14 - Economia IT - PowerPoint PPT Presentation

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14 - Economia IT

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... Software Ecosystem, Mit Press, 2003 Hal R. Varian, Competition and market power, in: H. R. Varian, J. Farrell, C. Shapiro, The Economics of Information ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: 14 - Economia IT


1
14 - Economia IT
  • Valore del software
  • Costi, tariffe, produttività
  • Catene operative del valore
  • Domanda e esternalità di rete
  • Costi di sostituzione e lock-in
  • Il lato dellofferta
  • Discriminazione di prezzo

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Il valore del software
  • È misurato economicamente dalla disponibilità del
    cliente (individuo o organizzazione) a pagare il
    relativo prezzo (valore di scambio)
  • I fornitori possono massimizzare il valore
    alzando i costi di transizione o di cambiamento
    (switching cost)
  • Il cliente si deve confrontare con varie voci di
    costo (acquisto di hardware, prodotti
    complementari, gestione operativa, assistenza
    ecc.) che alzano il costo totale del possesso del
    bene (total cost of ownership)
  • Per il cliente il criterio di valore è lutilità
    (valore duso)

3
Determinanti del valore duso del software
  • Compatibilità
  • Standard de jure o de facto
  • Incrementi di produttività
  • Soddisfa i requisiti
  • Genera esternalità positive di rete (laumento
    degli utenti aumenta il valore, p. e. Skype)
  • Livello di utilizzo (da parte di molti e per
    molto tempo)
  • Costi operativi
  • Componibilità con altri software complementari
    (p. e. StarOffice) si acquistano sistemi di beni
    piuttosto che singoli prodotti

4
Total Cost of Ownership (TCO)
  • Il costo totale del possesso di un software
    include il costo della licenza, dello sviluppo
    (parziale), della messa in esercizio, della
    gestione, della manutenzione, del personale
    addetto, delle infrastrutture
  • Stima difficile per i molti processi coinvolti
  • Conoscere TCO è obiettivo necessario per i
    confronti e per minimizzarlo (p. e. per adottare
    prodotti open-source)

5
Costi e prezzi nei servizi IT
  • I costi di una commessa di servizi IT sono costi
    variabili nel breve periodo costo del lavoro
    direttamente impegnato nella commessa, costo dei
    materiali di consumo, costi di trasferta, costo
    delle eccezioni (penali ecc.)
  • Il fattore lavoro è la componente di costo
    principale
  • I costi fissi nel breve periodo sono i costi di
    capitale, attrezzature, ambiente di lavoro
    consumi energetici, management e strutture di
    supporto

6
Prezzi e tariffe nei servizi IT
  • i prezzi dei servizi personality-intensive,
    come molti servizi IT, incluso lo sviluppo
    software, sono calcolati a partire dalla tariffa
    standard giornaliera per persona, calcolata in
    modo da compensare costi variabili e costi fissi
    e da includere il profitto dimpresa
  • alcune forniture di servizi sono direttamente
    fatturate sulla base dellimpegno delle risorse
    professionali dedicate, calcolate in
    giorni-persona
  • prevalgono valutazioni a corpo prezzo
    onnicomprensivo chiavi in mano e fermo e
    fisso per una certa durata
  • nelle attività di sviluppo più convenzionali (p.
    e. nella manutenzione) si fissa un prezzo per
    unità di prodotto, il punto funzione, che
    equivale a Rme (ricavo medio) per unità di
    prodotto

7
Saturazione
  • lattività di una società di servizi si svolge
    lungo una sequenza di progetti di fornitura di
    varia dimensione in termini di impegno e durata,
    regolati da contratti con caratteristiche diverse
    (lavorazione su commessa)
  • le risorse professionali migrano da un contratto
    allaltro
  • problema logistico cruciale garantire la
    continuità di lavoro alle persone cioè la
    saturazione delle risorse
  • Limpresa deve tendere allimpegno delle risorse
    per almeno 200 giorni lanno
  • obiettivo utopistico tutti allocati ai progetti
    per il tempo massimo (saturazione 100)
  • Il livello di saturazione dipende dalla
    dimensione dei progetti (economie di scala)

