Title: Identificazione delle attivit
1Identificazione delle attività
- Indicano ciò che verrà messo in atto per
raggiungere gli obiettivi specifici fissati - Lidentificazione delle azioni permette di
distribuire i compiti e le responsabilità tra i
vari soggetti coinvolti nel progetto
2Identificazione delle attività
- Le azioni possono essere indirette e mediate
rispetto al raggiungimento dellobiettivo (es
consulenza, formazione), oppure essere in
rapporto diretto con il raggiungimento
dellobiettivo. In ogni caso sono caratterizzate
da una certa durata e comportano lutilizzo di
risorse.
3Identificazione delle attività
- Alcune indicazioni per identificare le attività
- elencare per ciascun obiettivo specifico a ruota
libera tutte le attività senza preoccuparsi di
dare loro un ordine - la definizione delle azioni deve essere succinta
ed essenziale, non devono essere descritti i
singoli compiti
4Identificazione delle attività
- una volta elencate le attività senza un ordine
preciso, si procede alla loro sistemazione,
cancellando i doppioni eliminando gli elementi
fuori tema e non pertinenti con lobiettivo - verificare infine che tutti gli obiettivi
individuati per il progetto siano coperti
5Assegnazione delle responsabilità
- A questo punto possiamo già cominciare ad
attribuire le responsabilità attraverso una
matrice attività/responsabilità
6Assegnazione delle responsabilità
- La matrice attività/responsabilità indica
- alle persone su cosa saranno attivate nel
progetto - ai responsabili del progetto la dimensione delle
relazioni e delle responsabilità degli altri
soggetti coinvolti nel progetto - segnala il grado di partecipazione e di
importanza di una risorsa nel progetto - può essere successivamente utilizzata come base a
cui andranno aggiunte ulteriori informazioni
sulla sequenza e sulla durata delle attività
7Determinazione delle relazioni tra le attività
- I progetti complessi richiedono una serie di
attività, alcune delle quali devono essere svolte
in modo sequenziale mentre altre possono essere
svolte simultaneamente. - Le interrelazioni tra le attività sono molto
importanti, poiché i ritardi nel portare a
termine alcune attività possono condizionare
lintero progetto (attività critiche)
8I modelli reticolari
- I modelli reticolari esplicitano le relazioni di
interdipendenza fra le varie attività, colgono la
natura sistemica dei progetti e forniscono
informazioni utili per il loro controllo globale - I modelli reticolari più noti sono le tecniche
CPM (Critical Path Method ovvero Metodo del
Cammino Critico) e PERT (Program Evaluation and
Review Technique ovvero Tecnica di Valutazione e
Revisione dei Programmi)
9CPM (metodo del cammino critico)
- Il CPM venne introdotto nel 1957 per migliorare
le tecniche di programmazione per la costruzione
degli impianti della Du Pont de Nemours co. - E uno strumento che consente di analizzare un
progetto e determinarne la durata, basata
sullidentificazione del percorso critico che
si sviluppa attraverso la rete delle attività.
10PERT (Tecnica di Valutazione e Revisione dei
Programmi)
- Il PERT venne sviluppato nel 1958 dalla Marina
degli Stati Uniti, nellambito del progetto
Polaris (missile a testata nucleare) che
dovette essere realizzato nel minor tempo
possibile, coordinando migliaia di attività. - E uno strumento il cui utilizzo fornisce il
potenziale per ridurre sia i tempi che i costi
necessari alla realizzazione di un progetto
11CPM/PERT
- Il CPM ed il PERT sono simili nella logica e
nella struttura - Il progetto viene rappresentato graficamente
attraverso linsieme delle attività necessarie - Entrambi i metodi sono utili a presidiare
soprattutto gli aspetti temporali di un progetto
12CPM/PERT
- Nel CPM si assume che il tempo richiesto per lo
svolgimento delle attività sia noto o prevedibile
(metodo deterministico) - Nel PERT si assume che il tempo richiesto per lo
svolgimento delle attività sia incerto, e che sia
necessario calcolare la probabilità della durata
(metodo probabilistico)
13CPM/PERT
- Con il tempo, combinando lapproccio dei singoli
metodi, i termini CPM e PERT sono diventati
sinonimi, così che le tecniche reticolari vengono
comunemente nominate CPM o PERT o CPM/PERT
14Il metodo fasi preliminari
- Ordinare cronologicamente le attività
- Determinare la durata stimata per ogni attività
ricorrendo a precedenti esperienze o al parere di
esperti - Determinare i vincoli di precedenza tra le varie
attività (quali attività devono essere già state
completate prima di poterne iniziare unaltra)
15Esempio attivare un ambulatorio
16Costruzione del diagramma reticolare
- Vi sono più modalità per costruire i diagrammi
reticolari. - Utilizzeremo quella più facile e più comune che
rappresenta le attività su cerchi (nodi) e le
relazioni tra le attività su frecce (archi)
17Costruzione del diagramma reticolare alcune
regole
- La lunghezza delle frecce non ha nulla a che
vedere con la durata presunta delle azioni. Se
una freccia è lunga il doppio di unaltra non
significa che lattività comporti il doppio del
tempo per essere svolta - Per convenzione, le frecce vanno da sinistra a
destra
18Costruzione del diagramma reticolare
- Scegliendo la modalità di rappresentazione delle
attività sui nodi, queste sono identificate da
lettere accanto alle quali viene indicata la
durata prevista per lo svolgimento
B 3
A 4
19Esempio di diagramma a reticolo
C 5
A 4
INIZIO
FINE
F 1
D 8
B 3
E 7
20- Lelaborazione del reticolo fornisce le seguenti
informazioni - durata minima del progetto
- il cammino critico, cioè il cammino con durata
più lunga tra quelli che uniscono un evento
iniziale con un evento finale. E costituito
dalla successione delle attività critiche, cioè
quelle che non possono subire ritardi (attività a
scorrimento nullo) senza che venga compromessa la
durata del progetto - gli scorrimenti, cioè il numero di unità di tempo
di cui può slittare unattività senza ritardare
la data di fine di un progetto
21Determinare il cammino critico
- Il cammino critico è determinato dal percorso che
consuma maggior tempo nellambito del reticolo.
Il termine critico è usato per ciascuna
attività nel cammino più lungo attraverso il
reticolo, poiché qualsiasi ritardo
nellimplementare unattività del cammino
critico, avrà come conseguenza un ritardo
nellintero progetto.
22Esempio di cammino critico
C 5
A 4
INIZIO
FINE
F 1
D 8
B 3
E 7
23- La differenza tra il tempo necessario per
completare il cammino critico ed il tempo
necessario per completare qualsiasi altro cammino
allinterno del reticolo, rappresenta il tempo di
scorrimento per ciascuno degli altri cammini ad
esempio, se un cammino necessita di 18 settimane
per essere completato ed un altro si completerà
in 15 settimane, il secondo avrà 3 settimane di
scorrimento.
24- Ciò significa che le attività comprese nel
cammino più breve possono slittare fino a 3
settimane senza condizionare la durata
dellintero progetto - Per definizione il cammino critico è a
scorrimento 0
25(No Transcript)