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ADDOME ACUTO

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ADDOME ACUTO Quadro clinico caratterizzato dalla presenza di un dolore acuto E una situazione d emergenza che pu guarire con terapia medica, ma che nella ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: ADDOME ACUTO


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ADDOME ACUTO
  • Quadro clinico caratterizzato dalla presenza di
    un dolore acuto
  • E una situazione demergenza che può guarire con
    terapia medica, ma che nella maggior parte dei
    casi necessita di un intervento chirurgico
    urgente
  • LA PRECOCITA DELLA DIAGNOSI è pertanto
    fondamentale per il successo terapeutico
  • Il falso addome acuto non riconosce cause
    addominali ma neurologiche!

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DOLORE ADDOMINALE ACUTO
  • Dolore non diagnosticato in precedenza che
    insorge allimprovviso
  • Modalità di insorgenza
  • Carattere, durata, frequenza, intensità
  • Cronologia
  • Localizzazione e irradiazione
  • Sintomi associati
  • Fattori aggravanti o allevianti (movimento,
    farmaci, cibo, atti respiratori, tosse..)

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DOLORE ADDOMINALE ACUTO
  • È determinato da
  • Stimoli chimici
  • Infiammazioni
  • Variazioni ph
  • Ischemia
  • Necrosi
  • Stimoli meccanici
  • Distensione capsula organi parenchimatosi
  • Distensione parete visceri cavi
  • Spasmo muscolatura liscia
  • Trazione legamenti e mesi
  • Compressione infiltrazione tronchi nervosi

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DOLORE ADDOMINALE ACUTO
  • Importante valutare levoluzione del sintomo
  • Un dolore colico che si trasforma in continuo è
    un segno dallarme
  • Un dolore colico biliare che si trasforma in
    continuo può essere segno di una evoluzione verso
    una colecistite
  • Questa modificazione in una occlusione può essere
    segno di sofferenza intestinale
  • Importante valutare lo stato generale del
    paziente
  • Un severo dolore colico determina irrequietezza e
    agitazione, ma non è più grave di un paziente
    rannicchiato, immobile affetto da peritonite

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Frequenza della patologia in rapporto alletà
DIAGNOSI Età lt 50 anni Età gt 50 anni
Dolore addominale non specificato 39,5 15,7
appendicite 32 15,2
Colecistite 6,3 20,9
Occlusione 2,5 12,3
Pancreatine 1,6 7,3
Malattia diverticolare lt0,1 5,5
Cancro lt0,1 4,1
Ernia lt0,1 3,1
Malattie vascolari lt0,1 2,3
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ADDOME ACUTO
  • Indagini di laboratorio (da ripetere dopo poche
    ore)
  • Emocromo
  • Funzionalità renale
  • Emogasanalisi
  • Ionemia
  • Amilasi lipasi
  • Funzionalità epatica
  • Test di coagulazione
  • Test di gravidanza
  • Gruppo sanguigno

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ADDOME ACUTO
  • Diagnostica strumentale (semplice e di rapida
    esecuzione)
  • Rx addome in bianco
  • Livelli idroaerei
  • Falce daria sottodiaframmatica
  • Calcificazioni (litiasi biliare, renale,
    pancreatite, patologia vascolare)
  • Profili renali e degli psoas
  • Nel sospetto di perforazione dare ev. mezzo di
    contrasto idrosolubile mai bario!

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ADDOME ACUTO
  • Diagnostica strumentale (semplice e di rapida
    esecuzione)
  • Ecografia
  • Contenuto colecisti, ispessimento pareti, calibro
    VBP
  • Irregolarità morfologia del pancreas
  • Identificazione raccolte ascessuali, puntura e
    drenaggio
  • Identificazione versamenti liberi addominali
  • Rottura visceri parenchimatosi
  • TAC (esame di 2 scelta)
  • Migliore definizione della patologia, ma più
    indaginoso
  • Indispensabile nei politrauma con malato più o
    meno cosciente

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ADDOME ACUTO
  • Diagnostica strumentale (semplice e di rapida
    esecuzione)
  • Endoscopia
  • Utile nel sospetto di patologie gastroduodenali
  • Controindicata nel sospetto di perforazioni
  • Utile nei volvoli del colon (derotazione) e nel
    megacolon tossico
  • Utile nelle pancreatiti biliari

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ADDOME ACUTO
  • Diagnostica strumentale (semplice e di rapida
    esecuzione)
  • Laparoscopia diagnostica
  • Nel dubbio un buchino sulla pancia non ha mai
    fatto morire nessuno, anzi!!

