
    significato) è relazione di aiuto nella misura in
    cui lotta contro la spersonalizzazione e la
    disumanizzazione.
  • 4 principi
  • Lo smascheramento del nevrotico aiutarlo a
    riappropriarsi di se stesso
  • La de-ideologizzazione dellintervento
    terapeutico e riabilitativo
  • La de-mitologizzazione del disturbo e del disagio
  • La riumanizzazione dellintervento daiuto

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Lapproccio esistenziale nel lavoro di cura di
Eugenio Borgna
  • Medico psichiatra, insegna neurologia e
    psichiatria allUniversità di Milano, direttore
    del servizio psichiatria dellOspedale maggiore
    di Novara
  • Importanza dellintersoggettività
  • Critica alla concezione naturalistica della
    psichiatria
  • Differenza tra sintomi e segni
  • Efficienza o senso umano della vita?
  • Gli orizzonti enigmatici della sofferenza
    psichica e della malattia mentale(il disagio
    esistenziale e le psicosi)
  • Limportanza dellesperienza vissuta langoscia
    e limpossibilità di decifrare il reale
  • Quando langoscia cresce , e si fa dilagante, le
    esperienze vissute (anche quelle allucinatorie)
    divengono a-tematiche e inconsistenti il
    discorso si disperde nei suoi contenuti , e ne
    nasce una condizione di smarrimento , di
    indeterminatezza e di incapacità di decifrare il
    senso del reale.
  • La crisi della presenza il non esserci più al
    mondo e con il mondo, il rischio della
    dissolvenza
  • Il linguaggio degli occhi, del volto, il
    linguaggio del silenzio
  • Borgna riporta i testi di scrittori e poeti che
    hanno vissuto la sofferenza psichica per fare
    parlare quel mondo dal di dentro Antonin Artaud,
    Holderlin, Gerard de Nerval

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La dimensione emozionale del processo di cura
  • La relazione di aiuto , la relazione di cura e
    quella riabilitativa sono esperienze complesse
    nelle quali intervengono emozioni e sensibilità,
    immedesimazione e introspezione, stati danimo e
    conoscenze tecniche
  • Il gesto terapeutico e riabilitativo deve
    essere dotato di senso
  • Entrare in relazione con laltro che chiede
    aiuto sulla linea di una emozionalità spesso
    silenziosa che astragga da ogni articolazione
    freddamente tecnica da ogni rigida impostazione
    scientifica del discorso. Non cè cura, vorrei
    ripeterlo, se non si sa cogliere cosa ci sia in
    un volto, in uno sguardo, in una semplice stretta
    di mano, e se non si sia capaci di sentire
    immediatamente il destino dellaltro come il
    nostro proprio destino
  • Borgna consiglia alloperatore della relazione di
    aiuto
  • Mantenere viva la fiamma della comprensione
    emozionale della gioia e della sofferenza degli
    altri
  • Evitare di farsi divorare dalla routine e dal
    rischio del deserto emozionale e dellaridità
    spirituale
  • Limportanza dellintuizione solo lintuizione ,
    le sonde imprevedibili dellintuizione ci
    consentono di capire quando sia ora di parlare,
    di tacere e di usare il corpo
  • Sapere gestire il difficile equilibrio tra
    vicinanza e distanza
  • Non cè possibile cura se non nel contesto di una
    comunicazione dialogica che colga nellaltro da
    noi non un estraneo ma una persona trafitta
    dalloceano infinito dellangoscia
  • Limportanza dellincontro
  • Accogliere il senso della sofferenza dellaltro

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Come rimbalzare dopo levento traumticoIl
processo resiliente (Boris Cyrulnik)
  • Etologo e neuropsichiatra francese che vive il
    dramma dei campi di concentramento dove perde la
    famiglia.
  • Per Cyrulnik la vulnerabilità dovuta ad un trauma
    o alla presenza di uno o più deficit può
    rappresentare una grande risorsa per creare uno
    sviluppo nuovo.
  • Limportanza dei fattori di protezione e dei
    fattori a rischio
  • La bolla affettiva sensoriale
  • Il ruolo di quello che chiama i tutori di
    resilienza persone e figure significative che
    nellinterazione permettono alla persona di
    rimbalzare e di riattivare dei processi vitali
    che sembravano compromessi
  • La resilienza è il processo di riadattamento di
    fronte ad avversità, traumi, tragedie, minacce, o
    anche significative fonti di stress come
    problemi familiari e relazionali, seri problemi
    di salute, o pesanti situazioni finanziarie e
    lavorative. Resilienza significa "riprendersi"
    dalle esperienze difficili.
  • Per Borsi Cyrulnik la resilienza è un
    neo-sviluppo dopo un evento traumatico che
    provoca una agonia psichica
  • La resilienza va vista in una ottica ecologica e
    antropologica dello sviluppo umano un soggetto
    non è resiliente in sé e per sé ma lo è per
    diversi motivi fattori di protezione, rete di
    sostegno, storia personale
  • Cyrulnik attribuisce grande importanza a quello
    che chiama dei tutori di resilienza, figure
    significative che permettono alla persona di
    riattiva il proprio slancio vitale e di
    riprogettarsi

