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MODULO I

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Title: Presentazione di PowerPoint Author: fperillo Last modified by: Francesco Perillo Created Date: 3/13/2005 10:09:43 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: MODULO I


1
Università degli studi Suor Orsola
Benincasa Napoli   Facoltà di Scienze della
Formazione Corso di laurea magistrale in
Comunicazione pubblica e dimpresa Gestione
delle risorse umane Prof. Francesco Perillo  
  • MODULO I
  • Individuo e Organizzazione nella Tech.net
    Economy

2
  • ARGOMENTI
  • Alla sorgente del valore
  • Senso e orizzonti del management delle
    organizzazioni
  • Lorganizzazione Labour intensive
  • Lorganizzazione Knowledge intensive
  • Il management della società prossimo-ventura
    verso la learning organisation
  • Individuo e Organizzazione nella Tech.net
    Economy
  • La centralità delle competenze e la people
    satisfaction
  • LEmployee Opinion Survey per la gestione del
    miglioramento

3
FARE IMPRESA, FARE LIMPRESA
Una grande costruzione inizia da una palata
di terra. Un viaggio di mille miglia inizia
da un unico passo Lao-Tzu
4
L'iniziativa dell'uomo è mossa dalla ragione
che cerca l'infinito in ogni sua mossa,in ogni
rapporto con la realtà, in ogni rapporto con
l'altro uomo. L'iniziativa dell'uomo fa parte
della sua stessa natura. E' infatti un uomo
mosso da questa sete inesauribile che diventa
protagonista della realtà, quando incontra un
altro uomo, o una compagnia di uomini, in cui
vibra l'infinito che lui cerca.
5
Il Management riguarda gli esseri umani. Il suo
compito è consentire alle persone di dare una
performance collettiva, fare emergere i loro
punti di forza e far passare in secondordine i
loro punti deboli. Ecco a cosa serve
lorganizzazione, ed è proprio questa la ragione
per cui il management è il fattore
dominante Peter Drucker
  • Azienda o impresa ?
  • Cè una dimensione umanistica nel Management?
  • Lorganizzazione è una scienza sociale?
  • Può prescindere dalla dimensione psicologica?
  • Lorganizzazione interpreta lanima dellimpresa?

6
THE HERITAGE
Aerfer / Salmoiraghi
Aeritalia
Fiat Aviazione
Alenia
Alenia Difesa
Sindel
Selenia
Microlambda
Raytheon
ITF
Ferranti
GEC
GEC Marconi
CaRS
Marconi
Plessey
Siemens Plessey
BAE SYSTEMS
British Aerospace
?
7
FOCUS ON THE ORGANISATIONAL BEHAVIOUR
  • Nelle società contemporanee stanno avvenendo
    trasformazioni straordinarie dal punto di vista
    dell'informazione, della società e della
    tecnologia. Per tenere il passo con il veloce
    susseguirsi di tali cicli di trasformazione, le
    persone e le società devono riuscire a rinnovarsi
    costantemente.
  • In questa sfida adattiva vengono premiate le
    persone che si sentono capaci di determinare il
    proprio futuro.
  • E' essenziale che le persone siano in grado
    di guidare se stesse.
  • La capacità di guidare se stessi è diventata
    un fattore chiave anche nel lavoro".
  • Albert Bandura

8
Lunico uomo istruito è luomo che ha
imparato ad imparare luomo che è in grado di
adeguarsi e cambiare luomo che si rende conto
che nessuna conoscenza è sicura e che solo la
ricerca della conoscenza fornisce una base per la
sicurezza - Carl Rogers, Freedom to learn,
1969
9
ORGANIZZAZIONE
Burns Stalker, 1961
MERCATO
10
LORGANIZZAZIONE Dalla stabilità alla turbolenza
  • Il project Team tende a sostituire la struttura
    formalizzata
  • Flessibilità operativa e mobilità interna
  • contesto internazionalizzato e in turbolenza
  • Le attività si concentrano sul core business.
    Prevalenti e strategiche sono la progettazione e
    la integrazione finale.
  • La componente manifatturiera è sempre più
    ridotta (supply chain, rete, outsourcing,
    decentramento)
  • market oriented (centrata sul cliente)
  • Le funzioni sono dei sistemi al cui interno le
    persone crescono per accumulo di esperienza
    specialistica e con compiti definiti e
    prescrittivi
  • Lindividuo è funzione della posizione
  • La componente manifatturiera è fortemente
    presente
  • product oriented