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PERFORAZIONI INTESTINALI
  • FISIOPATOLOGIA
  • Lirritazione chimica del peritoneo implica il
    passaggio di grandi quantità di liquidi dallo
    spazio intravascolare a quello peritoneale
  • Inizialmente, si verifica un quadro di shock
    ipovolemico. Dopo alcune ore però la raccolta
    fluida addominale va incontro a sovra-infezione
    lo shock pertanto da ipovolemico diviene settico

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PERFORAZIONI INTESTINALI
  • CLINICA
  • Presenza di fattori predisponenti allanamnesi,
    (anamnesi che però non può essere sempre raccolta
    a causa delle gravi condizioni cliniche spesso
    presentate dal paziente)
  • farmaci FANS, cortisonici
  • alcool
  • stress (E da sottolineare che se il paziente
    assume anti-secretivi la perforazione non può
    essere esclusa a priori).
  • Sintomatologia pregressa riferibile a patologia
    peptica presente nel 42-89 dei pazienti
    perforati.

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PERFORAZIONI INTESTINALI
  • Dolore
  • improvviso
  • violento, a "coltellata" (il dolore assume
    caratteristiche meno drammatiche se la
    perforazione è coperta)
  • raggiunge subito la massima intensità, tende a
    rimanere costante
  • dopo un pasto o di nott
  • inizia in epigatrio e poi si diffonde a tutto
    laddome talora presenta irradiazioni
    particolari
  • verso i quadranti adominali destri per
    diffusione del materiale acido fuoriuscito dallo
    stomaco lungo il mesocolon trasverso (che va
    dallalto al basso e da sinistra a destra per la
    presenza del fegato a destra) fino alla doccia
    parieto-colica destra.
  • verso la regione lombare nel caso di ulcera
    penetrante nel pancreas attraverso la retrocavità
    dellepiploon.
  • verso le spalle bilatrealmente per irritazione
    frenica.
  • verso le spalle bilateralmente per irritazione
    frenica.
  • Nausea e vomito
  • frequentemente nausea, più raro il vomito.
  • Febbre
  • assente nelle prime ore (peritonite chimica!)
    compare tardivamente quando il versamento acido
    peritoneale diviene settico.

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PERFORAZIONI INTESTINALI
  • Obiettività generale
  • estrema sofferenza
  • posizione antalgica peritonitica cosce flesse
    sul bacino, immobilità, respirazione superficiale
  • segni legati alliperincrezione catecolaminergica
    (cute fredda e pallida,tachicardia, agitazione
    ecc.), poi legati allo shock ipovolemico e poi
    legati a quello settico.
  • Obiettività addominale
  • addome iporespirante
  • contrattura eclatante (fino al famoso "addome a
    barca o a tavola")
  • estremamente dolorabile diffusamente o a livello
    dei settori guadagnati dal versamento acido
  • Blumberg
  • scomparsa dellaia di ottusità epatica
  • segni di ileo dinamico "silenzio addominale
  • esplorazione rettale "grido del Douglas" per
    raccolta del versamento negli spazi declivi.
    (lobiettività addominale è più scarsa nel caso
    in cui la perforazione è tamponata o si dirige
    verso la retrocavità).