8
Produttività nelle società di software e servizi
di informatica
  • lo sviluppo di software su commessa ha una
    funzione di produzione che dipende principalmente
    dal fattore lavoro q q(L)
  • il livello di output si determina con varie
    metriche che misurano la quantità di codice
    rilasciato per unità di lavoro nel periodo
    considerato
  • la produttività media del lavoro q(L)/L si
    misura p. e. con la quantità di codice rilasciato
    per produttore nel periodo considerato
  • si usa per stimare limpegno delle persone nelle
    commesse, in fase di preparazione del preventivo
  • si usa anche la produttività commerciale, cioè il
    fatturato pro capite

9
Andamento della produttività nello sviluppo di
software
  • tra il 1965 e il 1975 miglioramento annuo di
    produttività dei programmatori è circa 3, in
    media
  • tra il 1970 e il 1980 miglioramento annuo è circa
    5-6
  • nel ventennio 1965-85 la produttività è cresciuta
    di un fattore 1,8
  • laumento è inferiore a quello di qualunque altro
    settore industriale

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Soggetti e fasi della catena del valore IT
Fonte Etnoteam
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Il ruolo centrale dellintegrazione di sistemi
  • È lesperto della messa in esercizio di sistemi
    complessi multipiattaforma acquisisce componenti
    software e di infrastruttura, compone, adatta e
    fa funzionare i sistemi
  • Per le complesse relazioni tra fornitori di
    infrastrutture e di applicazioni spesso si
    sceglie una terza parte indipendente come
    integratore

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Oggi
Consulente
Strategia
Outsourcer
SystemIntegrator
Software Vendor
Fornitore di Software
Fornitore di Hardware
Fonte Etnoteam
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Prodotti e servizi
SOCIETA DI SERVIZI
Consulente
Strategia
Outsourcer
SystemIntegrator
Fornitore di Software
Fornitore di Hardware
SOCIETA DI PRODOTTI
Fonte Etnoteam
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La catena del valore dei media digitali
Fonte Sviluppo Organizzazione n. 209, 2005
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Esternalità
  • Le esternalità sono effetti collaterali
    indesiderati o benefici su terzi dovuti
    allattività di produzione o di consumo
  • esternalità negative, p. e. piogge acide,
    gestione delle scorie e dei rifiuti tossici
  • esternalità positive, p. e. vaccinazione, cioè ci
    sono dei benefici
  • Il pubblico deve intervenire per neutralizzare le
    esternalità negative

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Beni pubblici o commons
  • Sono categorie di beni con esternalità positive
    così alte rispetto ai benefici privati che il
    libero mercato non li produce (p. e. dighe,
    fognature, e altri pubblici servizi)
  • I beni pubblici sono non-rivali nel consumo
    (tutti possono usare la teoria della relatività)
  • I beni pubblici godono del beneficio della
    non-escludibilità (tutti traggono vantaggio da
    una diga, anche quelli che non hanno contribuito
    al pagamento)
  • Internet è un bene pubblico (devo pagare per
    usarla, ma non chiedo il permesso a nessuno)

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Effetto rete o esternalità di rete
  • Leffetto rete prevede che la domanda di un bene
    sia influenzata dallazione di altri utenti (il
    valore del bene aumenta con il numero degli
    utenti)
  • Questo effetto è denominato esternalità di rete.
    Leffetto può essere
  • diretto quando le diverse istanze di un prodotto
    sono tra loro direttamente correlate (p. e. fax
    o telefono)
  • indiretto quando il valore dipende dalluso
    indotto da qualche bene o servizio complementare
    (p.e. iPod e contenuti musicali)

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Domanda in assenza di effetto rete
  • Se la popolazione totale è N e n è la dimensione
    della rete, assumiamo che la domanda, in assenza
    di effetto rete, sia
  • d(n) disponibilità a pagare dellennesimo
    consumatore
  • Se i consumatori sono uniformemente distribuiti
    rispetto alla disponibilità a pagare e il primo è
    disposto a pagare p, allora si ha
  • d(n) p(N-n)/(N-1)
  • In questo caso, il primo paga p, lultimo non
    paga, e allincirca il 50 dei consumatori paga
    p/2