Azienda Labour intensive
Azienda Knowledge intensive
11
Keywords
Knowledge management Potenziale Leadership
Empowerment

12
  • del fare e del vendere

13
Verso lorganizzazione orizzontale
  • mappatura Competenze
  • Team Building
  • Leadership
  • Integrazione
  • Sistema Qualità
  • Prodotti
  • Processi

14
Le differenti chiavi di lettura Per la
Adaptive enterprise
Learning organisation
Tech-net economy
Intangibles
Total quality
Market vs product driven Company
Soft gt Hard Intangiblegt tangible individualgt
organisation Compencybehaviour gt result
15
LCM, Life Cycle Management
PROCEDURE ORGANIZZAZIONE STRUMENTI
16
SCOPO DEL MANAGEMENT, SENSO DELLIMPRESA
CREARE VALORE
17
La creazione del valore
  • La creazione del valore è la finalità ultima di
    qualunque scelta strategica, progetto o commessa.
  • La creazione del valore passa per il
    conseguimento di un vantaggio competitivo
    sostenibile (duraturo).
  • Le risorse e le competenze disponibili (di
    valore) sono alla base del vantaggio competitivo
    sostenibile.
  • Come è possibile accumulare, combinare,
    difendere, riprodurre continuamente, condividere
    o trasferire allinterno le risorse e le
    competenze distintive.

Prof. Franco Fontana, Luiss Guido Carli
18
Cosa significa creare valore per gli azionisti
Ritorno sulle attività ROA
Ritorno sul capitale proprio ROE ROA D/E (ROA
Kd(1-t)
ROS
Leverage D/E
Estensione dello spread ROE - Ke
Costo debito Kd
Rotazione Attività
Aliquota fiscale t
Valore di mercato
Costo capitale proprio Ke Rf be (Rm-Rf)
Tasso risk free Rf
Crescita del capitale proprio g
Premio per il rischio Rm-Rf
ROE
Anni in cui dura lo spread n
Rischio del titolo be
Tasso di reinvestimento p
Prof. Franco Fontana, Luiss Guido Carli
19
La creazione di valore dipende da tre fattori
principali (Hax, Majluf)
V ROE Ke g n
Estensione dello spread ROE - Ke
Valore di mercato
Crescita del capitale proprio g
Anni in cui dura lo spread n
Prof. Franco Fontana, Luiss Guido Carli
20
Le caratteristiche delle competenze distintive
  • Producono una performance di valore per il
    cliente
  • Consentono un accesso potenziale ad un ampio
    numero di mercati
  • Sono uniche e difficili da imitare, in quanto
    specifiche e derivanti da uno sviluppo cumulativo
    autopoietico

Prof. Franco Fontana, Luiss Guido Carli
21
La centralità delle competenze nella catena del
Valore (Kaplan)
Riduzione dei costi
Aumento dei ricavi
Ottimizzazione dei processi
Sviluppo delle vendite
22
La BSC di Kaplan e Norton



Through this logical architecture, we are able
to describe the indirect linkage between the
intangible assets the drivers of strategy- and
the tangible results, which are outcomes
-David
P. Norton
23
La BSC
A balance scorecard is a system for
  • identifying and monitoring the strategic
    objectives of an organisation
  • translating objectives into a set of objective
    measures which can be quantified