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Un processo di riattivazioneUn processo in
divenire
  • La resilienza non si acquisisce una volta per
    tutte, ma rappresenta un cammino da percorrere
    lesistenza è costellata da prove, ma la
    resilienza e lelaborazione dei conflitti
    consentono, nonostante tutto, di continuare il
    proprio percorso di vita. Le risorse interne
    acquisiste fino al momento del trauma permettono
    di reagire ad esso in modo particolare,
    risultano determinanti il possesso di un
    attaccamento sicuro ad una figura di riferimento,
    non sempre né necessariamente la madre, ed i
    comportamenti seduttivi, che consentono di essere
    benvoluti e in grado di riconoscere ed accettare
    gli aiuti che vengono offerti dallesterno. Colui
    che non è riuscito a raggiungere tali
    acquisizioni fino a quel momento, potrà
    conseguirli successivamente, pur con maggiore
    lentezza, a condizione che lambiente circostante
    disponga intorno a lui qualche tutore di
    resilienza.La resilienza non è una qualità
    dellindividuo, ma un divenire, che inserisce lo
    sviluppo della persona in un contesto e imprime
    la sua storia in una cultura. Sono, dunque,
    levoluzione e la storicizzazione della persona
    ad essere resilienti, più che il soggetto in sé. 
  • B.CyrulnikI brutti anatroccoli. Le paure che ci
    aiutano a crescere(Frassinelli)
  • La resilienzalarte di navigare sui torrenti
  • Attaccamento sicuro
  • La rete affettiva relazionale
  • La produzione di senso
  • La possibilità di fare e di sentirsi riconosciuto
  • La narrazione delle proprie ferite

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La poetessa Alda Merini un caso di resilienza
  • Diario di una diversa
  • Le lettere/confessioni, con lausilio delle
    poesie, tratteggiano il processo di liberazione
    dai fantasmi e dagli orrori della poetessa che
    lentamente ritrova la vena creativa e la
    guarigione o, meglio, la tranquillità emotiva.
  • Scrivere poesia, per Alda Merini è diventato lo
    strumento per uscire dal buio, di riscoprire la
    luce, di acquistare la consapevolezza che il
    dolore è parte delluomo. La scrittrice, a un
    certo punto, fa sapere che se il dolore è
    esaltazione, allora posso dire che tutto il
    genere umano è in questo stato e il mio dolore,
    il mio lutto per la morte della mia coscienza è
    il dolore di tutta la nostra povera comunità
    umana.
  • Non ho fiducia nei medicamenti, no, glielo dico
    con franchezza, perché in questi mesi non mi sono
    più rallegrata. La fede potrebbe essere molla
    di guarigione, ma Io per avere questa fede
    dovrei sentirmi amata. Chi dovrebbe amarla? Il
    marito, lontano, insensibile, che lei ama
    profondamente nonostante la sua ignoranza.
  • Ora che ti ho perduto
  • Ora che ti ho perduto veramentecon quali rime
    canterò allingratoche mi ha mossa gemente alla
    follia.Dove andrò a rilavare queste
    vestiinondate damore, neanche un numepù mi
    vorrebbe tanto sono scesadal mio cumulo ardente
    di preghiere.

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La sofferenza, la follia e la vita Alda Merini
  • Nulla più che mi basti e piango e ridocome una
    folle sopra la mia stelle.
  • Prima che si concluda
  • Prima che si concluda questo amorelascia che io
    ringrazi il mio destinoper il bene assoluto che
    mha dato,per la fame dei sensi, per
    larsurache mi ha preso alla gola. Prima di
    andarelascia che ti riporti sul camminodove
    giungesti o mio sanato amorecosì divino e
    immobile e lontanochio non oso toccarti. Addio,
    mai Numefu più profondo e grande , mai
    daltezzetali giunsi al confine. Addio mio
    inganno
  • La mia poesia è alacre come il fuoco trascorre
    tra le mie dita come un rosario Non prego perché
    sono un poeta della sventura che tace, a volte,
    le doglie di un parto dentro le ore, sono il
    poeta che grida e che gioca con le sue grida,
    sono il poeta che canta e non trova parole, sono
    la paglia arida sopra cui batte il suono, sono la
    ninnanànna che fa piangere i figli, sono la
    vanagloria che si lascia cadere, il manto di
    metallo di una lunga preghiera del passato
    cordoglio che non vede la luce.
  • La verità è sempre quella, la cattiveria degli
    uomini che ti abbassa e ti costruisce un
    santuario di odio dietro la porta socchiusa. Ma
    l'amore della povera gente brilla più di una
    qualsiasi filosofia. Un povero ti dà tutto e non
    ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.
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