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Domanda con effetto rete
  • Con leffetto rete la funzione della domanda è
    influenzata dalle aspettative dellennesimo
    consumatore sulla dimensione della rete. Tenendo
    conto di ciò essa diventa
  • d(n, n) d(n)e(n) con 0 e(n) 1
  • Il fattore e(n) modifica la domanda ( d(n) in
    assenza di effetto rete) perché gli acquirenti si
    aspettano che la dimensione della rete sia n,
    non coincidente con la realtà
  • Si ha e(1) 0 cioè con un solo consumatore la
    disponibilità a pagare è nulla. Con e(N) 1
    (assenza di effetto rete) è D(n,N) d(n)
  • In generale e(n) (n - 1)/(N-1)

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Effetto rete


Fonte Messerschmitt et al
21
Standard e effetto rete
Fonte Henderson
22
Varietà di effetti rete
Fonte Henderson
23
Dinamiche di mercato con effetto rete
Massa critica
Fonte Messerschmitt et al
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Costi di transizione e lock-in
  • Nellacquisto di un software o di un servizio di
    informatica da un nuovo fornitore due distinti
    tipi di costo
  • Costi diretti di acquisizione (licenze,
    apparecchiature, addestramento)
  • Altri costi di transizione non controllati dal
    nuovo fornitore (ma manipolati dal fornitore
    esistente)
  • Lock-in è uno stato di costrizione che lega un
    utente a un fornitore o a un prodotto-servizio
    specifico. Il lock-in vale sia per i consumatori
    che per i fornitori
  • Il consumatore resiste al cambiamento per non
    dover sostenere alti costi di transizione
  • Il fornitore è riluttante a proporre nuove
    opportunità di prodotto-servizio

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Cause del lock-in
  • Contratti vi possono essere penali collegate
    alla rottura dei contratti
  • Formazione e apprendimento con perdite di
    produttività nei periodi avviamento
  • Conversione di dati
  • Costi di ricerca di fornitori alternativi
  • Costi di fidelizzazione legati a programmi di
    promozione ecc. (p. e. benefici per i frequent
    flyer)

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Lock-in e beni complementari
  • La condizione di lock-in aumenta quando si
    acquistano prodotti-servizi complementari per
    avere una soluzione completa (regalare il rasoio
    - la stampante - per vendere le lame da barba -
    le cartucce di inchiostro)
  • I costi di transizione scoraggiano un soluzione
    nuova
  • Un nuovo fornitore non riesce a entrare nel
    mercato se non ha una soluzione compatibile con i
    prodotti complementari esistenti

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Esempi di lock-in
  • Esempi di prodotti vecchi e stanchi che
    persistono a causa del lock-in e degli alti costi
    di transizione
  • Cobol
  • TV analogica
  • .

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Quando conviene cambiare fornitore?
  • SA-B è il costo totale di transizione da A a B e
    il valore dei due beni (misurato come
    disponibilità a pagare) è VA e VB
  • I due fornitori hanno costi CA e CB e applicano
    prezzi PA e PB
  • Allora il costo totale del cliente che vuole
    cambiare è P SA-B
  • Se VA - PA VB - (PB SA-B) il cliente è
    indifferente (il surplus del consumatore V - P è
    uguale nei due casi)
  • Se PA - CA e PB - CB sono i surplus dei fornitori
    si ha vantaggio competitivo di un fornitore se si
    verificano simultaneamente 3 condizioni
  • Il cliente è indifferente
  • Se il fornitore avvantaggiato può fissare un
    prezzo che gli assegna un surplus positivo
  • Il fornitore svantaggiato ha surplus nullo o
    negativo

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Misura del vantaggio competitivo
  • Il vantaggio per il fornitore di A cè solo se
  • VA - VB gt CA - (CB SA-B) se cioè la differenza
    dei valori è superiore a quella dei costi totali
    che il consumatore deve sostenere
  • In questo caso il surplus del fornitore A (il
    prezzo P meno il costo C è la misura del surplus
    e anche del suo vantaggio) è
  • PA - CA (VA - VB)- ( CA - (CB SA-B))
  • (VA - VB)- (CA - CB) SA-B
  • Questo surplus (valore attualizzato di ricavi
    presenti e futuri - costi) è il valore
    patrimoniale rappresentato da un cliente in
    condizione di lock-in