The expected results are balanced, i.e. do not
create success in one dimension ignoring the
other.
- real possibly of translating strategic
objectives into short or long term targets -
facilitating organisational change processes by
defining priorities
24
processi
tecnologie
persone
?
25
Con lintroduzione della divisione del lavoro
i risultati saranno soprattutto
due -alloperaio avrete molto ridotto la
necessità di usare il cervello -avrete portato al
minimo i suoi movimenti. Egli farà una cosa sola
e un solo movimento. Adam Smith, 1776
Nascita dellorganizzazione Labour Intensive
26
lorganizzazione Knowledge Intensive
27
LE ORGANIZZAZIONI UMANE
Gareth Morgan, Images, le metafore
dellorganizzazione, 1998
  • MACCHINA per far soldi
  • ? è
    proprietà di qualcuno
  • ? può
    essere controllata
  • ? non è in
    grado di modificarsi da sé
  • ? non
    consente il cambiamento
  • ESSERE VIVENTE
  • ?
    proprietà?
  • ? non può
    essere controllato,
    ma guidato, influenzato,
    stimolato
  • Sopravvivono le organizzazioni con
  • identità collettiva
  • aperte verso il mondo esterno
  • (v. Wenger, 1996, Comunità di pratica)

28
LE COMUNITA DI PRATICA
  • strutture formali ? distribuzione del potere
  • reti autogenerative ? comunicazioni, conoscenze
    tacite, potenziale di creatività e di
    apprendimento

Le strutture formali dovrebbero riconoscere e
sostenere le proprie reti informali di relazione,
incorporandone le innovazioni. Chiedono invece
obbedienza, che deruba i viventi della vitalità
STRUTTURE PROGETTATE garantiscono le regole, il regolare livello di funzionamento danno STABILITA incarnano relazioni di POTERE ? Controllo gerarchico STRUTTURE EMERGENTI garantiscono lINNOVAZIONE lapprendimento ? La Leadership favorisce lemergenza, costruisce reti di comunicazione, porta vita nelle organizzazioni
29
lorganizzazione Knowledge Intensive
30
NONAKA
I MOMENTI DELLA GENERAZIONE DI CONOSCENZA

CONOSCENZE INIZIALI
SCAMBIO DI CONOSCENZE
GENERAZIONE VALUTAZIONE
CONOSCENZE FINALI
INDIVIDUALI
SOCIALIZZAZIONE ESTERNALIZZAZIONE
CREAZIONE COMBINAZIONE
INTERNALIZZAZIONE FORMALIZZAZIONE
31
Come si formano le competenze distintive il
modello di Nonaka
trasformazione della conoscenza individuale in
conoscenza organizzativa
SOCIALIZZAZIONE
ESTERIORIZZAZIONE
simpatetica
concettuale
INTERNALIZZAZIONE
COMBINAZIONE
operativa
sistemica
Fonte Nonaka e Takeuchi, 1995
Prof. Franco Fontana, Luiss Guido Carli
32
La rivoluzione della conoscenza
Nellorganizzazione Labour Intensive il sistema
incorpora la conoscenza e rende produttiva la
forza lavoro. Il sistema è produttivo perché i
singoli workers producono risultati senza molte
conoscenze o capacità
LA STERILITA DELLESPERIENZA
Nellorganizzazione Knowledge Intensive è la
singola persona che rende produttivo il sistema.
Il sistema deve servire il Knowledge-worker
professionista, non-dipendente, lavora
nellorganizzazione ma non vi appartiene. Perché
la conoscenza non ha gerarchie. Alla relazione
contrattuale con limpresa si sostituisce la
relazione psicologica. Lavoratori che, come la
conoscenza che detengono, non si comprano.
IL VALORE DELLESPERIENZA
(v.Peter Drucker, Il management della società
prossima ventura)
33
Dal Comando e controllo alla Relazione
Una parte sempre maggiore degli input di cui
abbiamo bisogno non verrà da persone e
organizzazioni sotto il nostro controllo, ma da
persone ed organizzazioni con le quali abbiamo
una relazione, una partnership, e alle quali non
possiamo impartire ordini. P. Drucker
34
OCCORRE SPOSTARE LATTENZIONE
DALLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA (sempre meno
prescrivibile ed adeguata a rispondere agli
obiettivi aziendali)
AI SINGOLI INDIVIDUI
SW
HW
35
La provocazione di Spencer
We should expend so much effort to fit job to
individual, as we expend to fit individual to the
job
The fittest survives (Spencer)
36
Dal Comando e controllo alla Relazione
Una parte sempre maggiore degli input di cui
abbiamo bisogno non verrà da persone e
organizzazioni sotto il nostro controllo, ma da
persone ed organizzazioni con le quali abbiamo
una relazione, una partnership, e alle quali non
possiamo impartire ordini. P. Drucker
non più dipendenti, ma partner
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La Politica del Personale
LABOUR INTENSIVE
KNOWLEDGE INTENSIVE
  • CCNL
  • GESTIONE DELLINQUADRAMENTO
  • POLITICA RETRIBUTIVA COLLETTIVA
  • ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
  • RELAZIONI SINDACALI
  • BEST PRACTICES
  • Appraisal system
  • Assessment center
  • Compensation policy
  • Manpower planning
  • Competency management
  • Employee portal
  • Open Learning
  • Learning Management System
  • Valori e cultura aziendale
  • Work-life balance policy
  • Employee Opinion Survey

