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OSTEOMIELITE

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OSTEOMIELITE IN ETA PEDIATRICA DEFINIZIONE Infezione settica dell osso Frequenza maggiore in lattanti e bambini et – PowerPoint PPT presentation

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Title: OSTEOMIELITE


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OSTEOMIELITE
  • IN ETA PEDIATRICA

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DEFINIZIONE
  • Infezione settica dellosso
  • Frequenza maggiore in lattanti e bambini età lt 4
    anni
  • Rischio di danni permanenti se danneggiamento
    della cartilagine
  • IMP attuazione rapida di terapia idonea per
    evitare sequele

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EZIOLOGIA
  • Neonato
  • Stafilococco aureo
  • Streptococco di gruppo B
  • Batteri enterici E.Coli
  • Gram negativi
  • Candida solo se già presente malattia disseminata
    multisistemica
  • Bambini età lt 3 anni
  • Stafilococco aureo
  • Haemophipul influenzae
  • Bambini età gt 3 anni
  • Stefilococco aureo
  • Bambini età gt 6 anni
  • Stafilococco aureo
  • Streptococco
  • Pseudomonas aeruginosa esclusivamente in ferite
    penetranti con inoculo diretto
  • Eziologia microbica è confermata nel 75 dei casi
    di osteomielite
  • Pregressa tp antibiotica o effetto inibitorio del
    pus possono spiegare la restante negatività delle
    colture
  • I più comuni patogeni di osteomielite nei bambini
    sono Salmonella spp e Stafilococco aureo
  • In seguito a traumi penetranti è possibile
    linfezione da
  • Micobatteri atipici
  • Pseudomonas aeruginosa
  • Stafilocco aureo

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EPIDEMIOLOGIA
  • 30 entro 2 anni di vita
  • 50 entro 5 anni di vita
  • M più frequenti gli eventi traumatici
  • 30 dei pz ha trauma minore chiuso che precede
    losteomielite
  • MA la maggior parte dervia da disseminazione
    ematogena del germe
  • Fattori di rischio
  • Morsi di animale/umani
  • Infezione HIV
  • TBC osteomielite da micobatterium tuberculosis
  • Corpo estraneo
  • Lesioni diabetiche del piede

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PATOGENESI
  • Nelle metafisi le arterie nutritive si ramificano
    in capillari non anastomizzati sotto la
    cartilagine di accrescimento, formano unansa
    stretta prima di entrare nei sinusoidi venosi che
    drenano il midollo osseo
  • Il flusso sanguigno in questarea è lento
    ambiente ideale per la disseminazione batterica
  • Formatosi un focolaio batterico, i fagociti
    migrano in sede e si forma un ascesso metafisario
    (rilascio di citochine, enzimi proteolitici)
  • La reazione causa una riduzione della tensione di
    ossigeno e del ph, osteolisi e distruzione dei
    tessuti
  • La pressione aumenta la diffusione nello spazio
    sottoperiosteo mediante i canali di Havers e
    Volkman?lessudato purulento può sollevare la
    membrana periostea dell asuperficie ossea
    riducendo ulteriormente lapporto ematico
    corticale e alla metafisi

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PATOGENESI
  • Neonati e lattanti vasi sanguigni
    transepifisari vanno a epifisi e metafisi per cui
    linfezione si può estendere allo spazio
    articolare dalla metafisi?deformità ossea
  • 1 anno di vita la cartilagine di accrescimento
    oblitera i vasi transepifisari per cui
    linteressamento articolare si ha solo se la
    metafisi è intra-articolare anca, caviglia,
    spalla, gomito
  • Tarda infanzia il periostio diviene più aderente
    deflusso del pus lungo il periostio
  • Tarda adolescenza chiusura della cartilagine di
    accrescimento osteomielite ematogena inizia
    dalla diafisi e poi si diffonde allinterno del
    canale midollare