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Strategie di transizione e di mantenimento
  • La testa di vantaggio è data di fatto dai costi
    di transizione (lock-in del fornitore)
  • Il fornitore B può offrire più valore con meno
    costi, accollandosi i costi di transizione oppure
    offrire soluzioni che incorporano conversioni e
    compatibilità
  • Il fornitore A può aumentare i costi di
    transizione con tecnologie proprietarie

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Attenuazione del lock-in
  • Limportanza del lock-in si attenua
  • con il rapido espandersi dei mercati,
  • con lo sviluppo degli standard de jure (p. e.
    Ada) e de facto (p. e. Ethernet)
  • con la crescita del fenomeno del software libero
    e aperto

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Standard, sviluppo mercati e lock-in
  • Gli standard (soprattutto quelli aperti) riducono
    il lock-in del consumatore, ma aumentano rischi e
    costi a suo carico
  • gli standard spostano oneri e rischi di
    integrazione a carico del cliente (acquista
    componenti da diversi fornitori), mentre nelle
    soluzioni monolitiche lintegrazione è un
    problema del fornitore (meno finger-pointing tra
    fornitori)
  • Gli standard aumentano il lock-in dei fornitori
  • per mantenere ed espandere la quota di mercato i
    fornitori non devono (non possono) cambiare il
    cambio di tecnologia (e di subfornitori di beni
    complementari) comporta costi di transizione in
    eccesso, quindi
  • innovazione limitata per mantenere la
    compatibilità
  • differenziazione contenuta
  • Nei mercati in rapida espansione, acquisire nuovi
    clienti è più remunerativo che tentare di
    strapparli ad un altro fornitore il lock-in
    diventa meno importante
  • mio valore mia quota mercato x valore totale

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Il lato dellofferta di prodotti e servizi It
  • Creare software comporta alti costi, ma la
    replica e la distribuzione ha costo marginale
    vicino allo zero mentre luso è non rivale come
    nei beni pubblici
  • La manutenzione dipende dalla dimensione del
    patrimonio software ma non dal numero di utenti
  • Altre forniture come la messa in esercizio, la
    gestione e lassistenza dipendono dal numero di
    utenti

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Economie di scala e concorrenza
  • Nella creazione di software (prodotti)
  • economie di scala (p. e. con la specializzazione
    e la divisione del lavoro)
  • diseconomie di scala (oltre una certa dimensione
    di complessità)
  • chi ha maggiori quote di mercato può praticare
    prezzi più bassi
  • concorrenza con strategie di differenziazione
  • Nei servizi
  • minore impatto delle economie di scala (anche
    qui, forme di economia di specializzazione)
  • competizione su efficienza, efficacia,
    produttività del lavoro, qualità, capitale
    relazionale

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Rischio
  • Lo sviluppo di software è spesso un costo
    sommerso (sunk cost) che può non generare valore
    (in caso di mancato utilizzo). Inoltre un
    prodotto di successo può essere imitato
  • Per ridurre i rischi
  • Diversificare il portafoglio prodotti e i rilasci
  • Riuso (riduce il rischio di non uso)
  • Prodotti complementari (anche di altri fornitori
    con API aperte)
  • catene di fornitura dinamiche (download da rete,
    codice portabile)

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Come ottenere vantaggio competitivo in It?
  • Massimizzare il valore per lutente e
    differenziazione
  • Misure di protezione della proprietà
    intellettuale (ma scarsa efficacia)
  • Usare strategie di discriminazione di prezzo per
    scoraggiare i nuovi entranti
  • Massimizzare i costi di transizione
  • Favorire lo sviluppo di prodotti-servizi
    complementari