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PERFORAZIONI INTESTINALI
  • ESAMI STRUMENTALI
  • Laboratorio
  • leucocitosi
  • emoconcentrazione (aumento dellematocrito)
  • lieve aumento dellamilasi (per suo passaggio
    nella cavità peritoneale da dove viene
    riassorbita in circolo)
  • Diagnostica per immagini
  • Rx diretta addome è lesame fondamentale ai fini
    della diagnosi
  • pneumoperitoneo ("falce aerea sub-diaframmatica
    mono o bilaterale). Per evidenziarlo è necessario
    che il paziente sia posto in ortostatismo oppure,
    se non in grado, in decubito laterale sx.segni
    di ileo dinamico.
  • Pasto opaco con m.d.c. idrosolubile
    (Gastrografin) è indicato solo se la clinica è
    fortemente indicativa per perforazione, ma la
    diretta addome risulta negativa per
    pneumoperitoneo
  • Laparoscopia / tomia esplorativa

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PERFORAZIONI INTESTINALIterapia
  • PROVVEDIMENTI DI BASE
  • posizionamento del sondino naso-gastrico con lo
    scopo di allontanare la maggiorparte del
    materiale acido gastrico.
  • terapia anti-secretiva con lo stesso scopo.
  • terapia antibiotica con lo scopo di prevenire o
    trattare linfezione peritoneale.
  • terapia per leventuale shock in corso.
  • TERAPIA DEFINITIVA
  • Terapia conservativa vedi provvedimenti di base
  • Terapia chirurgica
  • semplice sutura (rafia) dellulcera, con o meno
    confezionamento di omentopessi (cioè apposizione
    dellomento sulla sutura a protezione della
    stessa) se la perforazione è a livello gastrico
    molti autori propongono, anzichè la semplice
    rafia, lescissione dellulcera e risutura, a
    causa della possibilità, valutata in termini del
    4-10, che la lesione sia di tipo neoplastico.
    Attualmente, in alcuni centri, la rafia viene
    eseguita anche per via laparoscopica.
  • interventi "definitivi"raffia o exeresi
    dellulcera con o senza omentopessi vagotomia
    tronculare (ed in questo caso è necessario
    associare una piloroplastica per evitare il
    pilorospasmo post-vagotomia), o
    superselettiva.resezione gastrica

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PERFORAZIONI INTESTINALI indicazioni
  • Terapia conservativa utilizzata solo di rado per
    i discordanti risultati conseguiti.
  • diagnosi di ulcera perforata sia certa,
  • che il paziente sia a digiuno al momento della
    perforazione,
  • che non siano presenti segni di shock, che il
    paziente giunga allosservazione subito dopo
    levento perforativo (entro 24 ore).
  • pazienti con rischio chirurgico elevato,
  • dopo che uno studio con contrasto idro-solubile
    non ha messo in evidenza un suo spandimento in
    peritoneo, espressione di tamponamento spontaneo
    e quindi nel caso di osservazione tardiva del
    paziente.

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PERFORAZIONI INTESTINALI indicazioni
  • Terapia chirurgica
  • Semplice raffia o escissione sutura
  • pazienti gravemente impegnati con alto rischio
    chirurgico, ma attualmente è dimostrato che tale
    intervento non è gravato da minore mortalità e
    morbilità rispetto a quelli definitivi essa è
    infatti correlata a fattori quali intervallo
    perforazione-intervento, età, presenza di shock,
    patologia di base associata. Tuttavia tale
    indicazione riassume importanza nel momento in
    cui tale intervento venga eseguito per via
    laparoscopica.
  • assenza di patologia peptica cronica
  • E chiaro che, nel caso di ulcere gastriche, è
    lecito adottare tale strategia solo nel caso che
    non ci sia il fondato sospetto di lesione
    neoplastica.

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PERFORAZIONI INTESTINALI indicazioni
  • Interventi definitivi sono ovviamente indicati
    nei casi opposti.Lintervento definitivo di tipo
    resettivo è sua volta indicato se
  • il piloro si presenta "difficile", sede cioè di
    esiti cicatriziali tale evento impedisce il
    confezionamento di una piloroplastica sicura.
  • sospetto di lesione neoplastica.
  • nel caso di ulcere gastriche in quanto, a
    differenza di quelle duodenali non sono dovute a
    iperincrezione peptica, a meno che non si tratti
    di ulcere gastriche associate ad ulcere duodenali
    (tipo II) o di ulcere gastriche pre-piloriche
    (tipo III) o di ulcere della giunzione
    esofago-gastrica per evitare luso di di
    resezione gastriche sub-totali o prossimali.
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