GOVERNO
SVILUPPO
DIPENDENTE Fattore della produzione
DIPENDENTE RISORSA (re-source) cliente
interno
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  • Cosa lega la customer satisaction alla people
    satisfaction?

39
La centralità delle competenze nella catena del
Valore (Kaplan)
Riduzione dei costi
Aumento dei ricavi
Ottimizzazione dei processi
Sviluppo delle vendite
40
LA SPIRALE DEL VALORE
41
  • LA SODDISFAZIONE è precondizione (necessaria ma
    non sufficiente) per la MOTIVAZIONE
  • Si misura con gli stessi metodi della Customer
    satisfaction (TQM)
  • Non genera di per sé motivazione, ma credibilità
    organizzativa
  • La motivazione, invece, è delegata ai singoli e
    ai manager-coach

LA MOTIVAZIONE è LA PRECONDIZIONE
DELLAPPRENDIMENTO
42
Le 6 fasi dell EOS
43
Quali percezioni misuriamo?
Quali elementi caratterizzano le percezioni? -le
condizioni di lavoro -lambiente di lavoro -cosa
il management fa
44
(No Transcript)
45
EOS Fasi del Progetto
comunicazione
restituzione
azione
Lanalisi di clima genera aspettative!
46
CONDIZIONI PER UNA CORRETTA EOS
  • assicurare visibilità ai dipendenti duranti
    lintero processo dalla formulazione del
    questionario (chi lo gestisce? Perchè è formulato
    in questo modo? Quali garanzie effettive di
    anonimato offre? Chi è la consulenza che eroga
    lattività?), alla sua elaborazione (con quale
    criterio vengono incrociate o associate le
    risposte?), alla implementazione delle iniziative
    di miglioramento (da chi sono composti i team ?
    quali obiettivi sono stati discussi e scelti?)
  • la restituzione deve essere tempestiva (alcune
    aziende lo fanno dopo mesi e mesi dalla
    compilazione dei questionari!) e analitica i
    dipendenti sono in grado di interpretare numeri e
    grafici. Un feedback discorsivo e generico
    rischia di offendere la loro intelligenza
  • i progetti di miglioramento devono essere
    effettivamente realizzati ed elaborati da team
    rappresentativi dei diversi settori aziendali,
    composti da persone credibili, non da fedeli,
    nè tantomeno dai soli capi
  • il vertice deve dimostrare visibilmente il
    proprio sostegno in ogni fase del programma

47
Punteggi per sezione variazioni Italy rispetto
al 2001
48
(No Transcript)
49
Piano dimprovement
50
Cè una relazione tra miglioramento della
soddisfazione e miglioramento dei risultati?
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