Title: SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL POINT
1SISTEMA HACCPHAZARD ANALYSISCRITICAL CONTROL
POINT
2SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Il D.Lgs. 26 maggio 1997, n. 155 ha imposto alle
imprese del settore alimentare di individuare,
nella loro attività, ogni fase che potrebbe
rivelarsi critica per la sicurezza degli alimenti
e di garantire che siano individuate,
applicate, mantenute ed aggiornate le opportune
procedure di sicurezza avvalendosi dei principi
della metodologia HACCP (Hazard Analysis
Critical Control Point).
3SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Il Sistema HACCP rappresenta una tecnica di
gestione dei processi alimentari rivolta alla
garanzia di integrità igienica dei prodotti
destinati al consumo umano. - Individua, cioè, una struttura organizzativa
aziendale, un insieme di procedure, di controlli
e di risorse il cui fine ultimo è assicurare la
sicurezza degli alimenti.
4SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- obiettivi principali
- individuare tutti i potenziali pericoli di
natura biologica, chimica e/o fisica che
potrebbero minare lintegrità igienica del
prodotto sotto esame - definire le pratiche operative attraverso le
quali prevenire, eliminare o ridurre ad un
livello accettabile tali pericoli - designare le fasi del processo produttivo alle
quali applicare tali pratiche ed i parametri
che consentono di controllare il manifestarsi di
questi pericoli - predisporre un sistema di controllo e
monitoraggio di tali parametri, associato ad una
procedura di intervento in caso di anomalie
operative.
5SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- I principi dellHACCP
- 1. analisi dei pericoli e determinazione delle
misure - preventive
- 2. determinazione dei punti critici di controllo
- 3. determinazione dei limiti critici
- 4. determinazione del sistema di monitoraggio
- 5. determinazione del piano delle azioni
correttive - 6. determinazione delle procedure di verifica
- 7. determinazione del sistema di gestione
della - documentazione.
6SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Passi preliminari
- 1. formazione del Gruppo di Lavoro (HACCP
- team)
- 2. descrizione del prodotto
- 3. identificazione della destinazione duso
del - prodotto
- 4. costruzione del diagramma di flusso del
processo - e dello schema dimpianto
- 5. conferma sul posto del diagramma di
flusso e - dello schema dimpianto.
7SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- I successivi 7 passi sono costituiti dai
principi dellHACCP - I 2 passi finali sono
- 13. realizzazione del Piano HACCP
- 14. riesame del Piano HACCP.
8SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Formazione del Gruppo di Lavoro (HACCP team)
- Obiettivo costituire il gruppo di lavoro
multidisciplinare che si occuperà della
preparazione e realizzazione del Piano HACCP. - Scopo disporre di una gamma quanto più
ampia possibile di competenze relative al
prodotto/processo in esame ed alla natura dei
pericoli che potrebbero interessarlo. - Attività preparare il modulo riportante la
composizione del Gruppo di Lavoro
9SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Descrizione del prodotto
- 1. Obiettivo effettuare una descrizione
quanto più completa e dettagliata possibile
del prodotto per il quale si intende realizzare
il Piano HACCP. - Scopo individuare tutte le caratteristiche
del prodotto fondamentali per la successiva
analisi dei pericoli. - Attività 1. preparare tre moduli
- nel primo riportare la descrizione del
prodotto nel secondo elencare tutte le
materie prime, gli ingredienti e gli eventuali
additivi in ingresso al processo in esame nel
terzo elencare tutti i materiali da imballo
con le relative caratteristiche. - 2. Reperire le specifiche contrattuali per
lacquisto delle materie prime e la
fornitura del prodotto finito.
10SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- caratteristiche da evidenziare
- nome
- composizione
- struttura e caratteristiche chimico-fisiche
- trattamenti subiti (cottura, congelamento, ecc.)
- modalità di imballaggio
- modalità di immagazzinamento
- periodo di conservazione
- luogo di vendita
- informazioni da riportarsi in etichetta
- controlli speciali per la distribuzione.
11SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Identificazione della destinazione duso del
prodotto - Obiettivo specificare il presumibile uso
dellalimento ed il target di consumatori a cui
è rivolto. - Scopo individuare il possibile utilizzo del
prodotto da parte di segmenti particolari della
popolazione(neonati, persone ospedalizzate,
ecc.) con la conseguente necessità di apportare
modificheal prodotto e/o al processo che lo
realizza persoddisfare particolari requisiti. - Attività. preparare un modulo
12SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Costruzione del diagramma di flusso e dello
schema dimpianto del processo - Obiettivi raccogliere tutte le informazioni
relative allo stabilimento, al processo ed
allimpianto - preparare gli schemi ed i diagrammi
relativi alle informazioni raccolte. - Scopi venire a conoscenza di tutto quanto
possa rivelarsi utile per la preparazione del
Piano HACCP - individuare fin da subito eventuali
possibilità di - cross-contamination.
13SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Attività 1. preparare
- la pianta dello stabilimento di produzione
- il diagramma di flusso del processo in esame
- lo schema tecnologico dellimpianto
- lo schema relativo ai flussi delle materie
prime, degli intermedi e dei prodotti finali - lo schema relativo ai flussi dei tecnici e
degli operatori - 2. Reperire informazioni relative a
- modalità di taratura periodica della
strumentazione di misura operante lungo le linee
di processo - leggi, regolamenti, direttive, suggerimenti
delle Associazioni di categoria relative al
prodotto in esame.
14SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Conferma sul posto del diagramma di flusso e
dello schema dimpianto del processo - Obiettivo effettuare una verifica sul campo
delle informazioni reperite. - Scopi assicurarsi della completezza e
dellesattezza delle informazioni e degli schemi
a disposizione del gruppo di lavoro - correggere eventuali inesattezze.
- Attività osservare direttamente le attività di
lavorazione - in tutte le fasi e le ore di funzionamento degli
impianti.
15SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Analisi dei pericoli e determinazione delle
misure preventive - Pericolo qualsiasi fattore, agente o
condizione causa potenziale di effetti
negativi per la salute umana. - Gravità grandezza di un pericolo o
importanza delle conseguenze che ne possono
derivare. - Rischio stima della probabilità che si
verifichi un determinato pericolo - Misura preventiva qualsiasi procedura, azione
e/o attività utilizzate per eliminare un
pericolo, ridurne la gravità o il rischio a
livelli accettabili.
16SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- PERICOLO è l'agente o biologico o chimico o
fisico che rende alimento non salubre. - pericolo chimico la presenza in un alimento di
antiparassitari in eccesso, che introdotti
cronicamente possono determinare un tumore - pericolo fisico è un pericolo fisico la presenza
in un alimento di piccoli frammenti di vetro, la
cui ingestione causa un traumatismo immediato - pericolo biologico è un pericolo biologico la
presenza in un alimento della tossina botulinica,
che provoca una intossicazione entro poche ore e
con elevata probabilità di morte.
17SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- RISCHIO è la probabilità, la possibilità che si
verifichi un danno a chi mangia. - Quindi è un dato statistico
- pericolo chimico la presenza in un alimento
d'antiparassitari in eccesso è un pericolo
chimico la probabilità di somministrare un
alimento contenente antiparassitari sarà pari a
zero se utilizziamo prodotti di coltivazione di
tipo biologico - pericolo fisico la presenza in un alimento di
anelli è un pericolo fisico la probabilità di
somministrare un alimento contenente anelli sarà
medio alta se gli operatori lavorano con anelli
nelle mani e invece sarà nullo se gli operatori
non indossano anelli - pericolo biologico la presenza in un alimento
della tossina botulinica è un pericolo biologico
la probabilità di somministrare alimenti con
tossina botulinica sarà media se le conserve
usate sono di provenienza domestica, familiare, e
sarà bassissima se invece sono di provenienza
industriale. -
18SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- GRAVITÀ indica, quando l'evento sfavorevole
accade, quanto è grave. - pericolo chimico la presenza in un alimento di
antiparassitari in eccesso la gravità è
consistente nel lungo periodo, cioè se
l'introduzione è costante nel tempo, in quanto
può scaturire un tumore - pericolo fisico la presenza in un alimento di
anelli la gravità sarà elevata perché
l'ingestione di un anello può provocare La morte
per asfissia - pericolo biologico la presenza in un alimento
della tossina botulinica la gravità è
elevatissima perché l'intossicazione da parte di
tossina botulinica è molto spesso letale.
19SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
RISCHIO (R) GRAVITÀ (G) INDICE DI PERICOLOSITÀ IP RG
Stima della probabilità che si verifichi un pericolo per la salute umana Grandezza di un pericolo o importanza delle conseguenze che ne possono derivare Rischio Gravità
Probabilità massima 5 Probabilità media 3 4 Probabilità minima 1 - 2 Pericolo letale 5 Pericolo grave 3 4 Pericolo minimo 1 - 2 Valore massimo 25 Valore minimo 1
20SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Analisi dei pericoli e determinazione delle
misure preventive - Obiettivi individuare tutti i pericoli
ricollegabili al processo/prodotto in esame - specificare le misure preventive per il
controllo di tali pericoli. - Scopo assicurare la prevenzione, eliminazione
o riduzione a livelli accettabili dei
pericoli per lintegrità igienica del prodotto.
21SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Analisi dei pericoli e determinazione delle
misure preventive - Attività
- 1. effettuare unampia ricerca in letteratura
- 2. Effettuare lanalisi delle materie prime e
degli ingredienti - lanalisi delle procedure operative
- losservazione delle pratiche operative
- lanalisi di eventuali misurazioni
- 3. realizzare una classificazione dei pericoli
individuati - 4. specificare le misure preventive per il
controllo dei pericoli evidenziati - 5. riportare tutti i pericoli evidenziati in
appositi moduli di facile consultazione.
22SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- ELENCO DI PERICOLI CHIMICI
- 1. pesticidi (nei prodotti ortofrutticoli)
- 2. metalli quali il piombo (Pb), il nichel
(Ni), il mercurio (Hg), il rame (Cu) - 3. tossine (nei prodotti del mare)
- 4. antibiotici (in animali)
- 5. metanolo (nel vino)
- 6. cessioni da imballaggio ( bande stagnate
nelle conserve alimentari) - 7. detergenti e disinfettanti (se il
risciacquo è insufficiente o errato) - 8. farmaci anabolizzanti (in animali)
- 9. conservanti (se presenti in quantità
eccessive) - 10. tossine (come le micotossine prodotte dai
funghi, o le tossine ASP, DSP, PSP,
riscontrabili nei molluschi) -
23SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- ELENCO DI PERICOLI FISICI
- 1. radioattività (negli ortofrutticoli, nel
latte e suoi derivati) - 2. insetti (cereali)
- 3. frammenti quali legno, vetro, metallo,
plastica, terriccio - 4. frammenti di origine umana effetti
personali, capelli, peli, stoffa, cerotti,
bottoni - 5. residui di alimenti spine di pesce,
nocciolo - 6. parti meccaniche (viti, bulloni)
-
24SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
ELENCO DI PERICOLI BIOLOGICI - MICROBIOLOGICI ELENCO DI PERICOLI BIOLOGICI - MICROBIOLOGICI
BATTERI 1. Bacillus cereus 2. Clostridium perfrigens 3. Clostridium botulinum 4. Yersinia enterocolica 5. Stafilococco aureo 6. Salmonelle 7. Campylobacter 8. Shigelle 9. Escherichia coli 10. Brucelle 11. Vibrio cholerae 12. Vibrio parahaemolyticus 13. Listeria monocytogenes 14. Micobatterio tubercolare
segue
25SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
MICETI 1. Candida 2. Aspergillus VIRUS 1. Epatite A 2. Norwalk PROTOZOI 1. Giardia lamblia 2. Toxoplasma gondii 3. Entamoeba histolyca 4. Balanitidium coli 5. Cytosporidium VERMI 1. Schistosoma bovis 2. Trichuris trichiura 3. Botriocefalo 4. Taenia saginata 5. Taenia solium 6. Echinoccus granulosus 7. Trichinella spiralis
26SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Determinazione dei punti critici di
controllo (CCP) - Definizione punto critico di controllo
(CCP) - qualsiasi operazione, passo e/o procedura
dove sia necessario - predisporre un controllo al fine di
eliminare, prevenire o ridurre a livelli
accettabili un pericolo per lintegrità
igienica dellalimento. - Obiettivo individuare tutti i punti critici di
controllo per il processo in esame. - Scopo individuare le fasi del processo che
dovranno essere strettamente controllate al
fine di garantire lintegrità igienica del
prodotto. - Attività utilizzare lalbero delle decisioni
per individuare i CCP - classificare i punti critici di controllo
così individuati - preparare un modulo riportante il percorso
logico effettuato per la - determinazione dei CCP
- su una copia del diagramma di flusso evidenziare
i CCP individuati, riportandone la sigla
che li identifica - predisporre tre moduli sui quali
- riportare tutti i pericoli microbiologici,
chimici e fisici e le fasi (o i Prerequisite
Programs) dove tali pericoli sono controllati.
27Schema decisionale per lindividuazione dei
CCP va applicato a tutti i pericoli di ogni
singola fase del processo e a tutte le materie
prime e gli ingredienti in ingresso allo
stabilimento
Su una copia del diagramma di flusso si
evidenziano i CCP
28SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
Determinazione dei limiti critici Definizione
limite critico è il massimo o il minimo
valore (con eventuale tolleranza oppure target
level più restrittivi) di un parametro
microbiologico, chimico o fisico che deve
essere controllato ad un CCP per minimizzare il
pericolo considerato. Obiettivi specificare i
parametri da tenere sotto controllo
specificare lintervallo operativo di ciascuno
dei parametri predisporre un modulo dove
riportare i limiti critici. Scopo garantire
lintegrità igienica del prodotto attraverso
il controllo dei parametri di processo più
significativi. Attività raccogliere tutte le
informazioni necessarie alla scelta dei parametri
e dei limiti critici predisporre un modulo dove
riportare le scelte effettuate (la fase
considerata CCP con la relativa sigla di
classificazione, il pericolo da controllare, la
misura preventiva messa in atto, i
parametri ed i limiti critici individuati).
29SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Ad esempio se vogliamo fissare la temperatura di
conservazione di una cella frigo di carne
possiamo considerare come limite critico 4c e
stabilire che se riscontriamo una temperatura di
6c riportiamo rapidamente la temperatura a 4c
se invece la temperatura è 7c, utilizziamo
rapidamente la carne. - Se poi nella applicazione del piano, quando
troviamo 9c, non ci comportiamo come abbiamo
deciso, ma riportiamo la temperatura della cella
rapidamente a 4c, tanto vale scrivere cosa
facciamo, e non dichiarare procedure che non
seguiamo. - Laltro errore è lopposto cioè fissare dei
limiti critici troppo a nostro favore, che
finiscono col non garantire ligiene degli
alimenti. Ad esempio fissiamo come temperatura di
conservazione della carne 10c e come limite
critico consideriamo che fino ad una temperatura
di 25c non facciamo altro che riportare la
temperatura della cella rapidamente al valore di
10c. - Se fissiamo tali valori, ligiene non è
garantita.
30SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Determinazione del sistema di monitoraggio
- Definizione monitoraggio sequenza pianificata
e documentata di misurazioni e/o osservazioni
dei parametri critici per la prevenzione o il
controllo dei pericoli. - Obiettivi individuare eventuali scostamenti
dei parametri critici dai valori stabiliti
identificare il prodotto ottenuto in
condizioni di non integrità igienica produrre
la documentazione relativa allandamento del
processo. - Scopi valutare il rispetto dei limiti critici,
cioè stabilire se tutti i CCP del processo sono
sotto controllo dimostrare, con lopportuna
documentazione, il controllo in continuo del
processo attraverso i suoi parametri
maggiormente significativi. - Attività definire la tipologia del monitoraggio
per ogni CCP stabilire la frequenza delle
operazioni di monitoraggio ad ogni CCP designare
il responsabile del monitoraggio ad ogni CCP
predisporre il modulo riportante le
informazioni suindicatispecificare la procedura
di registrazione delle operazioni di monitoraggio
ad ogni CCP. - Nota il monitoraggio deve consentire
alladdetto allimpianto di agire, con gli
opportuni interventi correttivi, prima del
verificarsi di uno scostamento dei parametri
critici dallintervallo operativo designato di
intervenire, con le adeguate azioni correttive,
dopo un eventuale scostamento.
31SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
TIPOLOGIA MONITORAGGIO VANTAGGI SVANTAGGI
ESAME VISIVO IMMEDIATEZZA DI REALIZZAZIONE TEMPESTIVITÀ DEL RISULTATO ECONOMICITÀ PERSONALE NON ALTAMENTE QUALIFICATO - NECESSITÀ DI PARAMETRI SENSORIALI, QUALITATIVI CHIARI
VALUTAZIONE SENSORIALE IDEM IDEM
MISURAZIONI FISICHE -TEMPESTIVITÀ DEL RISULTATO - PERSONALE SPECIALIZZATO
ANALISI CHIMICHE IDEM IDEM
ANALISI MICROBIOLOGICHE RISULTATI NON TEMPESTIVI COSTI ELEVATI MOLTI CAMPIONI PER SIGNIFICATIVITà RISULTATI
32SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Piano delle azioni correttive
- Definizioni
- intervento correttivo azione tendente al
ripristino delle condizioni operative del
processo prima che si verifichino conseguenze
negative per il prodotto - azione correttiva azione tendente
alleliminazione delle cause che possono
condurre, o hanno gi. condotto, a effetti
negativi per il prodotto - deviazione mancata osservanza o superamento
di un limite critico ad un CCP - piano delle azioni correttive serie
predeterminata e documentata di interventi o
di azioni da intraprendersi prima o al
verificarsi di una deviazione.
33SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Obiettivi predisporre il piano delle azioni
correttive - produrre la documentazione relativa alle
- eventuali deviazioni verificatesi ed alle
conseguenti azioni intraprese. - Scopi razionalizzare le procedure di intervento
in caso di anomalie evidenziate dal
monitoraggio - intervenire tempestivamente e senza errori.
34SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Attività specificare in un apposito modulo gli
interventi e le azioni correttive da
adottarsi sul processo prima o allatto del
verificarsi di una deviazione - specificare le azioni da intraprendersi per il
prodotto ottenuto durante il fuori controllo
del CCP - designare il responsabile degli interventi
correttivi - specificare la procedura di registrazione delle
azioni correttive intraprese ad ogni CCP. - Nota se un CCP del processo in esame è
controllato attraverso il monitoraggio di più
parametri critici, il fuori controllo a tale CCP
si verifica quando anche uno solo di detti
parametri abbia superato i limiti critici
prefissati.
35SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- La documentazione delle deviazioni
- Il gruppo di lavoro deve predisporre i
moduli sui quali devono venire annotate le
deviazioni riscontrate ai CCP, le azioni
correttive intraprese sul processo, il lotto
di prodotto ottenuto al di fuori delle
condizioni di sicurezza, gli interventi
effettuati su tale lotto e il luogo dove è stato
segregato. - Le procedure di registrazione, raccolta,
catalogazione, archiviazione della
documentazione devono essere chiaramente
specificate.
36SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Procedure di verifica
- Definizione verifica insieme delle
metodologie di varia natura volto a valutare
la conformità del Sistema HACCP al Piano HACCP
e a stabilire il suo corretto funzionamento. - Obiettivi valutare ladeguatezza dei limiti
critici fissati ad ogni CCP - confermare la validità del piano delle
azioni correttive - assicurare lefficace funzionamento del Piano
HACCP fin qui preparato. - Scopi valutare il corretto funzionamento del
Piano HACCP - correggere ogni eventuale errore (di metodo,
di procedure, ecc.) che la verifica dovesse
mettere in luce.
37SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Attività
- specificare i metodi e le procedure da
adottare per raggiungere gli obiettivi
indicati - stabilire la frequenza con cui le attività di
verifica devono essere condotte - designare il responsabile delle attività di
verifica - specificare le procedure di raccolta,
catalogazione e archiviazione della
documentazione delle attività di verifica.
38SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
I metodi di verifica Esami ed analisi a
cui sottoporre campioni (ambientali, di
intermedi in particolari punti della filiera
produttiva, di materie prime allingresso,
ecc.) indagini sulle condizioni di trasporto
e magazzinaggio, sia delle materie prime
che del prodotto finito ispezioni alle
attività di pulizia e sanificazione esami delle
registrazioni effettuate ai CCP,
delle deviazioni riscontrate e delle
procedure di intervento, ecc. NOTA non tanto
analisi sul prodotto, quanto verifica del piano
HACCP
39SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
La frequenza delle attività di
verifica Periodica o senza preavviso Il
responsabile Meglio interni allazienda e per i
vari settori La documentazione Risultati di
ogni campione analizzato registrazioni ai CCP
certificazione taratura strumenti addestramento
personale
40SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- Il Piano HACCP
- membri del gruppo di lavoro e responsabilità
- descrizione del prodotto e del suo uso previsto
- lanalisi dei pericoli e le relative misure
preventive - il diagramma di flusso del processo indicante
tutti i CCP individuati - i pericoli connessi ad ogni CCP e le
relative misure preventive approntate - i limiti critici associati ai parametri
individuati come significativi - le procedure di monitoraggio ai CCP
- le procedure di intervento in caso di deviazioni
- le attività di verifica
- le modalità di gestione della documentazione
- la strategia realizzativa del Piano HACCP.
41SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
- La documentazione del Sistema HACCP
- relativamente alle materie prime
- la certificazione del fornitore per ogni
lotto in ingresso allo stabilimento
documentante la conformità alle specifiche
richieste dallazienda - le registrazioni delle verifiche promosse
dallazienda per controllare quanto dichiarato
dal fornitore - le registrazioni dei tempi e delle
temperature di stoccaggio - relativamente al processo
- le registrazioni provenienti dai CCP
- la documentazione derivante da eventuali
anomalie e dalle procedure attivate per
correggerle - la documentazione derivante dalle attività
di verifica - la documentazione rilasciata dallautorità
sanitaria in merito allefficienza del
Sistema HACCP realizzato
42SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
La documentazione del Sistema
HACCP relativamente al prodotto finito i
risultati delle analisi effettuate sul
prodotto finito i risultati dei test
utilizzati per stabilire la durata del
prodotto confezionato relativamente alle
operazioni di stoccaggio e distribuzione le
registrazioni della temperatura durante la
fase di stoccaggio le registrazioni del
flusso delle merci nei magazzini relativament
e alladdestramento del personale le
registrazioni delle attività di training del
personale
43SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
Realizzazione del Piano HACCP Trasferimento
dalla carta alla realtà operativa Riesame del
Piano HACCP Periodica rivalidazione
(frequenza) Quando ci sono variazioni nelle
materie prime delle condizioni di
produzione nel personale operativo
44SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
I VANTAGGI miglioramento delle condizioni
operative del produttore miglioramento dei
controlli preventivi miglioramento della qualità
del prodotto riduzione dei costi della "non
Qualità" maggiore coinvolgimento degli
operatori maggiore collaborazione tra azienda e
Autorità Sanitaria nessun problema igienico -
sanitario sul prodotto finito maggiori garanzie
e soddisfacimento nei confronti del consumatore
maggiore competitività sul mercato interno e
internazionale
45SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT
46SISTEMA HACCP HAZARD ANALYSIS CRITICAL CONTROL
POINT