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Costi del software
Funzione Costo marginale (si ha incremento di costo per unità di prodotto quando i costi aumentano con la base installata)
Analisi Costo fisso, ma adattare il software ad un particolare utente può implicare costi marginali
Sviluppo Costo fisso ma anche qui gli adattamenti possono fare emergere costi marginali
Manutenzione (correttiva) Costo per lo più fisso ma la crescita della base installata può anticipare la scoperta di difetti creando costi marginali
Upgrade Costo fisso ma non per gli adattamenti ad hoc
Supporto utenti Può crescere con il numero degli utenti (p. e. help desk) e determinare costi marginali che vanno minimizzati
Messa in esercizio Dopo i costi fissi legati al servizio professionale per un gruppo di utenti vi sono costi di investimento legati ad apparecchiature che dipendono dal numero degli utenti (costi marginali dominanti)
Gestione Largamente marginali, con i costi per la sicurezza che crescono con il numero di utenti (aspetto critico)
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Tipi di licenze
Licenza individuale Prezzo fisso per il mercato di massa
Licenza per lorganizzazione Prezzo fisso basato sulla dimensione della organizzazione
Licenza per lhost Prezzo fisso per uno specifico computer basato sull capacità dellhost
Licenza flottante Prezzo fisso fino ad una soglia di utenti concorrenti
Abbonamento Si applica ai casi precedenti ma vi sono pagamenti a canone fisso finché dura luso
Licenza per transazione o per uso Si applica ai casi precedenti con prezzo legato a metriche oggettive di utilizzo (p. e. numero di transazioni e-commerce, ore di uso)
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I ricavi nel tempo
Fonte Messerschmitt et al
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Discriminazione di prezzo
  • Si ha quando le imprese vendono un
    prodotto/servizio a prezzi diversi sul mercato
    per tentare di massimizzare i profitti
  • discriminazione di I grado si applica
    esattamente il prezzo che il consumatore è
    disposto a pagare
  • discriminazione di II grado prezzi diversi in
    rapporto ai quantitativi acquistati
  • discriminazione di III grado segmentazione dei
    consumatori e prezzi diversi (p. e. sconti in
    libreria per studenti, trasporti per anziani)

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I vantaggi della discriminazione di prezzo
Fonte Sloman, cit
42
Discriminazione di prezzo
  • Differenziare prodotti e prezzi per clienti
    diversi è tipico dellalta tecnologia dove
    dominano i costi fissi e i costi marginali sono
    bassi
  • Le tre categorie di discriminazione di prezzo
    applicate allIt
  • I grado Personalizzazione (prezzo
    individualizzato)
  • II grado Versioning o (p. e. gratis la versione
    base e prezzo per lupgrade v. Acrobat e Real
    Player)
  • III grado Prezzi e condizioni diversi per gruppi
    diversi (p. e. computer per studenti)

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Personalizzazione di massa (mass customization)
  • It consente mercati di uno, cioè prodotti
    personalizzati sono venduti con un servizio
    personalizzato (p. e. quotidiani online, computer
    Dell), cioè ogni consumatore è un mercato
    contendibile
  • Via Internet i prezzi possono essere sperimentati
    (Amazon) e variati con maggiore frequenza
  • Di solito con la personalizzazione dei prezzi
    benefici per gli utenti
  • Conoscere le abitudini dei consumatori owning
    the consumer è una leva competitiva importante
    (problemi di privacy)
  • La personalizzazione di massa consente ricavi
    derivati dalla pubblicità (v. Google)

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Versioning o segmentazione del mercato
  • Con la maggiore conoscenza dei gusti dei clienti
    le aziende sono in grado di offrire linee di
    prodotti con prezzi differenziati per diverse
    fasce di consumo
  • Occorrono applicazioni CRM per conoscere i gusti
    dei consumatori e capacità di progettare linee di
    prodotti
  • Si raggiungono mercati nuovi (effetto positivo
    del versioning) ma il costo sociale è
    limpoverimento della qualità per alcune fasce di
    consumo
  • Spesso la differenza di prezzo tra versioni è
    maggiore della differenza di costo marginale

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Altre forme di discriminazione
  • Prezzi diversi in base alla storia del
    consumatore (forme di lock-in)
  • Con Internet facilità di ricerca del prezzo più
    basso quindi competizione sui ricercatori e
    prezzi più alti per gli altri (p. e. promozioni)
  • Bundling, cioè vendita di due o più beni distinti
    ad un unico prezzo (caso limite StarOffice)

46
Riferimenti
  • M. Bolognani, Gestione delle società di software,
    Edizioni Scientifiche Italiane, 2004
  • D. Messerschmitt, C. Szyperski, Software
    Ecosystem, Mit Press, 2003
  • Hal R. Varian, Competition and market power, in
    H. R. Varian, J. Farrell, C. Shapiro, The
    Economics of Information Technology, Cambridge
    University Press, 2004
  • Rebecca Henderson, Technology Strategy, Corso Mit
    Sloan School of Management
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