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(No Transcript)
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CLINICA
Diversa per età Spesso subdola nelle fasi iniziali
  • Neonato
  • Dolore al movimeto-pseudoparalisi
  • Interessamento di più sedi ossee
  • Lattanti
  • Febbre
  • Dolore e segni di localizzazione edema, eritema,
    calore locale
  • Se arti inferiori zoppia, rifiuto del cammino
  • Se tibia tipico aspetto radiografico ascesso di
    Brodie
  • Sede
  • Principale ossa lunghe maggiormente femore e
    tibia
  • Unico sito di infezione ossea/raro multiple sedi

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(No Transcript)
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DIAGNOSI
  • Emocromo, VES, PCR
  • Possono essere nella norma nelle fasi iniziali
  • Indicano processo infiammatorio/infettivo in modo
    aspecifico
  • Utili per il monitoraggio della risposta alla
    terapia
  • Emocoltura
  • Coltura da materiale di aspirazione di pus
    attraverso ago di metallo infisso nellosso
    (attraverso la corticale fino alla metafisi)
  • RX entro 72 ore dallesordio dei sintomi
  • Spostamento dei piani muscolari profondi per
    ledema
  • Alterazioni ossee di tipo litico visibili solo
    quando il 30-50 della matrice ossea è stato
    distrutto
  • Spesso necessari 7-14 giorni per evidenza
    radiografica di lesioni ossee
  • TC/RM
  • Ascessi
  • Necessari in vista di possibile intervento
    chirurgico
  • Scintigrafia
  • Se sospettati focolai multipli

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DD
  • Traumi
  • Leucemia dolore osseo o articolare ocme sintomo
    di esordio
  • Neuroblastoma con interessamento osseo
  • Tumori ossei primitivi
  • Osteomielite cronica ricorrente
  • Due focolai di infezione, durata lt 6 mesi,
    istologia caratterisstica
  • Sinovite, acne, pustolosi, iperostosi, osteite

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TERAPIA
  • Multidisciplinare pediatra, chirurghi
    ortopedici, radiologi
  • TERAPIA MEDICA
  • Terapia antibiotica
  • Empirica in base alletà del pz e probabile
    agente eziologico
  • Neonatipenicillina anti-staffilococcica
    (oxacillina) cefalosporina ad ampio spettro
    (cefotaxima)
  • Bambini cefazolina
  • Se stafilococco aureo meticillino-resistente usa
    clindamicinavancomicina
  • Se immunodeficit vancomicinaceftazidime
  • ?QUANDO identificato il germe , aggiustamento
    della terapia
  • ?DURATA da minimo di 10 a 14 giorni ad un massimo
    di 4-6 settimane può essere prolungata in
    condizioni particolarieventuale passaggio a
    terapia antibiotica per os la sospensione della
    terapia antibiotica può essere fatta in pz con
    esame clinico negativo e VES-PCR nella norma

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TERAPIA
  • Multidisciplinare pediatra, chirurghi
    ortopedici, radiologi
  • TERAPIA CHIRURGICA
  • Drenaggio
  • Secrezione purulenta
  • Sempre in osteomielite della testa femorale con
    interessamento dellanca
  • Chirurgia
  • Sospetto corpo estraneo
  • Dopo trauma penetrante
  • FISIOTERAPIA
  • Ruolo preventivo per evitare il formarsi di
    limitazioni al movimento

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PROGNOSI
  • Mancato miglioramento dopo 72 ore richiede
    modifica della terapia medica, rivalutare la
    diagnosi e consulenza chirurgica
  • Decorso buono
  • PCR si normalizza in 7 giorni
  • VES aumenta per 5-7 giorni, si riduce lentamente
    fino nella norma in 10-14 giorni
  • Recidiva di malattia nel 10 dei casi
  • Sequele dellinfezione possono non essere
    evidenti per mesi o anni
  • Necessario follow-up a lungo termine
  • Attenta valutazione di arco di movimento
    articolare e lunghezza ossea
  • Prognosi migliore se terapia medica/chirurgica
    iniziano entro 7 giorni dallesordio di malattia
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